dalla Regione Marche

2016-10-13
SISMA – LA GIUNTA APPROVA L’ORGANIZZAZIONE PER COMPLETARE GLI INTERVENTI DI EMERGENZA
 
La giunta regionale, riunita in seduta straordinaria, ha approvato questa mattina una delibera che individua le strutture organizzative e le attribuzioni di specifici compiti connessi alla realizzazione degli interventi di emergenza conseguenti al sisma del 24 agosto scorso.
Dopo l’approvazione del decreto da parte del governo infatti, la Regione Marche, al fine di dare immediata operatività al provvedimento per la comunità colpita dal sisma, ha organizzato le strutture, in modo strategico e capillare, per completare al più presto gli interventi di emergenza necessari a gestire la fase dell’assistenza e poi della ricostruzione.
A questo scopo il provvedimento approvato prevede:
–     l’individuazione delle strutture e del personale dedicato;
–     la costituzione di un gruppo di lavoro con compiti di supporto amministrativo, giuridico e contabile alle attività finalizzate alla gestione emergenziale svolte dal Centro di coordinamento regionale;
–     la definizione dell’elenco del personale individuato e distaccato a tempo pieno e a turnazione al CCR:
·        n. 20 soggetti distaccati a tempo pieno presso il Centro di coordinamento regionale (CCR)
·        n. 35 (circa) soggetti distaccati 2 gg/settimana presso il Centro di coordinamento regionale (CCR)
·        n. 120 (circa) soggetti delle strutture organizzative cui sono attribuite specifiche attività connesse alla realizzazione degli interventi di emergenza di cui n. 17 dirigenti.
L’elenco potrebbe subire ancora qualche lieve modifica.
 
La Suam (Stazione unica appaltante della Regione Marche), sempre su indicazione della delibera, garantisce la gestione delle procedure di acquisizione di beni e servizi finalizzati alla realizzazione delle opere legate all’emergenza. All’Erap Marche (Ente regionale per l’abitazione pubblica) sono affidate invece le attività correlate alla realizzazione dei lavori preordinati alla installazione dei moduli abitativi temporanei secondo le indicazioni che saranno fornite dal CCR. 
MAGGIORI RISORSE PER DIAGNOSI E CERTIFICAZIONI ENERGETICHE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE – LA GIUNTA APPROVA LA CONVENZIONE CON IL MINISTERO PER L’UTILIZZO DEI FONDI
Approvato anche il Programma regionale 2016 per diagnosi e certificazioni
 
Disponibili più risorse per incentivare le piccole e medie imprese a ridurre i consumi e a rendere più efficiente l’uso dell’energia. La Giunta regionale infatti, ad iniziativa dell’assessore all’Energia Angelo Sciapichetti, ha approvato lo schema di convenzione con il Ministero per lo Sviluppo economico che permetterà di utilizzare gli 895mila euro per le diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese o la certificazione ISO 50001. “Il bando – sottolinea Sciapichetti – la cui uscita è prevista entro la fine dell’anno, potrà così beneficiare delle risorse statali che si andranno ad aggiungere a quelle regionali. Il nostro programma sottoposto al Ministero è stato valutato positivamente, assegnandoci 447mila e 500 euro. Per usare queste risorse era necessaria la convenzione che abbiamo approvato e che firmeremo a stretto giro. In Giunta abbiamo anche approvato il Programma 2016, che ci consente di partecipare al nuovo avviso Ministeriale con scadenza 15 ottobre 2016. Se come pensiamo, anche quest’ultimo Programma vedrà il via libera da Roma, le risorse disponibili raddoppieranno. L’intervento è di notevole interesse: con il bando sulle diagnosi e le certificazioni energetiche, finanziamo con un contributo del 50 per cento gli studi che sono a monte degli investimenti di efficientamento energetico delle piccole e medie imprese. La realizzazione delle diagnosi energetiche consentirà alle aziende di aumentare la consapevolezza in merito ai propri consumi energetici e ai relativi costi indirizzando, così, le stesse verso la realizzazione di interventi di efficientamento energetico ottimali”. Le risorse statali ottenute, grazie alla stipula della Convenzione, si innestano sulle azioni del Programma operativo regionale dei Fondi europei (POR MARCHE 2014/2020) che riguardano gli incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive, compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, con priorità alle tecnologie ad alta efficienza e le attività di sensibilizzazione e comunicazione. Le diagnosi energetiche, infatti, costituiscono requisito di ammissibilità per l’accesso al finanziamento degli interventi programmati dal bando POR 2014/2020 – Azione 12.1. che, in base alle previsioni, sarà emanato entro l’anno.
 
La giunta regionale approva il Disciplinare per la caccia collettiva al cinghiale 2016/2017
 
Questa mattina la giunta regionale ha approvato il Disciplinare venatorio regionale per il prelievo del Cinghiale in braccata ed in girata per la stagione venatoria 2016/2017.
“Si conclude così – ha commentato l’assessore alla Caccia , Moreno Pieroni  –  il percorso autorizzativo che consentirà agli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) di organizzare il prelievo del cinghiale in forma collettiva in tutto il territorio regionale.”
Da domenica 16 ottobre inizieranno gli ATC di Fermo ed Ascoli Piceno, quindi  a seguire il 23 ottobre gli  ATC di Macerata 1 e Macerata 2  ed infine il 2 novembre gli ATC di Ancona e Pesaro-Urbino.
La caccia collettiva del cinghiale è un ulteriore strumento  che si aggiunge  alla caccia di selezione già in atto dalla primavera scorsa, al fine di garantire una maggiore ed efficace gestione e controllo di questo animale su tutto il territorio regionale.
 
 
Industria 4.0, la Regione Marche a Bruxelles per gli Open Days
 
 

dalla Regione MarcheAntonio Mastrovincenzo e Manuela Bora a Bruxelles

 
Una proposta di legge a firma dell’assessora Bora e del presidente Mastrovincenzo per innovare il sistema produttivo con il digitale evoluto
 
 
Bruxelles, 2016-10-13 – Le Marche pronte a raccogliere la sfida dell’Industria 4.0. L’assessora alle Politiche Comunitarie e Attività produttive Manuela Bora e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo lanciano da Bruxelles, in occasione degli “Open Days 2016 – La settimana europea delle regioni e della città”, una proposta di legge regionale che prevede interventi di rilievo per trasformare il sistema industriale marchigiano e accrescerne il potenziale competitivo, coniugando il tradizionale know-how produttivo con l’innovazione tecnologica e il mondo virtuale della rete internet evoluta. Obiettivo, promuovere la cultura della manifattura innovativa con il concorso delle associazioni di categoria, degli stakeholders del territorio e sostenere la reindustrializzazione e il rilancio produttivo, con l’introduzione e la diffusione delle nuove ICT applicate alla manifattura che, in alcuni settori, è l’elemento trainante dell’economia marchigiana e deve proseguire a rappresentare un’eccellenza anche nei mercati internazionali.
Lo sviluppo dell’economia circolare e la cyber security – considerata un driver per la crescita e un abilitatore alla competitività – sono al centro degli interventi previsti nella proposta con la quale la Regione Marche intende innovare i processi di business delle imprese tradizionali e sostenere l’avvio di start – up innovative. Interventi che possono contare su risorse già destinate dalla Regione pari a 2 milioni di euro. “Abbiamo tutte le potenzialità per candidarci in Italia come Regione pilota – afferma l’assessora Bora – per lo sviluppo di una strategia di supporto alle imprese che, successivamente, può essere estesa a livello nazionale ma anche europeo. La presenza sul territorio di piccole e medie imprese che operano in distretti industriali e settori merceologici diversificati è senza dubbio la migliore situazione per capire come l’economia circolare debba essere un’opportunità per il territorio e per il paese in termini di competitività”.

Questa proposta si inserisce in un percorso già avviato: “In febbraio, sul tema dell’economia circolare – sottolinea il presidente Mastrovincenzo – il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione che ho poi presentato al Senato per contribuire alla formazione del diritto europeo. L’inserimento di questa tematica all’interno della proposta di legge permette una sinergia tra nuove tecnologie ed economia circolare, la quale va oltre l’intenzione di salvaguardare l’ambiente e si pone l’obiettivo di abbandonare il concetto lineare di produrre, consumare e scartare per incentivare invece l’applicazione dei metodi circolari basati sul ridurre, ri-usare e riciclare. La Regione Marche intende orientare politiche di economia circolare perché le ritiene strategiche per una crescita economica, occupazionale, degli investimenti e dell’equità sociale compatibile con l’equilibrio delle risorse naturali.” L’assessora Bora e il presidente Mastrovincenzo hanno inoltre sottolineato il fatto che la proposta di legge Industria 4.0 si tradurrà in modifiche al testo unico su industria e artigianato (legge 20 del 2003) nell’ottica di una semplificazione normativa.

Di questi temi l’assessora Bora ha parlato in mattinata presso La Tricoterie, nell’ambito dell’evento “The circular economy”, organizzato dal gruppo “Socialisti e Democratici” al Parlamento europeo.
Centrale tra gli appuntamenti di Bruxelles anche la Conferenza di partenariato della Macroregione Adriatico Ionica, dove l’assessora Bora ha posto l’attenzione sulla necessità, nell’attuale fase di implementazione della strategia per la regione Adriatico Ionica, di investire in progetti di sviluppo dell’area e fare sinergia tra i fondi e le risorse finanziarie rese disponibili dai programmi e bandi dell’Unione Europea.
Il forte impegno della Regione Marche nel promuovere lo sviluppo e l’innovazione è rappresentato anche dai finanziamenti Por Fesr 2014 – 2020. Dieci i bandi già usciti, per un importo di oltre 60 milioni, alcuni dei quali giunti a conclusione e altri tre in arrivo: per il sostegno allo sviluppo e al consolidamento delle start up innovative (8 milioni), delle piccole e medie imprese creative e culturali (4 milioni e 700 mila euro) e dell’export (2 milioni e 430 mila euro suddivisi in due interventi).

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