Il futuro delle città delle Marche: i progetti Univpm
Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro-Fano riceveranno risorse per 19.3 milioni di euro grazie ai fondi europei e regionali ITI (investimenti territoriali integrati). Filo conduttore che unisce le città marchigiane le competenze Univpm
Ancona – I progetti di Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro-Fano sono le strategie urbane che avranno accesso ai fondi europei per lo sviluppo 2014-2020 destinati a promuovere, attraverso investimenti territoriali integrati (Iti), qualità di vita e sostenibilità nelle aree urbane. La Regione Marche ha stabilito che le strategie migliori sono quelle del “Waterfront 3.0” (Ancona), “From past to smart” (Ascoli Piceno), e la proposta congiunta di Pesaro e Fano.
Le tre strategie urbane sono finanziate dai Programmi operativi Fesr e Fse Marche. Le risorse complessive, per i vincitori, ammontano a 19,3 milioni di euro: 6,2 milioni per Ancona, 6,7 milioni per Ascoli Piceno, 6,3 milioni per Pesaro e Fano. I progetti andranno realizzati entro 36 mesi.
Ad Ancona è stato approvato il progetto Waterfront 3.0 finalizzato a valorizzare il frontemare storico del capoluogo. Ad Ascoli Piceno ha vinto il progetto “From past to smart”. Il progetto congiunto Pesaro Fano è volto a sostenere le specificità dei territori, per Pesaro la musica e per Fano il Carnevale.
Il futuro delle città delle Marche: i progetti Univpm
UNIVPM ha collaborato strettamente con le tre autorità urbane per lo sviluppo delle strategie vincenti, contribuendo con progetti di rilievo scientifico che nascono dalle consolidate esperienze nell’area delle Smart Cities e Communities. Caratteristica chiave è la multidisciplinarità di questi progetti, che hanno coinvolto numerosi professori e ricercatori coordinati dal Rettore Sauro Longhi e da Gian Marco Revel, Delegato alla Ricerca Europea. Fattore comune è il rilevamento e l’utilizzo delle informazioni in modo specifico per l’erogazione di servizi avanzati.
Un esempio importante è quello delle aree delle tecnologie a supporto della conservazione e della fruizione di beni culturali e della musica. Ad Ancona UNIVPM contribuirà alla creazione di una piattaforma integrata per la costruzione di ambienti digitali di nuova generazione del patrimonio archeologico di Ancona, incluse la mappatura digitale, georeferenziazione e rilevamento 3D dei siti archeologici di Ancona e la conseguente creazione dell’AnconARcheologica Museum, un Museo immersivo (con realtà virtuale e aumentata) dell’Ancona archeologica che ne permetterà la fruizione con le installazioni multimediali più avanzate. Inoltre UNIVPM svilupperà anche un sistema innovativo di monitoraggio e diagnostica dell’Arco di Traiano.
Tecnologie simili, basate su analisi di immagini, supporteranno invece la creazione della Bibliomediateca “Gioacchino Rossini” a Pesaro, che consentirà la digitalizzazione dei volumi presenti così da renderli accessibili attraverso ambienti di fruizione immersivi, multi-touch oppure via web. Le tecnologie informatiche e sensoristiche studiate da UNIVPM saranno anche usate per sviluppare applicazioni innovative per la musica, ovviamente sempre a Pesaro, città della Musica. Tali soluzioni serviranno sia alla virtualizzazione della musica a distanza usando internet ultra-veloce, che alla caratterizzazione e sviluppo di strumenti musicali.
Tornando ad Ancona, l’attività progettuale di UNIVPM ha anche previsto una infrastruttura domotica innovativa per il comfort degli ambienti di Palazzo degli Anziani, con la raccolta dei dati energetici e l’utilizzo di soluzioni specifiche per edifici storici. Un intervento di efficientamento è previsto in collaborazione con UNIVPM anche per Palazzo Ricci a Pesaro, dove si realizzerà un sistema di supervisione intelligente. I dati verranno collezionati e resi disponibili attraverso piattaforme web come open-data, ovvero dati accessibili a tutti, sia per migliorare la fruizione dell’edificio, sia per incentivare la consapevolezza dei cittadini ai problemi energetici ed ambientali.
Di ambiente UNIVPM si occupa anche nella strategia di Ascoli, in particolare con riferimento all’area SGL Carbon, dove le attività di bonifica propedeutiche alla ricorversione dell’area, possono costituire una preziosa occasione per realizzare un laboratorio in scala 1:1. Questo consentirà di testare diverse tecnologie di bonifica ambientale, che comprendano anche la messa a punto di un sistema di monitoraggio delle diverse componenti ambientali (aria, suolo, sottosuolo, acque superficiali e sotterranee), ricorrendo a sistemi di monitoraggio tradizionale associati ad altri sistemi basati sul comportamento di specie vegetali ed animali, coinvolgendo anche la Facoltà di Agraria.
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