dalla Regione Marche
2016-09-30
IL SERVIZIO CIVILE È PARTECIPAZIONE: ISTITUZIONI E GIOVANI A CONFRONTO
Il servizio civile in una giornata di approfondimento e di confronto insieme ai protagonisti dell’esperienza, i giovani. Alla Mole di Ancona si è svolto l’appuntamento “Servizio Civile È partecipazione: strategie e proposte per i giovani” un’occasione di incontro tra le istituzioni e i ragazzi che stanno vivendo un’esperienza di partecipazione attiva alla vita del territorio e della comunità regionale.
“La Regione, in piena sintonia tra Consiglio e Giunta, è vicina ai giovani e impegnata a sostenerli per dare futuro ai loro progetti – ha detto in apertura dei lavori il presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo – Il Servizio Civile, esperienza ormai radicata nelle Marche che va mantenuta e consolidata, è un’opportunità di impegno concreto e responsabilità per i ragazzi che ora ha trovato un forte riconoscimento anche nella recente riforma del Terzo Settore.
Specifiche iniziative dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale sono finalizzate a sostenere e promuovere attività comprese nelle aree di intervento in cui i giovani svolgono il proprio servizio, in particolare nell’ambito assistenza e cultura”. Per quanto concerne l’utilizzo dei fondi della Unione Europea, il presidente del Consiglio ha manifestato l’impegno al reperimento delle risorse necessarie all’attivazione di progetti del Servizio Civile Regionale.
Il Servizio Civile ha una durata annuale e prevede almeno 30 ore settimanali di attività, ossia un impegno complessivo di 1.400 ore annuali, articolate su cinque o sei giorni a settimana. Durante il servizio è prevista un’indennità mensile di 433,80 euro.
Il Servizio Civile Nazionale (SCN) dà la possibilità ai giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore della ricerca di pace.
Il Servizio Civile Regionale (SCR) è prestato nell’ambito di progetti regionale ed ha come obiettivo la diffusione del valore politico e culturale del Servizio Civile e la crescita delle opportunità di partecipazione dei giovani ad un servizio per la collettività nella logica della solidarietà attraverso il coinvolgimento degli enti pubblici e dei soggetti privati interessati. Le aree in cui sono impegnati i giovani sono assistenza, ambiente, educazione e promozione culturale, patrimonio artistico e culturale, protezione civile.
Attualmente nella regione Marche sono in servizio 576 giovani del Servizio Civile Nazionale e 259 giovani del Servizio Civile Regionale in garanzia Giovani.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato i giovani che stanno svolgendo il Servizio Civile Nazionale e Regionale nella nostra Regione e gli Enti in cui lo stanno effettuando (sono 153 quelli attualmente iscritti all’Albo regionale), sono stati illustrati i risultati della consultazione nelle cinque giornate formative tenute a maggio. I giovani del Servizio Civile sono stati coinvolti in una riflessione concreta sugli otto “ambiti d’intervento” che la Commissione considera come prioritari per promuovere il “benessere giovanile” in UE, ovvero: istruzione e formazione; salute e benessere; occupazione e imprenditorialità; inclusione sociale; creatività e cultura; partecipazione; giovani nel mondo e volontariato.
Sulle politiche per i giovani della Regione sono intervenuti Paolo Mannucci, dirigente del Servizio Politiche sociali e sport e Fabio Montanini, dirigente della P.F. Formazione e lavoro e coordinamento presidi territoriali di formazione e lavoro che hanno analizzato anche le prospettive e la programmazione 2017 del Servizio Civile.
Tutte le informazioni sull’evento e, più in generale, sul Servizio Civile si trovano sul sito: http://www.serviziocivile.marche.it/
Regione, visita dell’ambasciatrice della Repubblica di El Salvador
Cesetti: “Relazioni e scambi da rafforzare”
L’ambasciatrice della Repubblica di El Salvador, Sandra Elisabeth Alas Guidos, ha formalmente invitato la Regione Marche a partecipare al Forum internazionale sugli investimenti, promosso, a Roma, dall’Ambasciata salvadoregna, il 22 novembre prossimo. L’incontro sarà dedicata ad approfondire le opportunità di investimento nel Paese e a promuovere scambi commerciali. L’invito è stato rivolto oggi all’assessore Fabrizio Cesetti che, a Palazzo Raffaello, ha ricevuto la diplomatica. Accompagnata dal console onorario di Ancona, Maurizio Marchetti, l’ambasciatrice è in città per incontrare le istituzioni e una delegazione di salvadoregni. Tra le questioni discusse con la Regione, la richiesta di collaborazione per definire un registro dei cittadini salvadoregni nelle Marche. Attualmente non esiste un’anagrafica delle persone presenti in Italia, con inevitabili problemi di relazioni per la mancanza di un censimento ufficiale. Il console ha segnalato che, nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto scorso, risiedevano nove salvadoregni. Una cittadina salvadoregna è deceduta, mentre la figlia è ancora ricoverata in ospedale. Notizie che vengono raccolte con estrema difficoltà. Cesetti e l’ambasciatrice hanno auspicato una crescita delle collaborazioni economiche e istituzionali tra le Marche ed El Salvador: “Già importiamo dal vostro Paese molte produzioni agricole di qualità – ha detto l’assessore – Possiamo intensificare lo scambio con le nostre produzioni tipiche che occupano posizioni di eccellenza anche nell’ambito del manifatturiero e dell’artigianato”. Tra i possibili campi di collaborazione, l’ambasciatrice ha indicato un gemellaggio tra protezioni civili (El Salvador è stato devastato da un violento sisma nel 2001), la formazione tecnica (con il coinvolgimento delle Università), l’individuazione di agevolazioni fiscali per investire nel Paese: “A seguito del recente accordo commerciale con l’Unione europea, ratificato dall’Italia – ha concluso Guidos – si aprono opportunità favorevoli per chi investe nel nostro Paese, fortemente proiettato sui principali mercati dell’America centrale”.
Sandra Elizabeth Alas Guidos_Cesetti
Patto orizzontale 2016: 3,5 milioni disponibili per gli investimenti degli enti locali. Nove Comuni permettono ad altri di spendere senza sforare i vincoli finanziari. Cesetti: “Solidarietà istituzionale”
La Giunta, nel corso di una seduta straordinaria di questa mattina, ha approvato il Patto orizzontale regionale 2016 che mette a disposizione una capacità di 3,53 milioni di euro da utilizzare per spese di investimento (conto capitale). Nove Comuni marchigiani cedono parte della loro capacità di spesa per consentire ad altri di investire le risorse, senza violare il pareggio di bilancio tra entrate finali e spese finali.
“Una sorta di gioco di squadra tra amministrazioni comunali per completare interventi che altrimenti rimarrebbero al palo per i vincoli di legge – afferma l’assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti – Alcuni consentono ad altri di utilizzare la propria capacità di spesa che recupereranno poi nel biennio 2017/2018, mentre chi utilizza ora recupererà spendendo meno nel prossimo biennio. Si tratta di una solidarietà a invarianza zero, utile per rispondere alle esigenze locali sulla base della specifiche necessità dei territori, senza compromettere l’equilibrio dei saldi di finanza pubblica”. I Comuni che hanno ceduto parte della propria capacità di spesa sono: Gabicce Mare, Maiolati Spontini, Monsano, Montelabbate, Montelupone, Montemarciano, Monteprandone, Numana e Porto Sant’Elpidio. Priorità di spesa viene concessa ai Comuni sotto i mille abitanti e a quelli istituiti per fusione. I criteri sono stati condivisi con il Consiglio delle autonomie locali e con Anci Marche.
IN ARRIVO 10 MILIONI PER LE FILIERE DEL GRAN DURO
Assessore Casini: “Per i produttori marchigiani grandi possibilità di intercettare queste risorse”.
Ieri la Conferenza delle Regioni ha approvato un decreto relativo alla legge sulle “Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali ed il territorio” per il perseguimento di quattro obiettivi:
– sostenere l’aggregazione e l’organizzazione economica dei produttori di grano duro e dell’intera filiera produttiva e favorire le ricadute positive sulle produzioni agricole;
– valorizzare i contratti di filiera nel comparto cerealicolo;
– migliorare e valorizzate la qualità del grano duro attraverso l’uso di sementi certificate;
– favorire investimenti per la tracciabilità e la certificazione della qualità del grano duro.
Le risorse da assegnare nel quadro dell’applicazione del decreto ammontano a 3 milioni di euro per l’anno 2016 e a 7 milioni di euro per l’anno 2017.
“Alle imprese agricole – spiega l’assessore all’Agricoltura Anna Casini – che hanno sottoscritto, direttamente o attraverso cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute di cui sono socie, contratti di filiera di durata almeno triennale, è concesso un aiuto di 100 euro per ogni ettaro oggetto del contratto. L’aiuto spettante a ciascun soggetto beneficiario è commisurato alla superficie agricola, espressa in ettari, coltivata a grano duro nel limite di 50 ettari. Questo aiuto va ad aggiungersi a quello della PAC accoppiato che come note è di circa 60 €/ha. Sappiamo che le Marche coltivano annualmente oltre 100 mila ettari di grano duro e la loro capacità di aggregazione e di fare filiera sta aumentando, anche per le azioni previste dal PSR precedente , ed ancor più per quelle dell’attuale periodo di programmazione, che hanno promosso e favorito i contratti di filiera. Per cui i produttori della regione – conclude Casini – hanno una ottima possibilità di intercettare le risorse del fondo”.
L’aiuto è concesso nel limite dell’importo massimo di 15.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari, in applicazione del “de minimis agricolo”. Fermo restando il limite massimo di 100 euro ad ettaro, l’importo unitario dell’aiuto, per ciascun ettaro coltivato a grano duro, sarà determinato in base al rapporto tra l’ammontare dei fondi stanziati e la superficie totale coltivata a grano duro, con contratti di filiera, per la quale è stata presentata domanda di aiuto. Per tutte le imprese che sono iscritte all’anagrafe la domanda sarà semplificata con dichiarazione de minimis, dichiarazione per la superficie coltivata e copia del contratto di coltivazione.
10 NUOVI INTERVENTI PER IL PIANO DI EDILIZIA SCOLASTICA 2016
Altri 6,9 milioni di euro per un totale di 18 milioni a disposizione del Piano annuale 2016 per finanziare tutti gli interventi di edilizia scolastica inclusi nella graduatoria per un totale di 28 interventi. Su impulso dell’assessore all’edilizia scolastica Anna Casini è stato firmato questa mattina il decreto che conferma la Graduatoria unica del fabbisogno finanziario regionale in materia di edilizia scolastica 2015-2017 e approva l’elenco degli interventi aggiuntivi di edilizia scolastica da includere del Piano 2016.
“Mettere in sicurezza le scuole dei nostri figli è la priorità delle priorità. Con questo intervento riusciamo a dare una risposta adeguata a tanti comuni”, spiega l’assessore Casini.
Ai 18 interventi già approvati per un totale di 11.150.960 euro che possono essere finanziati a valere sulla quota stimata residuale si aggiungono 6,9 milioni di euro, il cui decreto di stanziamento è in fase di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale e che finanzieranno 10 interventi ulteriori per un totale complessivo di 28 interventi. Questo stralcio del Piano 2016 consente di soddisfare tutte le richieste di contributo in possesso dei requisiti di cantierabilità.
Di seguito tutti gli interventi (gli ultimi 10 sono quelli aggiunti ad integrazione)
Fondi strutturali Ue, incontro annuale sulle procedure a Senigallia
Manuela Bora
Fondi europei: a Senigallia (4 e 5 ottobre) l’incontro annuale 2016 fra la Commissione europea, Igrue e Autorità Audit sull’uso dei fondi strutturali.
Bora: “Evento di rilievo per una condivisione delle esperienze”
Senigallia – Le Marche ospiteranno l’incontro annuale sulle procedure per l’uso dei fondi strutturali Ue. Un appuntamento tecnico – fra funzionari europei, nazionali e regionali – per una verifica sulla rendicontazione della Programmazione 2007/2013 e sullo stato di attuazione della nuova (2014/2020). I lavori si svolgeranno a Senigallia, il 4 e il 5 ottobre prossimi, presso la Rotonda a Mare. È prevista una partecipazione 170 dirigenti e funzionari della Commissione europea, dell’Igrue (Ispettorato generale per i rapporti finanziari con l’Unione europea del ministero Economia e Finanze), delle Audit italiane, le Autorità che coordinano le attività di controllo in maniera indipendente rispetto a quelle di gestione e certificazione. “L’incontro viene ospitato, a turno, dalle diverse Regioni.
Quest’anno è la volta delle Marche, che quindi potranno ospitare nuovamente l’evento solo fra molti anni – spiega l’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora – È un evento di grande rilievo, seppure tecnico e operativo. Oltre a rappresentare un’occasione importante di promozione del territorio, consentirà di scambiare informazioni e confrontare esperienze sulle procedure di controllo e sull’utilizzo degli strumenti di ingegneria finanziaria per condividere comportamenti univoci a livello nazionale e sugli appalti pubblici”. L’incontro annuale inizierà martedì 4 ottobre alle 9.30 e si concluderà giovedì 5 ottobre alle 13.00. Tra le questioni affrontare, quelle delle verifiche sulle operazioni nelle aree terremotate del territorio nazionale relative alla programmazione 2007/2013.
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