Pamiano, fusione e dintorni: il Sindaco Amici precisa

 
PALMIANO (AP), 04 AGO. – Giuseppe Amici, Sindaco del Comune di Palmiano, Provincia di Ascoli Piceno: “La delibera del progetto di fusione del consiglio comunale di Comunanza, dello scorso 22 luglio, ci è sembrata una vera e propria fuga in avanti rispetto a quelle che erano state precise intese preliminari. Una fuga che, purtroppo, non ha tenuto conto della effettiva scelta finale operata dal comune di Palmiano, che, ancora, era in una fase di valutazione. Ciò non pregiudica nulla perché c’è la piena convinzione in ordine all’attuazione del progetto di fusione che, come era già stato ampiamente sottolineato, non può essere caratterizzato solo economicamente, perché è chiaro che, essendo la fusione connotata dall’incorporazione, l’unica istituzione che va incontro ad un’ effettivo e reale ridimensionamento della propria autonomia, nei fatti e’ il comune di Palmiano. A ciò s’aggiunga l’avvio di una riflessione più ampia che coinvolge anche altri comuni limitrofi e, rispetto a ciò, mostriamo sensibilità ed attenzione, giacché crediamo in un processo di semplificazione delle istituzioni che al contempo fornisca una capacità di risposta in termini di servizio alla comunità. Noi eravamo e siamo interessati a portare avanti il progetto di fusione, vogliamo però farlo in quadro di sufficiente consapevolezza e senza “marce forzate, cercando di comprendere le potenzialità e i limiti, i vantaggi e gli eventuali problemi che da questo procedimento derivano. Fino ad ora, con il Comune di Comunanza, abbiamo condiviso solo il servizio di segreteria comunale e l’approvazione dell’atto da parte del consiglio comunale ci è sembrato in qualche modo una sorta di prevaricazione, giacché la stesura definitiva dell’atto è pervenuta sulla mia email personale in data 20 luglio alle ore 21,33. Mediante la predetta mail ci veniva anticipato, da parte della segretaria comunale, che la seduta consiliare per l’approvazione della deliberazione in parola si sarebbe tenuta in data 22 luglio. Francamente ci sono sembrati termini oggettivamente troppo serrati giacché vi erano ancora taluni aspetti, sia pure marginali, su cui si sarebbe dovuta approfondire la discussione, anche se sui contenuti più significativi, dopo varie limature e rifiniture, si era trovato, in buona sostanza, un soddisfacente accordo. Stante la situazione così come rappresentata è capitato che siamo riusciti a prendere atto dell’accadimento, solamente il giorno successivo a quello in cui è avvenuta la decisione. Sarà pure colpa nostra che non abbiamo aperto la mail con la sollecitudine che la situazione avrebbe richiesto, ma ci appare davvero sorprendente che non si è potuto attendere qualche giorno e, soprattutto, ci è sembrato ancor più sorprendente che nessuno ci ha avvertito di quanto era in itinere magari sincerandosi che, su tutto quanto veniva sottoposto al consiglio comunale, vi fosse il pieno accordo del comune di Palmiano e delle sue espressioni istituzionali e rappresentative. Il sindaco Giuseppe Amici e i consiglieri comunali di Palmiano, allo stato null’altro possono fare, se non prendere atto ex post dell’accaduto e, pur valutando positivamente la proposta di fusione fatta dal comune di Comunanza sotto l’aspetto economico, ritengono che il passaggio per incorporazione ha necessità di altri aspetti che vanno meglio condivisi e partecipati. Per questo non eravamo interessati a chiudere la partita entro l’anno. In buona sostanza per adesso si è scelto di conservare la propria autonomia. Trova il pieno accordo di Palmiano l’assunto del Sindaco Cesaroni, ovvero che bisogna dar corso a territori più grandi per dar vita a economie di scala e servizi più puntuali ma non bisogna mai
dimenticare tempi e metodi soprattutto quando si mettono insieme comunità diverse. Quindi il comune di Palmiano invita a non smettere di ragionare e ricercare il dialogo, poiché il futuro viaggia nella direzione che va verso realtà amministrative più grandi e più strutturate, ma richiama l’attenzione su una maggiore prudenza nei passi che si muovono che poi rappresenta anche un modo per aver rispetto di una comunità che decide di essere incorporata da un comune maggiore. La stretta di mano tra i due sindaci fatta a inizio del discorso era un gesto beneaugurante e il sindaco Amici non ha mai dato notizie alla stampa sull’andamento dell’iniziativa e sullo stato dell’arte dei lavori preparatori, anche perché ci sono matrimoni che, per aver certezza che vanno in porto, bisogna avere la pazienza di attendere che gli sposi si rechino all’altare.
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