La Camera di Commercio Ap per le imprese colpite dal terremoto
Sabatini: più della metà delle aziende colpite avevano puntato buona parte delle loro aspettative di crescita sulla promozione turistica e sulla valorizzazione delle produzioni tipiche e tradizionali
Ascoli Piceno – Sospensione del pagamento del diritto camerale per almeno 3 anni, un call center per assistere le aziende e l’avvio di un percorso con il sistema camerale nazionale per l’istituzione di un fondo per finanziare progetti di ripresa economica. A una settimana dal sisma che ha colpito l’entroterra del Piceno la Camera di commercio di Ascoli è già operativa per mettere a disposizione tutti gli strumenti della sua rete nazionale alle attività produttive del territorio.
“Il territorio interessato da questa tragedia – commenta Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio di Ascoli – ha delle caratteristiche uniche che fanno sì che ricostruzione delle case, salvaguardia del tessuto sociale e ripresa dell’economia siano fattori imprescindibili l’uno dall’altro. Per questo in Cciaa abbiamo avviato un tavolo con i rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacali. Il nostro obiettivo, oltre a tutto il sostegno diretto che potremo dare alle imprese, sarà far sì che sia il territorio colpito a poter gestire il suo futuro”.
La prima riunione, tenutasi lo scorso 31 agosto in via Mercantini, oltre a evidenziare alcune problematiche emergenziali, ha permesso di fare il punto sugli interventi nel breve e nel medio periodo per evitare che tutto il territorio patisca gli effetti negativi, oltre a quelli già subiti, anche per le ricadute sull’immagine attrattiva e quindi turistica. “I dati di Unioncamere – prosegue il presidente Sabatini – ci dicono che ad Arquata del Tonto e nei comuni limitrofi circa la metà delle attività produttive gravitano intorno ai comparti dell’agricoltura, dell’agroalimentare, della ricettività e della ristorazione. Pensare già da ora, mentre si piangono ancora i morti, a quale possa essere il futuro non è cinismo ma un atto doveroso per far sì che la perdita di tante vite umane non preluda anche alla perdita di importanti pezzi del nostro territorio, della nostra società e quindi della nostra vita”.
Oltre al Comune di Arquata del Tronto, anche la Camera di Ascoli ha chiesto al presidente nazionale di Unioncamere, Lo Bello, la sospensione per almeno tre anni del diritto annuale camerale anche alle imprese di Acquasanta Terme, Montefortino, Montegallo e Montemonaco. “Il contatto con queste imprese – conclude il presidente Sabatini – sarà costante grazie anche al lavoro che stanno facendo le associazioni di categoria. Per noi, come CCIAA, c’è la consapevolezza che queste imprese per la loro natura non possono e non vogliono delocalizzare. Questa è da sempre la forza del nostro territorio e lo sarà anche per trovare tutto ciò che serve per ricostruire muri e vite. Un segnale forte che stiamo mandando e continueremo a mandare al Governo centrale e soprattutto a quello regionale perché ci supportino in questo sogno che viene dopo e va oltre le lacrime. Supporto che la Regione Marche, grazie all’attenzione della vice presidente Casini per il Piceno, non ci è stato mai fatto mancare”.
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