dalla Regione Marche

2016-09-01
SISMA: CERISCIOLI, BENE ERRANI. NELLE MARCHE 60 COMUNI COLPITI
 
“Sono molto soddisfatto della nomina di Errani a commissario straordinario per il sisma. Sono convinto che Errani sia una persona in grado di accompagnare bene questo percorso con piena dedizione, grande esperienza e vicinanza al territorio. Lo conosco bene, è una persona molto capace e questo mi sembra uno dei requisiti principali che un commissario debba avere. Allo stesso tempo Errani ha una cultura del territorio che non è banalmente legata al fatto di essersi occupati di enti locali, ma al fatto di saper cogliere tutti gli elementi di cui una realtà ha bisogno per poter ripartire: certamente parliamo delle case per chi non ce l’ha più, ma anche di un tessuto economico che va ripristinato. Il territorio interessato dal sisma è molto più ampio del cratere in senso stretto: sono circa 60 i Comuni delle Marche che hanno subito danni e lesioni. Errani saprà lavorare insieme ai Sindaci, insieme agli enti locali, insieme alle forze del territorio in un regime di alta qualità dal punto di vista amministrativo con grande rigore e pulizia: l’Emilia Romagna è stata la prima, nella fase della ricostruzione,  a mettere dei vincoli anche per il privato che sceglieva una ditta per fare i lavori. Nel momento in cui entrava in gioco il contributo pubblico ci doveva essere anche un criterio di trasparenza e pulizia nell’appalto”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ai giornalisti presenti alla conferenza stampa del Consiglio dei Ministri sul sisma che si è svolta oggi a Roma. Nel pomeriggio Ceriscioli insieme agli assessori Anna Casini e Angelo Sciapichetti incontrerà il commissario Errani direttamente nella zona colpita dal sisma.
INIZIATIVE REGIONE MARCHE DEL 2  E  3 SETTEMBRE PER IL FESTIVAL ADRIATICO-MEDITERRANEO
 
Il tema della X° edizione del Festival Adriatico Mediterraneo è dedicato alla tutela dei diritti umani. L’Assessorato all’Ambiente della Regione Marche partecipa alla rassegna con alcuni eventi nella consapevolezza che la difesa dell’ambiente in senso lato deve intendersi anche come protezione dell’uomo dai danni che un’errata gestione dei sistemi ambientali può determinare. In tale contesto è organizzato un incontro per domani alle 17 presso il Polo culturale Sant’Agostino, via Cialdini Ancona,  per la promozione del progetto europeo Adriatic+, approvato nell’ambito delle iniziative europee per la Macroregione Adriatico Ionica. L’obiettivo è condividere le esperienze gestionali delle tematiche marino-costiere attraverso i risultati di cinque progetti di cooperazione in area adriatica: Netcet, Shape, Hazadr, Balmas E Defishgear. All’iniziativa parteciperanno anche i partner sloveni, croati e montenegrini, capofila dei singoli progetti, che rendiconteranno sulla definizione di uno studio di fattibilità volto a mitigare le minacce alla biodiversità marino-costiera.
Durante l’incontro sarà anche illustrata l’esperienza condotta con la tartaruga Wave rilasciata davanti al porto di Ancona  il 31/7 con un’antenna GPS verificando il percorso finora effettuato fino alla laguna veneta. L’applicazione di trasmittenti satellitari è una tecnica ampiamente utilizzata per studiare il comportamento e l’ecologia delle tartarughe marine: le trasmittenti hanno ormai dimensioni molto contenute e possono essere facilmente incollate al carapace di tartarughe di dimensioni medio-grandi. In questo modo si ottengono preziose informazioni sulla vita di questi animali nel loro ambiente naturale, ad esempio studiandone il comportamento migratorio o individuando le aree frequentate nelle differenti stagioni. In serata presso la stessa sede, volontari delle aree protette, dei centri diving e delle scuole supportati da ricercatori universitari, presenteranno i risultati delle loro attività di caratterizzazione e monitoraggio della biodiversità marina.
Come di consueto in occasione del Festival, sabato 3 settembre alle 12 a Portonovo (area Fortino Napoleonico), sarà rilasciato un altro esemplare di Caretta caretta denominato Seaweed, quale messaggero di pace e indicatore della biodiversità nel nostro mare. L’animale di circa 40 kg e 70 cm di carapace è stato ritrovato spiaggiato 5 mesi fa lungo il litorale romagnolo con due profonde lacerazioni provocate da un’elica. Curato preso l’ospedale della Fondazione cetacea di Riccione verrà rimesso in libertà con un dispositivo prototipo finora saggiato solo in laboratorio, per cui si tratterà della primo test di applicazione dello strumento ad una tartaruga libera nel suo ambiente naturale.
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