dalla Regione Marche

2016-09-29
IL 1° OTTOBRE GIORNATA COMMEMORATIVA A CABERNARDI E A BELLISIO SOLFARE
 
MARCINELLE, PER NON DIMENTICARE
Luca Ceriscioli: “Ancora vivo il ricordo delle vittime, ci aiuterà a riflettere su temi sempre attuali ”
 
La Regione Marche nel sessantesimo dalla tragedia di Marcinelle ha scelto di non dimenticare le vittime, ma anzi di segnare e celebrare, insieme alla Federazione regionale dei Maestri del Lavoro questo anniversario  sabato  1°ottobre con una manifestazione commemorativa  in due luoghi simbolo del lavoro in miniera: Cabernardi nel comune di Sassoferrato,  nel sito di quella che era la più grande miniera di zolfo d’Europa e a Bellisio Solfare, vicino Pergola, sede della raffineria di zolfo.
Una giornata della memoria che inizierà alle 10.00 a Bellisio Solfare con l’apposizione di una targa ricordo presso la ex scuola elementare e proseguirà con un’ analoga cerimonia al Parco Archeominerario di Cabernardi.  Qui, dalle 11.00, la cerimonia commemorativa con gli interventi di Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche, Francesco Baldelli, Sindaco di Pergola, Ugo Pesciarelli, Sindaco di Sassoferrato, MdL Iridio Mazzucchelli, Console regionale dei Maestri del Lavoro d’Italia, Carlo Evangelisti, Presidente del Parco dello Zolfo delle Marche, MdL Ugo Ruggeri, 2° Consigliere Nazionale per le Marche, MdL Fausto Spegni che modererà il dibattito.
Sarà l’occasione per rinnovare l’impegno della gente marchigiana a favore dell’immigrazione, memore delle vicissitudini di tanti marchigiani emigrati in tutto il mondo e una riflessione sul ruolo delle Istituzioni a garanzia della sicurezza sul lavoro.
Infatti,  lo aveva ricordato anche il presidente della Regione, Luca Ceriscioli in un  messaggio in occasione dell’8 agosto scorso, data dell’incendio al Bois du Caziers in cui persero la vita anche dodici marchigiani:  “Dopo 60 anni è ancora vivo il ricordo per i marchigiani della tragedia di Marcinelle. Ci rammenta che gli italiani, i marchigiani sono stati un popolo di migranti, ci insegna il valore del lavoro e della sicurezza sul lavoro. Temi che ancora oggi sono di grande attualità e di riflessione.”
Hanno aderito con entusiasmo a questa giornata del ricordo anche alcuni familiari delle vittime, ex minatori dal Belgio e circa 200 Maestri del Lavoro provenienti da tutta la Regione.
Già da settembre, inoltre, sono state coinvolte le scuole marchigiane- saranno presenti alla cerimonia , infatti, anche 50 alunni del Liceo Scientifico di Sassoferrato – alle quali sono state proposti dibattiti, proiezione di filmati e documentari sull’emigrazione storica e moderna per sollecitare riflessioni e iniziative.
Il disastro del Bois du Cazier, il pozzo in cui scesero la mattina dell’8 agosto 1956 anche 136  italiani periti nell’incendio, tra i quali le 12 vittime dalle Marche, regione che ha pagato un tributo elevato in questa tragedia, la terza ( dopo l’Abruzzo con 60 vittime e la Puglia 22), fu un evento oltremodo doloroso, che sconvolse il mondo per molte settimane e che portò all’attenzione dell’opinione pubblica anche le disumane condizioni in cui lavoravano e vivevano i nostri  minatori emigrati: quasi schiavi, deportati in carri bestiame, considerati alla stregua dei cavalli impiegati per trasportare il carbone. I nostri corregionali morti avevano tra i 26 e i 49 anni.
 
 
SERVIZI DI INTERMEDIAZIONE TECNOLOGICA PER PAGAMENTI ELETTRONICI E FATTURAZIONE ELETTRONICA, LA CONVENZIONE
 
La Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione che formalizza la collaborazione tra Regione, in qualità di intermediario tecnologico, e soggetti aderenti, per servizi di intermediazione tecnologica per i pagamenti elettronici e fatturazione elettronica agli enti strumentali, locali e del comparto sanitario. Avrà durata fino al 31 dicembre 2020.
“In un ottica di semplificazione amministrativa la Regione mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni del territorio i servizi infrastrutturali abilitanti per l’erogazione di servizi applicativi e telematici mentre tutte le attività di sviluppo dell’integrazione con i sistemi informativi degli enti sono a carico dei soggetti aderenti – specifica l’assessore all’ informatica, Fabrizio Cesetti, che aggiunge – Come previsto dalla legge n.3 del 2015  ‘di innovazione e semplificazione amministrativa’ finalizzata a favorire il processo di innovazione organizzativa e tecnologica delle pubbliche amministrazioni del territorio regionale, la Regione promuove l’utilizzo di infrastrutture tecnologiche abilitanti per l’erogazione ai cittadini e imprese di servizi applicativi e telematici compresi i servizi per la sicurezza, l’identità digitale e la cooperazione applicativa. Per quanto riguarda i pagamenti tra pubblica amministrazione e fornitori, la fattura elettronica mira ad una semplificazione delle procedure amministrative in un’ottica di trasparenza, monitoraggio e rendicontazione della spesa pubblica”.
L’accordo disciplina il rapporto fra la Regione e l’Ente con riguardo all’adesione al sistema PagoPa da parte dell’Ente tramite l’utilizzo dell’infrastruttura del Nodo dei pagamenti-Spc messa a disposizione dall’Agenzia al fine di partecipare al Sistema dei pagamenti informatici a favore delle Pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi. Per quanto riguarda la fatturazione elettronica, lo schema di convenzione specifica che l’accordo disciplina il rapporto con l’ente con riguardo all’adesione al servizio base IntermediaMarche.
Per supportare l’integrazione dei sistemi della PA locale, la Regione Marche ha adottato un Bando per la concessione di contributi in favore di Comuni della Regione Marche in attuazione all’Asse 2 “Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione” del POR MARCHE FESR 2014-2020. Prevede il finanziamento di diverse linee di interventi per l’integrazione dei sistemi della PA locale per la gestione di servizi di E-Government operanti con le infrastrutture applicative regionali tra cui il “Sistema Informativo regionale dei pagamenti elettronici Mpay” e il “Sistema IntermediaMarche” per la fatturazione elettronica.
Le domande per la richiesta del contributo possono essere presentate dal 3 ottobre 2016 fino al 31 ottobre 2016.
RACCOLTA TARTUFI E FUNGHI: NUOVE PROCEDURE
 
Nuove procedure per  il pagamento della tassa dei tartufi e del permesso raccolta funghi. In seguito al trasferimento delle competenze dalle Province a Regione Marche infatti la competenza del settore Agricoltura, funghi – tartufi, è passata dalle Province alla Regione Marche – Servizio Ambiente e Agricoltura.
Per quanto riguarda il permesso di raccolta dei funghi epigei spontanei, questa può essere esercitata da persone abilitate e munite dell’attestato di pagamento. Coloro che prima effettuavano il versamento alle Province però, ora devono effettuare il versamento alla  Regione Marche. Gli interessati sono quindi coloro che risiedono nei Comuni al di fuori di quelli considerati montani. Le Poste Italiane hanno comunicato il nuovo CC 1032854208 – REG.MARCHE -PERMESSO RACC FUNGHI EPIGEI SPONT – ART 5 LR71/2001 S TES – VIA GENTILE DA FABRIANO 9 60126 ANCONA – IBAN: IT-33-L-07601-02600-001032854208.
Per quanto riguarda la tassa per la raccolta dei tartufi, deve essere versata esclusivamente alla Regione Marche secondo quanto previsto dalla normativa regionale di cui alla deliberazione n.61/2015.
Tutte le modalità e i riferimenti sono presenti sul sito regionale : http://agricoltura.regione.marche.it/AreeTematiche/FunghiEpigei.aspx
http://agricoltura.regione.marche.it/AreeTematiche/TARTUFICOLTURA.aspx
La correttezza del rispetto delle procedure è condizione indispensabile per non incorrere in eventuali sanzioni.
 
 
Distretto Culturale Evoluto delle Marche: corsi di Cinema OffiCine Mattòli
 

dalla Regione MarcheOffiCine Mattòli

CONFERENZA STAMPA IN REGIONE
 
Ancona, 2016-09-29 – Oggi in Regione l’assessore all’Ambiente Angelo Sciapichetti, il direttore della Fondazione Marche Cultura, Stefania Benatti, la responsabile di Marche Film Commission, Anna Olivucci, hanno presentato in conferenza stampa i corsi organizzati da OffiCine Mattòli di Tolentino (Mc). Anche quest’anno saranno tre le principali aree cinematografiche trattate: filmmaking, sceneggiatura e recitazione cinematografica. I corsi sono inseriti nel Distretto Culturale Evoluto delle Marche, iniziativa che riunisce le principali attività culturali della regione.
Questi corsi – ha detto Sciapichetti – sono un’ottima opportunità per chi intende sviluppare progetti creativi e prospettive di qualità nel cinema. Si tratta di un’eccellenza del nostro territorio che riscontra crescente attenzione anche da fuori regione. Dopo il terremoto che ci ha colpiti c’è una forte esigenza di rilancio dell’attrattività dei nostri borghi, città, paesaggi, risorse culturali e ambientali. Ricchezze di cui la nostra regione dispone e che il cinema può contribuire a promuovere. La ricostruzione parte anche dall’immagine che riusciamo a trasmettere”.

In questa edizione i corsi formativi biennali vantano un gruppo docenti ulteriormente incrementato rispetto a quelle precedenti. Grazie alla conferma di professionisti di alto profilo, come Daniele Ciprì, Daniele Gaglianone, Francesco Amato, Stefania De Santis e alla nascita di nuove collaborazioni d’eccellenza, con l’attrice anconetana Lucia Mascino e i due registi Francesco Munzi e Paolo Genovese, trionfatori rispettivamente dei David di Donatello 2015 e 2016, considerati gli Oscar italiani. Fondazione Marche Cultura, in qualità di ideatore e Soggetto attuatore del progetto Impresa Cinema: sistema cinema e imprenditoria nelle Marche, promuove e sostiene i Corsi di Cinema a cura di Officine Mattòli – centro di formazione e produzione cinematografica regionale, inserito all’interno del Distretto Culturale Evoluto ad iniziativa della Regione Marche.
“Vale la pena ricordare – ha detto la direttrice Benatti – che il progetto di Distretto Culturale Evoluto delle Marche è un’azione di programmazione della Regione Marche che integra progetti che uniscono cultura e impresa, con una funzione della cultura non più solo come sviluppo attrattivo per il turismo ma come contenitore di creatività e innovazione. Un vero strumento di riequilibrio economico e sviluppo dell’identità territoriale.” Impresa Cinema: sistema cinema e imprenditoria nelle Marche è un progetto intersettoriale che nasce con l’obiettivo di dare sviluppo alla filiera regionale della produzione e postproduzione cineaudiovisiva, attraverso misure integrate negli ambiti della promozione, formazione, produzione e post produzione, progettati e coordinati da Marche Film Commission, settore di riferimento della Fondazione Marche Cultura. Dice la responsabile Anna Olivucci: “Quella di Officine Mattòli è, ormai da anni, una sorta di “eccellenza regionale”, un esempio virtuoso di come si possa operare progettando sin dall’inizio formazione e produzione, attraverso l’operatività applicata, sviluppando così un progetto articolato ed efficace sotto il profilo professionale ed insieme imprenditoriale ed occupazionale. Una impresa culturale, dunque, in grado di implementare il comune patrimonio di cultura e creatività. Se la realtà marchigiana distrettuale è stata definita da esperti “una sorta di spin off della cultura”, le ragioni ci sono. E Officine Mattòli, è una di queste.” Fra i settori interessati, Impresa Cinema dunque organizza un sistema di formazione diffuso sul territorio, partecipato da strutture diversificate e coordinate, e connesso con il comparto della produzione, finalizzato alla professionalizzazione di figure tecniche e ruoli complementari all’interno delle troupe cinematografiche e audiovisive.
Damiano Giacomelli – Presidente Ass. Officine Mattòli “Arriviamo a questa quinta edizione con un intenso anno di conferme e rilanci. Si è rinforzato il rapporto con gli addetti ai lavori, a livello nazionale, con un ulteriore perfezionamento del gruppo docenti. Numerosi gli ex corsisti che si inseriscono nel campo professionale di riferimento, anche grazie a progetti esterni, innescati dall’ampio gruppo di docenti e professionisti che ruota intorno a Officine. Infine, stiamo sempre più integrando la formazione con attività di diffusione di cinema di qualità, in collaborazione con esercenti cinematografici. Manca però ancora una prospettiva sistemica. L’ulteriore e decisiva evoluzione può passare soltanto attraverso la concertazione con l’ente regionale e le altre realtà che si occupano di audiovisivo, nelle Marche e non solo. Per diventare “grandi”, insieme, e consentire la creazione di un vero sistema-cinema, strategico sia come attività produttiva, sia nell’ottica di ricostruzione di un immaginario regionale.”

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