dalla Regione Marche

2016-09-07
Area di crisi del Piceno, il ministro Poletti annuncia la proroga degli ammortizzatori
Casini: “Una buona notizia per sostenere il rilancio del territorio”
“Una buona notizia che consente di continuare a programmare il futuro produttivo e sociale del nostro territorio con misure strutturali in grado di sostenere la crescita economica del Piceno”. È quanto commenta il vice presidente della Regione Marche, Anna Casini, all’anticipazione della proroga delle misure a sostegno delle aree di crisi complessa, illustrate ieri dal ministro Giuliano Poletti alle organizzazioni sindacali. Misure che verranno recepite, entro la metà del mese, con il decreto che correggerà il Jobs Act e riguardano nove aree di crisi industriale conclamata. “Sono interventi importanti perché consentono di prorogare, di un anno, gli ammortizzatori sociali in scadenza, dando modo alle imprese di concludere i processi di ristrutturazione, agli investimenti programmati di creare nuova occupazione, ai lavoratori fuoriusciti dalla produzione un sostegno al reddito – commenta Casini – Questa fase di riconversione e rilancio delle opportunità per il territorio va accompagnata da misure e incentivi che possano garantire una ricaduta positiva in termini occupazionali e di solidarietà per i lavoratori coinvolti. Un ringraziamento va al Governo che si è mostrato sensibile e attento alle esigenze locali, accogliendo le richieste avanzate dalle Regioni coinvolte e dalle organizzazioni sindacali. Vorrei infine ringraziare le mie colleghe Bravi e Bora: il nostro è stato un lavoro di squadra che, nelle Marche, ha visto impegnata attivamente tutta la Giunta regionale, in quanto lo sviluppo del Piceno risulta strategico per la crescita della nostra regione”.
Miele di qualità, la Regione aggiorna il disciplinare QM
Casini: “Tipicità agroalimentare per un prodotto sempre più richiesto dai consumatori”
Un aggiornamento del disciplinare di produzione del 2010, a tutela dei consumatori di miele e dell’apicoltura: un settore che conta 1.379 apicoltori con un numero di alveari pari a 36.039. La Giunta regionale ha modificato le disposizioni che regolamentano l’uso del “Marchio regionale QM – Qualità garantita dalle Marche”, ampliando la gamma di produzioni certificabili ed estendendo a quelle biologiche l’obbligo di rispettare parametri e caratteristiche delle singole tipologie di miele. Gli aggiornamenti sono stati proposti dal gruppo di lavoro, istituito presso l’Assam, che sovrintende alla gestione del disciplinare. Riguardano, in particolare, l’uniformità organolettica dei mieli certificabili, l’integrazione alimentare delle api (se necessaria) esclusivamente con prodotti esenti da Ogm, l’adeguamento delle norme per l’etichettatura, l’estensione della certificabilità al miele di Coriandolo. “Un numero sempre crescente di consumatori mostra interesse e apprezzamento verso le produzioni con marchi che qualificano la tipicità agroalimentare – evidenzia il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Anna Casini – Anche nel settore del miele vengono privilegiati i contenuti qualitativi, i servizi correlati, il rispetto e la tutela ambientale. Attraverso l’aggiornamento del disciplinare garantiamo la tracciabilità e la genuinità del prodotto”. La Regione sostiene il settore apistico con fondi del proprio bilancio e con le risorse europee. Anche nella programmazione 2014/2020 sono previste misure collegabili al comparto: in particolare, quelle relative al sostegno degli investimenti nelle aziende agricole (dove sono ammessi settori di nicchia, come il miele) e per l’insediamento dei giovani agricoltori.
 
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