San Benedetto e Breganze unite nella solidarietà

 
La casa di riposo della città veneta porta beni per i bimbi provenienti dalle zone del terremoto
 
San Benedetto del Tronto – Un’amicizia che dura da molti anni si è trasformata in occasione per compiere un bel gesto con la sicurezza che fosse realmente utile a chi, in questo momento, ha bisogni precisi per recuperare una normalità persa col terremoto.
 
L’amicizia è quella tra la signora Gianna Costenaro di Breganze (Vicenza) e l’assessore alle pari opportunità del comune di San Benedetto, Antonella Baiocchi.
 
La signora Costenaro è, a sua volta, molto amica di Marina Boaron, una dipendente della Casa di Riposo “La Pieve” di Breganze dove colleghi e ospiti sono rimasti molto colpiti e addolorati da quanto è successo il 24 agosto nelle Marche e nel Lazio.

Così, nella struttura sociale è nata l’idea di raccogliere dei fondi per portare generi utili alle persone terremotate. Ma come sapere di che cosa hanno bisogno quelle persone?
 
Prezioso è stato il rapporto tra Gianna Costenaro e l’assessore Baiocchi che ha subito messo in contatto la struttura sociale veneta con i referenti della Protezione civile che operano nella sede dell’ex scuola Curzi di via Golgi.
 
Da lì è arrivata l’indicazione della necessità di avere materiale (grembiuli e cancelleria) per il fabbisogno scolastico dei bambini.
 
La raccolta di fondi ha coinvolto non solo il personale della casa di riposo ma anche cittadini della comunità di Breganze. E così, nei giorni scorsi, le signore Costenaro e Boaron sono arrivate a San Benedetto con il loro carico di beni. Siccome la raccolta prosegue, hanno ricevuto indicazioni per altre tipologie di materiale da acquistare: verranno comprati scarpe, ombrelli, mantelle anti pioggia e cerate.
 
Prima di ripartire, le donatrici hanno incontrato il presidente del Consiglio comunale Bruno Gabrielli e il sindaco Pasqualino Piunti che le hanno ringraziate a nome di tutta la città. “La nostra – spiega la signora Boaron – è stata un’iniziativa spontanea di cittadini che vogliono dare un segno di solidarietà. Questo terremoto ci ha particolarmente colpito e abbiamo sentito naturalmente la necessità di dare un segnale di affetto e solidarietà alle persone colpite”.
 
“Per me non è stata una sorpresa – dice l’assessore Baiocchi – perché conosco da tempo la generosità semplice e diretta di queste persone. Però credo che vada evidenziato che l’iniziativa sia partita da persone che vivono a centinaia di chilometri che hanno sentito il bisogno di venire di persona a portare i loro aiuti e a capire di che cosa si possa avere ancora bisogno”.
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