Terremoto: favole all’ombra della tendopoli per sentirsi di nuovo a casa
I racconti di Andrea Satta, i Têtes de Bois e le Mamme Narranti di Valmontone per i bambini di Arquata del Tronto e Montegallo
Arquata del Tronto (AP) martedì 27 settembre – ore 17.30
Un evento organizzato da Treccani in collaborazione con ActionAid, Arci, Associazione Culturale Pediatri e la Città di Valmontone
Arquata del Tronto – C’era una volta e ci sarà ancora. Anche per i bambini di Arquata del Tronto e Montegallo. Andrea Satta, voce dei Têtes de Bois e pediatra, porta i racconti di “Mamma quante storie! Favole in ambulatorio, in treno e in piazza” nel Campo di Borgo (Arquata del Tronto). L’appuntamento è martedì 27 settembre alle ore 17.30. Partecipano la pediatra Laura Reali e le Mamme Narranti di Valmontone, con musiche dei Têtes de Bois e di Alessandro d’Alessandro.
L’evento è organizzato dalla Treccani in collaborazione con ActionAid, Arci, Associazione Culturale Pediatri e la Città di Valmontone. Per i bambini di Arquata non ci saranno solo favole: le mamme di Valmontone porteranno con sé crostate, dolci e i loro bambini, per condividere momenti di leggerezza e gioco con le famiglie colpite dal terremoto; la Treccani donerà copie del libro “Ci sarà una vota – Favole e mamme in ambulatorio”, scritto da Satta raccogliendo le favole di paesi vicini e lontani raccontate dalle mamme dei bambini che segue nella sua attività di pediatra; saranno infine presenti il Bibliobus dell’Arci e il camper di ActionAid, unità mobile che raccoglie e mappa i bisogni dei territori colpiti dal sisma e, al tempo stesso, funziona da punto informativo sulla piattaforma “Terremoto Centro Italia”, luogo virtuale dove bisogni e offerta di soluzioni si incontrano
“Ci auguriamo che le pagine dei libri siano le pareti ideali delle nuove case e delle nuove scuole. Attraverso il racconto e la letteratura si può recuperare la propria dimensione intima e le proprie radici anche in situazioni di disagio. Dopo Arquata porteremo le nostre favole ad Amatrice e San Benedetto del Tronto, dove si è trasfertista la comunità di Accumoli”, spiega Satta.
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