dalla Regione Marche

2016-08-30
SISMA – DANNI NEL FERMANO E MACERATESE – CONVOCATI I SINDACI
 
Il responsabile della Protezione civile regionale, Cesare Spuri, ha inviato oggi una nota ai sindaci dei comuni delle province di Fermo e Macerata per convocare rispettivamente due riunioni in cui valutare le diverse problematiche implicate dal terremoto. “Già da sabato – commenta l’assessore alla Protezione Civile – Angelo Sciapichetti – sono stati avviati i sopralluoghi su tutto il territorio regionale interessato dal sisma. L’attenzione si concentra sulle scuole e sulle strutture comunali. Se l’Ascolano ha ricevuto i danni più ingenti, anche molti comuni del Maceratese e del Fermano hanno riportato conseguenze di rilievo, anche sul patrimonio architettonico. Per questo il dirigente del Dipartimento di Protezione civile della Regione Marche, Cesare Spuri, avvierà in accordo con i sindaci interessati la valutazione delle criticità da affrontare. Il pieno coinvolgimento dei sindaci del territorio è prioritario per realizzare interventi mirati, rapidi ed efficaci”. Per venerdì 2 settembre è previsto l’incontro con i sindaci del Maceratese e per domenica 4 con quelli del Fermano.
OSPEDALE AMANDOLA: PROSEGUONO LAVORI PER GARANTIRE MASSIMA OPERATIVITA’
 
La struttura ospedaliera di Amandola è stata evacuata subito dopo il sisma. Tutti i pazienti del nosocomio sono stati trasferiti già dalle prime ore del 25 agosto nelle strutture di Fermo. Il primo sopralluogo è stato effettuato congiuntamente dai tecnici dell’Asur, da un professionista esterno abilitato e dall’ufficio tecnico del Comune a seguito del quale è stato redatto un verbale congiunto che ha dichiarato inagibile gran parte della struttura. Inagibilità confermata questa mattina da un sopralluogo dei vigili del fuoco. Come prevedono le procedure e a seguito dell’accordo sindacale i dipendenti sono stati temporaneamente ricollocati nelle strutture dove sono stati ricoverati i pazienti di Amandola, per permettere di continuare ad espletare le attività di servizio. Sulla parte della struttura ancora agibile resterà in loco il personale per gestire la continuità assistenziale, la potes (il punto di primo intervento), la radiologia per il primo intervento, il punto prelievi, prestazioni di prenotazione e di cassa e i servizi veterinari. Già venerdì sono iniziati i lavori di recupero per mettere a disposizione più spazi possibili per espletare queste attività. Questa mattina l’Asur sta provvedendo al recupero di alcuni strumenti diagnostici, dei farmaci e di alcuni arredi, di valore ingente, che si trovano attualmente nei locali danneggiati per tutelare e mettere in sicurezza i beni. Risulta incomprensibile l’atteggiamento del sindaco che vorrebbe lasciare nella parte inagibile beni e tecnologie di ingente valore a rischio di danneggiamento.
In parallelo a queste attività si è avviato tutto il percorso per il recupero della parte danneggiata dal sisma nei tempi e nei modi dovuti in rapporto all’entità dei danni e quindi dell’intervento. Lavori necessari per il ritorno della piena attività dell’ospedale che è un presidio importante per le aree interne. Risultano assurde le voci di chiusura del nosocomio visto che le attività stanno continuando nella parte non danneggiata dal sisma.
 
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE FABRIZIO CURCIO QUESTA MATTINA AL COM DI ARQUATA
 
Un incontro operativo per affrontare le fasi cruciali della post emergenza si è svolto questa mattina al COM di Arquata del Tronto con il direttore della Protezione Civile Fabrizio Curcio, la direttrice delle emergenze Maria Costanza Postiglione e il sindaco di Arquata.
La tempestività dell’incontro è data dalla necessità di approntare le scelte per la sistemazione della popolazione che non potrà restare che per poco tempo nelle tende date le basse temperature notturne.
“Intento del Dipartimento è condividere  sia gli obiettivi che le scelte con i sindaci delle città colpite dal sisma – ha affermato Curcio -. Il sindaco di Arquata ha apprezzato la disponibilità della Protezione Civile ad accogliere le istanze dei sindaci, pertanto avvierà immediatamente la ricognizione delle volontà e delle necessità dei propri cittadini per fornire gli elenchi di coloro che sono rimasti senza casa. Se si sistemeranno autonomamente riceveranno il contributo di 600 € per nucleo familiare oppure  potranno optare per altre tipologie di alloggio”.
”Stiamo monitorando –  ha spiegato il direttore della Protezione Civile delle Marche Cesare Spuri – quante persone dormono nei campi allestiti dalla Protezione Civile per determinare le reali necessità di alloggio e stiamo valutando,  insieme alla Protezione civile nazionale, le soluzioni più adeguate per permettere, alle persone che le utilizzeranno, di affrontare l’inverno  in modo confortevole”.
dalla Regione Marcheun momento dell’incontro con Curcio
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