Riforma pensioni

GLI ASPETTI DEL CONFRONTO CON IL GOVERNO
 
Ascoli Piceno – Ci è stato chiesto quali sono gli aspetti sulle pensioni nel confronto con il Governo.
Risponde Francesco Fabiani UILP ASCOLI PICENO
Tanti sono i capitoli del confronto con CGIL CISL UIL della Riforma delle pensioni
inserita nella Legge di Stabilità 2017 e oggetto del prossimo confronto del 21 settembre.
APE
Ovvero flessibilità in uscita. Dovrebbe permettere un’uscita, anticipata, di tre anni con
un assegno (anticipo sulla pensione) da restituire con rate ventennali (è di fatto un prestito con interessi). L’assegno sarà erogato dall’INPS con un finanziamento bancario/assicurativo.
al lavoratore, che matura la pensione piena, vene trattenuta, mensilmente, una somma uguale a quella presa in prestito.
Voci di fonte governativa parlano di decurtazioni per pensioni maggiori che non potrà superare il 20%.
Previste delle detrazioni, favorevoli per i redditi bassi (c’è chi ipotizza di azzerare gli interessi per gli assegni più bassi).
Nei giorni scorsi voci hanno ipotizzato che il lavoratore potrebbe utilizzare il prestito in modo parziale, al 25 o al 50%. Oppure utilizzare le somme della sua eventuale pensione integrativa per rimborsare il prestito (RITA).
Ovvero si riscuote in anticipo la pensione integrativa, utilizzandola per ridurre o azzerare l’anticipo APE. Tassazione prevista agevolata tra il 15 e il 9%, contro l’attuale 23%. Il lavoratore fatta questa scelta potrà anche lavorare durante il trattamento.
Pensioni minime
Per chi è in pensione trattamenti particolarmente bassi è prevista, l’estensione della cd 14ma. Oggi è percepita dai pensionati con assegno fino a 750 euro al mese circa (reddito max annuale 9.786,86 euro lordi). Ci sono due le ipotesi: ampliamento dei beneficiari (assegni fino a mille euro al mese), oppure un assegno maggiore per coloro che già percepiscono il trattamento.
Il valore attuale della cd quattordicesima è tra 336 e 504 euro: 336 euro fino a 15 anni di contributi, 420 tra i 15 e i 25 anni, 504 auro sopra questa soglia.
Prevista l’ampliamento della no tax area pensionati, fino al reddito a 8.124 euro (oggi è a 7.750 euro per i pensionati fino a 75 anni di età e 8mila euro per i più anziani).
Ci solo inoltre allo studio ulteriori misure per alzare le pensioni minime, implementare gli strumenti di welfare sociale come la SIA (sostegno per l’inclusione attiva) oltre alla possibilità di estendere ai pensionati il bonus IRPEF di 80 euro riconosciuto dal 2015 ai lavoratori dipendenti interessati.
Altri aspetti del confronto

Ricongiunzioni onerose: eliminazione spese o penalità per cumulare i versamenti in gestioni previdenziali diverse.
Lavoratori precoci: pensione anticipata di due anni (con un bonus di 4 o 6 mesi per ogni anno di lavoro precedente ai 18 anni).
Lavori usuranti: eliminazione del requisito dell’ultimo anno di lavoro faticoso prima del ritiro anticipato per chi ha 7 anni di impiego pesante negli ultimi 10, oppure allargare la categoria.
Aspettative di vita: rivedere l’intervallo maggiore degli adeguamenti ISTAT (che comportano l’innalzamento dell’età pensionabile).

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