Why Not, nostalgia o rimpianto?
di Giuseppina P.
Monteprandone, 2016-07-27, 28 -Due notti stellate di un magico luglio attraversate dalla scia luminosa di una cometa chiamata “Why Not”. Per molti, pervasi dalla nostalgia, è stato come rivivere un film appartenente al passato a cui sono stati restituiti più smaglianti i colori un poco sbiaditi dal tempo, per altri, come per me ad esempio, per i quali quel luogo è appartenuto più ad un desiderio non realizzato, è stato vivere un’irraggiungibile sogno ad occhi aperti.
La sensazione provata attraversando quella porta dall’inconfondibile scritta in nero e giallo è stata di entrare in una dimensione spazio-temporale di un mondo che apparteneva al passato, in bilico tra l’onirico e il reale. Ci siamo lasciati così travolgere dalla musica, dalle luci, per ballare fino all’alba, fino a quando il sogno torna ad essere sogno.
Why Not?
Musica.
Buona musica.
Whynottiani.
Emozioni.
Passioni.
Occhi lucidi.
Ritrovarsi.
Ricordi.
Brividi.
Progetti futuri.
Nostalgia no!
No, perché le facce da Why Not sono ancora qui ad abbracciarsi, a sprizzare emozioni verso l’obiettivo per incorniciare emozioni accanto a quelle degli anni ’80.
E gli occhi sono gli stessi, specchio dell’anima che grida amore.
E’ la seconda ed ultima sera.
Forse ce ne saranno altre?
Si?
No?
Tra le stelle anche uno spicchio di luna che si specchia nel mare a salutare l’uscita di chi ancora si attarda per guardarsi negli occhi e stringersi in abbraccio.
Cosa chiedere di più?
Why Not forever.
Why Not, 2016-07-28 – Gianni Schiuma
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