Cooperazione allo sviluppo, deciso un piano triennale per gli interventi di solidarietà

 
Manuela Bora: “Tra gli obiettivi principali integrare le azioni di cooperazione e di internazionalizzazione”
 
Ancona, 2016-08-11 – Integrare le politiche della cooperazione allo sviluppo e quelle di internazionalizzazione. A questo punterà fondamentalmente, oltre ad altri obiettivi specifici, il “Piano  triennale regionale per un sistema di interventi di cooperazione e di solidarietà internazionale 2016/2018”, il cui schema è stato approvato dalla giunta regionale nell’ultima seduta e inviato all’Assemblea legislativa regionale per l’esame in aula. Il programma,  che ha una dotazione finanziaria di 126 mila euro di cui 100 mila disponibili per l’annualità 2016-2017 e al quale potranno essere aggiunte ulteriori risorse regionali ed europee, ha già ricevuto il parere favorevole del Comitato per la cooperazione e la solidarietà internazionale.
“Uno strumento programmatico che dà le linee di azione della Regione Marche – spiega l’assessora regionale alla Cooperazione allo sviluppo, Manuela Bora-  in coerenza con le politiche europee, internazionali e nazionali per la cooperazione esterna,  di vicinato e di coesione territoriale.  L’obiettivo che fa da sfondo a questo Piano è una integrazione tra il settore Internazionalizzazione e la Cooperazione allo sviluppo per promuovere il coordinamento tra soggetti profit e non-profit marchigiani interessati a beneficiare delle opportunità offerte dalla legge nazionale e la collaborazione pubblico-privato al fine di favorire e ampliare gli interventi di cooperazione allo sviluppo nei territori di interesse strategico per la Regione.  Ed inoltre – ha aggiunto l’assessora- si mira a maturare competenze tecniche per partecipare a gare internazionali finanziate da organismi internazionali. “In particolare il Piano regionale opererà su quattro direttrici principali: Cooperazione, cosviluppo e migrazione; Cooperazione allo sviluppo e internazionalizzazione; Reti regionali di cooperazione per lo sviluppo ed educazione alla cittadinaza attiva e globale;  Progettazione europea.  Tra gli obiettivi quindi la realizzazione di azioni di cosviluppo mettendo in relazione il tema della migrazione con il tema della cooperazione internazionale per elaborare un programma pluriennale di cosviluppo regionale anche con fondi europei FAMI – Fondo Europeo Asilo e Migrazioni e del Fondo Fiduciario di Emergenza per l’Africa. Sull’integrazione tra cooperazione allo sviluppo e internazionalizzazione la finalità è quella di favorire azioni  sinergiche di internazionalizzazione dell’impresa marchigiana nei territori di cooperazione internazionale  aprendo al settore privato e identifica gli strumenti di finanziamento messi a disposizione per le imprese e gli istituti bancari per la realizzazione di interventi di sviluppo. Per quanto riguarda le reti regionali di cooperazione per lo sviluppo ed educazione alla cittadinaza attiva e globale saranno supportate  le attività del coordinamento regionale MARCHE SOLIDALI e promosse quelle di associazioni regionali   operanti per la pace, i diritti umani, la cooperazione e la solidarietà internazionale.
“Abbiamo deciso di istituire un tavolo di coordinamento tra il settore “Internazionalizzazione” e il settore “Cooperazione allo Sviluppo”  – ha poi evidenziato Manuela Bora – al fine di individuare gli spazi di lavoro comuni e le aree di interesse su cui investire risorse nell’ottica dell’ ottimizzazione delle risorse e della non duplicazione degli sforzi.  Il tavolo dovrà predisporre un Piano di Azione che terrà conto sia di Paesi prioritari a reddito medio-basso  e quindi beneficiari di finanziamenti a dono, sia di Paesi a medio reddito i cui governi nazionali hanno programmi di investimento nel miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini (salute, educazione-formazione, ambiente etc) e che potrebbero essere attrattivi per le PMI del tessuto regionale.”  Verrà attivata inoltre una co-progettazione  tra la Regione Marche e i soggetti della Cooperazione allo Sviluppo. Le modalità per la presentazione delle proposte progettuali saranno diffuse attraverso un avviso pubblico e la Regione Marche parteciperà finanziariamente alla realizzazione di progetti territoriali.
“ Le Marche godono di una forte credibilità e affidabilità in questo settore avendo creato importanti rapporti di partenariato – ha concluso Manuela Bora – e contiamo ancor più con questo documento di favorire il radicamento nella comunità marchigiana della cultura della pace e dei diritti umani. Nonostante molti progressi siano stati fatti in materia di lotta alla povertà e alla fame, educazione di base, eliminazione delle disparità tra i sessi, riduzione della mortalità infantile e di malattie infettive, educazione allo sviluppo sostenibile, siamo perfettamente consapevoli che molta strada resta ancora da fare. “
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