La riscoperta della filiera della Canapa nell’operosa Serra De’ Conti
L’artista Valerio Giacone in residenza creativa su una grande installazione di fibre e materiali naturali da visitare in occasione del Festival “Nottenera”.
Serra De’ Conti (AN), 18 agosto 2016 – Nell’operosa Serra De’ Conti, comune marchigiano dedito alla manifattura, all’agricoltura di qualità e alla cultura, dopo aver rilanciato il brand della cicerchia si lavora per recuperare la filiera della canapa, fibra naturale dalle notevoli potenzialità nel tessile, nell’alimentazione, nella cosmesi e nella coibentazione in edilizia. Un prodotto a km 0, molto diffuso fino agli anni ’50 del secolo scorso, quando ancora la coltivazione agricola della canapa era molto comune nelle zone mediterranee, e l’Italia era uno dei principali produttori mondiali della fibra e dell’olio largamente usati per corde, tessuti, energia, mangimi.
Mentre cresce la domanda mondiale di fibre naturali, a Serra De’ Conti operano da tempo un’azienda che ha lanciato il materasso in fibra di canapa supertraspirante, agricoltori “bio” attivi nel recupero della filiera, un’amministrazione comunale impegnata nello sviluppo di nuovi indirizzi in agricoltura e nel rilancio dell’identità agricola del comprensorio, in attuazione degli orientamenti comunitari 2014-2020.
Non è un caso dunque se in questo ridente borgo medievale stia lavorando da alcune settimane, appunto su fibre di canapa e altri materiali naturali, un artista visivo dall’ampia attività espositiva, in Italia e all’estero, quale il romano Valerio Giacone. L’artista è qui da fine luglio, per una residenza creativa finalizzata alla realizzazione di una installazione site-specific nella chiesa intitolata alla Santa Croce, un piccolo scrigno d’arte di fine ‘500, oggi sconsacrato, e che sarà possibile visitare per tutta la notte del 20 agosto prossimo tra i 36 eventi del decennale del Festival Nottenera. L’associazione Nottenera, che organizza la manifestazione insieme al Comune di Serra De’ Conti, e la direttrice artistica Sabrina Maggiori, hanno invitato Valerio Giacone per una residenza creativa intorno al tema del Festival 2016, “Alberi”, e che trasformerà la Chiesa di Santa Croce in un “Corpus Hominis” – questo il nome dell’installazione – da “abitare” per tutta la “Nottenera”.
Libri, cera d’api, fibre di canapa, terra, disegnano nel lavoro di Giacone un labirinto che si snoda in dieci tappe, un diagramma con i dieci punti (sephirot) dell’Albero della Vita di cui parla la tradizione della Qabbalah e che riproduce la struttura interna del corpo umano; attraverso l’opera, l’artista conduce il pubblico nella sua poetica ed invita ciascuno ad entrare in connessione con la propria spiritualità e con la sacralità dell’essere umano.
“Per questa installazione – spiega l’artista – ci saranno colori e materiali organici quali cera d’api che è oramai rara e preziosa a causa della moria delle api. Quanto alla canapa è un materiale che apre tutta una serie di connessioni sociali e politiche; la produzione in Italia, dopo essere stata bandita, è da poco stata riammessa e si sta creando una nuova filiera di produzione, mentre noi continuiamo ad importarla dalla Cina e dalla Romania, senza un reale controllo di qualità e in contrasto con quello che avviene, ad esempio, nelle Marche, dove ci sono produttori virtuosi e seri. Fare questo lavoro proprio qui è il mio modo di comunicare a queste persone una vicinanza e di veicolare la conoscenza di una situazione attraverso l’arte”.
Valerio Giacone (Roma, 1976) è arteterapeuta e artista visivo dall’ampia attività espositiva, in Italia e all’estero. Tra le mostre più recenti si segnalano le personali Lucus (in corso presso la Galleria Faber a Roma), Solve et Coagula (in corso presso il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano), Metamorfosi Romane (Kunstmassnahmen Art Gallery ad Heidelberg, 2012) e la partecipazione alle collettive Siamo alberi (ex Centrale Elettrica a Lugano, 2016) e De-Costruzione (insieme con Jacopo Mandich presso la Galleria Faber). È membro dell’associazione Trees? Yes please! con sede a Lugano che si occupa di tutela ambientale attraverso azioni artistiche e di piantumazione di alberi.
Il 20 agosto, dalle ore 19,30 alle ore 4, parteciperanno all’edizione 2016 del Festival Nottenera, nelle quattro aree tematiche, gli artisti: ARTI VISIVE (con la curatela scientifica di Annalisa Filonzi) Valerio Giacone, Luca Lavatori, Beatrice Pucci, Giacomo Giovannetti, Fatma Ibrahimi, Matteo Ufocinque Capobianco, Pietrina Atzori, Mariagrazia Pontorno, Enrico Moscoloni, Gio Evan, Alessio Ballerini, Le Vanvere; ARTI SCENICHE Rita Frongia e Claudio Morganti, Tamara Bartolini e Michele Baronio, Lorenza Zambon, Icircondati, Luca Bellezze, ChiLoWatt – Electric company, Teatro Patalò, El Trio La La La, Damiano Massaccesi, Javier Cura e Moss Beynon Juckes, Teatro Rebis e Maicol & Mirco, Glen Çaçi, Gio Evan; MUSICA E CINEMA Paolo Giaro, Andrea Martignoni, Rigolò in concerto, Paolo Fornaroli e Marco Tonini Bossim, Alessandro Bavari, Larry Luminari, Naturec Music Ensemble Live; SCIENZA E LABORATORI Museo del Balì, Museo delle Arti Monastiche, Giada Righetti, E.Nora.
INFO:
www.nottenera.it / info@nottenera.it
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