Lucrezio e Poggio

 
di FDA

Santomartire del Tronto (AP), 27 settembre 2016  – “No” mi fa il prete “ di alla professoressa che non ho brani di Lucrezio da farti tradurre: è all’Indice!”. Lui è il mio insegnante di Latino, la professoressa che perora è mia madre, ho quasi 13 anni, frequento le medie in un collegio salesiano (entro al mattino per la messa, esco la sera dopo il Vespro), sta per finire il 1959…
Adesso che sono vecchio…possiedo libri d’autori classici greci e latini ma (ancora) non di Lucrezio. Più volte stavo per acquistare ‘ La natura delle cose’ ma , vergognosamente, non l’ho fatto per il basso livello delle edizioni trovate. Una mia mania, il buon livello editoriale: questione di tatto; di fine piacere nel carezzare, leggendo, la prima e quarta di una buona copertina cartonata; o di sfiorare la sovra-copertina in rilievo; d’apprezzare la legatura cucita sull’assemblaggio a colla. Insomma, ho trovato Lucrezio solo in economica, brutta carta, copertine leggere, dimensioni piccole dei libri…Niente Lucrezio.
Ma l’altro giorno – sono in una libreria – mi passa per le mani una pubblicazione di cui nulla so però…è come dico io: copertina spessa e rigida, rugosa e cerata con , sulla prima, un’attrattiva immagine fotografica (un dettaglio di un quadro antico) parzialmente nascosta dal titolo intrigante: ‘Il Manoscritto’. Rilevo che non è un romanzo ma un saggio, mi suona bene anche il nome dell’autore inglese – Greenblatt , Stephen Greenblatt – di cui non ho letto nulla. La accarezzo, la rigiro fra le mani , non posso più riporla: l’acquisto *.

‘Il Manoscritto’, dalla prima all’ultima pagina, parla di Lucrezio Caro: della sua filosofia espressa nel De rerum natura più di duemila anni fa (né la terra né gli uomini sono centrali nell’universo; non esistono piani generali di architetti divini; tutte le cose si sono evolute in lunghi periodi e l’evoluzione è casuale; nulla è eterno ad eccezione degli atomi immortali; quando guardiamo le stelle non vediamo l’opera degli Dei; non esistono angeli, demoni o fantasmi), dell’incredibile sua intuizione sulla composizione fisica dell’universo (un infinito numero di atomi che, in un vuoto infinito, si muovono a casaccio, si urtano, si congiungono e si disgiungono in un processo ininterrotto di creazione e distruzione), della sua concezione sull’inesistenza di un aldilà (l’uomo deve vincere le paure, rassegnarsi ad essere transitorio come tutte le cose), dei suoi suggerimenti sul come viverla, la vita (scopo supremo è l’aumento del piacere e la riduzione del dolore). Parla, ‘Il Manoscritto’, anche dei seguaci della declinazione universale di Lucrezio arrivando a dimostrare come le tesi lucreziane siano fondamenti della concezione razionale contemporanea del mondo.
Però, lo scritto di Greenblatt è vieppiù articolato. Propone – libro nel libro – un ulteriore, eccezionale racconto storico che inizia nel 1417 col recupero insperato, dopo più di un millennio, dell’unico manoscritto esistente del De rerum natura. Da parte di un toscano, un ‘cacciatore di libri’, un ‘umanista’: Poggio. Poggio Bracciolini.
La storia del ritrovamento percorre anche quella dell’intera vita del ‘cacciatore’, lui stesso calligrafo sopraffino e amanuense, strettamente correlata com’è ad illustri personaggi : in particolare, alla figura di un papa , Baldassarre Cossa, quel Giovanni XXIII che nomina Poggio Segretario Apostolico ma che viene deposto nel 1415 dal Concilio di Costanza (Roncalli ne riassumerà il nome cinquecento anni dopo, proprio nel 1958…).
Ebbene, verso la fine de ‘Il Manoscritto’, Greenblatt cita il fatto che mi scatena il ricordo espresso in premessa. Il De rerum natura , nel 1549, viene proposto all’Indice dei libri proibiti dalla Chiesa ma la proposta viene respinta dal Commissario d’Inquisizione Ghisleri – illuminato figlio di buona donna o meraviglioso incompetente – che, definendo Lucrezio un autore pagano di favole, non lo fa riscomparire.

Cinquantasette anni fa il professore di Latino, bravo e prete, mentì. De rerum natura mai è stato all’Indice.
Sia chiaro, proprio quell’Indice dei libri proibiti soppresso da santa madre Chiesa solo nell’A.D. 1966!
Francucciovostro Santomartire del Tronto 27 settembre 2016

*S. Greenblatt, Il Manoscritto, Rizzoli, 2012 (N.B.Haward 2011, Pulitzer-saggistica 2012)
© 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata