I numerosi omaggi della città ad Annibal Caro, dalla Commedia degli Straccioni alla mostra

 
Anniversari che si incrociano: Civitanova lo celebra a 450 anni dalla sua scomparsa, mentre 50 anni fa veniva messa in scena da Ronconi l’azzardata storia scritta dal letterato
 
Civitanova 29 agosto – Tra gli omaggi ad Annibal Caro, Civitanova e Futura hanno ricordato la Commedia degli Straccioni, composta dal letterato nel 1543. Proprio un mese fa, il Festival ideato da Gino Troli ha dedicato un appuntamento all’opera che fu messa in scena dal grande regista italiano Luca Ronconi, in uno dei suoi primi lavori. Rappresentata a Civitanova esattamente 50 anni fa, tra gli interpreti vedeva l’attrice marchigiana Francesca Benedetti che ha ricordato a Futura quell’esperienza. 
“Faceva tutto in grande, c’era sempre un passo in più da fare – ha detto la Benedetti riferendosi alla maestria di Ronconi -. Ero molto giovane allora, ricordo l’incontro/scontro quotidiano, perché era difficile confrontarsi con lui: caparbio, diverso, originalissimo, indomabile”. In un racconto appassionato, tra lacrime di commozione, l’attrice ha recitato quel prologo che 50 anni fa aprì l’opera teatrale che, di fatto, ha lanciato la carriera di Ronconi. Durante l’incontro, la relatrice Valeria Paniccia ha anche recuperato il ritaglio di giornale che, il 25 luglio 1966, parlava di questa rappresentazione nell’anno del quarto centenario dalla scomparsa.
Così come il regista piemontese ha offerto il suo contributo per far conoscere la figura di Annibal Caro, anche il Comune di Civitanova e l’Azienda dei Teatri stanno valorizzando l’opera dell’illustre concittadino. Da quattro mesi e fino a novembre, il Comitato costituito dall’Amministrazione per questa importante ricorrenza sta organizzando numerosi appuntamenti che svelano le tante anime del letterato civitanovese.
Tra queste, la ripresa dell’opera di Ronconi messa in scena a giugno dagli studenti del Liceo “Leonardo Da Vinci “ e la mostra Sotto il segno di Caro, allestita nell’Auditorium Sant’Agostino e nella Pinacoteca Civica, al momento chiusa in attesa del sopralluogo post terremoto.
Il percorso espositivo, oltre alla selezione di testi antichi e opere d’arte, si avvale di proiezioni video che scenograficamente mostrano un Annibal Caro come mai prima si è fatto. In questo modo, i visitatori, più o meno esperti, vengono coinvolti alla riscoperta del letterato, del commediografo, del traduttore, dell’iconografo letterato, spirito geniale, tra le figure di spicco del Rinascimento italiano.
Sotto il segno di Caro è stata curata dalla dott.ssa Enrica Bruni, dal progettista dell’allestimento, l’arch. Marco Pipponzi, e dal regista, il prof. Massimo Angelucci Cominazzini.
L’ingresso, gratuito fino a 14 anni e per i diversamente abili con accompagnatore, costa 3 euro e i proventi ricavati saranno destinati all’acquisto dell’opera Annibal Caro e la Speranza del Maestro civitanovese Arnoldo Ciarrocchi. Il dipinto, un grande quadro ad olio del 1997, andrà ad accrescere il patrimonio pittorico della Pinacoteca civica Marco Moretti di Civitanova Marche.
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