dall’UniUrb
Al via il progetto “No Discrimination Marche”
Il 3 ottobre – non casuale coincidenza con la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione – si è tenuta la riunione di avvio del progetto “No Discrimination Marche”, finanziato dal Ministero dell’Interno – Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione.
Il progetto, di cui l’Università di Urbino Carlo Bo è capofila, tramite il Centro Interdipartimentale di Ricerca Transculturale Applicata (CIRTA), è coordinato dal dott. Eduardo Barberis, in collaborazione con la prof.ssa Antonella Negri e con il coinvolgimento di sociologi, giuristi, linguisti e altre professionalità del centro.
Il progetto è peraltro risultato tra i più apprezzati dal Ministero: terzo classificato (dopo Regione Emilia-Romagna e ANCI Toscana) su 9 ammessi al finanziamento, 68 ammissibili al finanziamento e 103 presentati.
Nel prossimo anno e mezzo gli studiosi dell’Università di Urbino, insieme ai partner (Regione Marche, Agenzia Regionale Sanitaria delle Marche) e associativi (ACSIM, Freewoman, Stellaria, L’Africa Chiama, Tandem Interculturale) e ai soggetti aderenti (fra i quali l’Ombudsman delle Marche) svolgeranno una serie di attività di formazione e informazione per il contrasto alle discriminazioni per nazionalità, cittadinanza, origine e religione sul territorio regionale.
Per restare aggiornati sul progetto, si può seguire la pagina Facebook https://www.facebook.com/NoDiscriminationMarche/
Ottimi riscontri al convegno “La conversione al biologico in agricoltura: problemi e prospettive”
– E fino all’8 ottobre ci si può iscrivere al ilCorsodiAltaFormazionein
“Percorsidisviluppodell’agricolturabiologicaebiodinamica” –
Martedì 4 ottobre si è tenuto il Convegno “La conversione al biologico in agricoltura: problemi e prospettive”, organizzato dal Dipartimento di Economia, Società, Politica dell’UniversitàdiUrbino (DESP) in collaborazione con la Confederazione Italiana Agricoltori di Pesaro Urbino e la Camera di Commercio Pesaro e Urbino.
Dopo i saluti del Pro Rettore Vicario dell’Università di Urbino Giorgio Calcagnini, di Marco Cangiotti (Direttore del DESP), Gianfranco Santi (Direttore provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori), Maurizio Gambini (Sindaco di Urbino), Giuseppe Paolini (Sindaco di Isola del Piano) e Fabrizio Schiavoni (Camera di Commercio di Pesaro e Urbino) e Gervasio Antonelli (DESP), Elena Viganò (DESP) ha presentato i primi risultati di una ricerca sulle motivazioni degli imprenditori agricoli a convertirsi (o meno) al biologico, Giuliano Vitali (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna) ha illustrato alcune metodologie per l’analisi degli effetti delle dinamiche dei prezzi sulla propensione al biologico delle imprese e Lorenzo Bisogni, del Servizio Agricoltura e Ambiente della Regione Marche, ha presentato le molteplici azioni del PSR per il sostegno dell’agricoltura biologica. Sono poi intervenuti alcuni rappresentanti di imprese biologiche, tra le più rilevanti della Provincia di Pesaro-Urbino, quali Giovanni Girolomoni (Presidente della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola), Massimo Fiorani (titolare dell’azienda Prometeo) e Filippo Mazzoli (responsabile delle vendite in Italia di Terrabio).
Dino Scanavino, Presidente Nazionale della Confederazione Italiana Agricoltori, e Anna Casini, Vice Presidente della Regione Marche hanno concluso i lavori, sottolineando la ricchezza propositiva del Convegno e la necessità di un ulteriore impegno da parte di tutti gli stakeholder per agevolare quel cambiamento (tecnologico e culturale) necessario per sostenere il modello di produzione agricolo.
Nell’ambito del Convegno è stato presentato anche
il Corso di Alta Formazione in“Percorsi di sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica”, che l’Ateneo di Urbino ha progettato e organizzato in collaborazione con il Comune di Isola del Piano, il Consorzio Marche Biologiche, il COSPE Onlus e la Fondazione Girolomoni. Il Corso, che sarà inaugurato il 27 ottobre p.v. rappresenta un contributo significativo per il rafforzamento del sistema della formazione sul biologico: conoscenze-base su metodi di produzione, regolamentazione, politiche di sostegno, dinamiche settoriali e di mercato, organizzazione delle filiere sono, infatti, indispensabili per sostenere il rafforzamento del comparto. Si segnala che la scadenza per la presentazione delle domande di ammissione è stata prorogata all’8 ottobre 2016.
“Le migrazioni qualificate in Italia. Ricerche, statistiche, prospettive”
Anche in vista dell’incontro dell’Ateneo del 12 ottobre con il dottor Pietro Bartolo, Responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, l’Università di Urbino presenta lunedì 10 ottobre alle 15 nella Sala lauree dell’Area Volponi in Via Saffi, 15, il volume curato da Benedetto Coccia e Franco Pittau “Le migrazioni qualificate in Italia. Ricerche, statistiche, prospettive”.
Migrazioni
Il 13 ottobre va in scena a Urbino il pensiero scientifico di Einstein
La sonata di Milena
– Per il Festival del Giornalismo Culturale, al Teatro Sanzio “La Sonata di Milena” di Franco Pollini –
Urbino – Il pensiero scientifico di Einstein in forma di spettacolo al Teatro Sanzio di Urbino alle 21 di giovedì 13 ottobre a ingresso gratuito. Lo spettacolo è organizzato dal Dipartimento di Scienze Pure e Applicate e dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali nell’ambito del Festival del Giornalismo Culturale 2016 – Sezione Anteprime.
In scena, per la regia di Gabriele Marchesini, Benedetta Conte che interpreta il testo di Franco Pollini con incisività e leggerezza nel ruolo di Milena, sua moglie. E così l’approccio mentale di lui ai problemi della fisica. Perché Lei lo conosce, lo conosce più di qualunque altro. Infatti è stata molto di più di una moglie, molto di più della madre dei suoi figli. Lo ha aiutato passo dopo passo fin da quando erano studenti, perché Milena praticava la matematica meglio di lui. “Il mio aiuto era ..casalingo ..una persona sola.. eravamo”. Purtroppo non si può essere ‘mai’ una persona sola.
Al piano, Leonardo Guidarelli è il figlio Hans Albert, mentre il violino di Albert, il marito, è l’assenza. Ma essi si trovano come su una retta parallela che non si interseca con quella di lei: un Altro spazio- temporale, concettualmente. Potenza e magia di cui dispone solo il Teatro. Però il vero cuore inanimato della scena è un tavolo: il perno della loro vita insieme. O meglio il perno attorno al quale l’intera vita di Milena ha ruotato. Perché se sopra quell’oggetto il giovane Einstein insieme a Milena aveva studiato e poi fissato i suoi lavori(quelle scoperte della fisica che lo avrebbero reso immortale), per altri trent’anni Milena vi aveva insegnato matematica, portando quel tavolo con sé, insieme ai propri figli, dovunque andasse. Da sola: la famiglia era rimasta lei. Abbandonata da Albert che aveva seguito il proprio successo ( e che si risposa con la cugina Elsa , per poi tradirla abitualmente con altre donne) lei rimane invece ancorata per sempre a quel tavolo, a quel centro simbolico di tutto e del Tutto. Come il legno del letto di Penelope che ha radici troppo forti e profonde per potersene allontanare. All’opposto è il viaggio di Einstein, un novello Ulisse, verso la conoscenza, che prevede la libertà e il tradimento come inevitabili e che non permette di essere condizionato dai sentimenti. E qui emerge più che mai la differenza tra l’Uomo e la Donna: ambizione, ragione, avventura si contrappongono a fedeltà, amore, difesa della prole. Però come Ulisse anche Albert avrà un ritorno tardivo e lontano, epistolare, più simile a quello di un amico e di un vecchio compagno di studi. E Milena ricorda quello che lui le aveva detto: ”Col passare del tempo ti accorgerai che è difficile trovare un ex marito migliore di me. Perché io sono fedele, forse in modo diverso da quello che sogna una ragazza, ma comunque fedele e sincero”. Anche il non aver visto crescere i propri figli, che di fatto ha abbandonato, è un motivo di tristezza per Albert. Sono due verità interiori, queste maschili e femminili, che appaiono inconciliabili. Infatti quando Milena, in una sola circostanza, si rivolge direttamente a lui, non ha risposta. La risposta di Albert è nel suono del violino, dove più lontana è la scienza e più vicina l’emozione. La scienza non inventa, scopre. E Albert scienziato studiava la natura, come Galilei, per svelarne i segreti: “La natura è un grande libro, un grande spartito musicale”. Ma è uno spartito musicale da decodificare, non da comporre.
Gli uomini della vita di Milena suonano e non parlano mai sembrano accentuare sempre di più questa incomunicabilità… ma proprio alla fine Hans (o Albert?) si stacca dagli strumenti, viene incontro. Il padre e il figlio nella stessa persona si ritrovano in un sentimento senza parole, unica chiave distintiva e significante della condizione umana. A quel punto anche le parallele nella scena teatrale cessano di essere tali: Hans (o Albert?) si dirige verso Milena e la abbraccia.
A questo punto un quesito: come reagisce Milena a un tale impulso di redenzione? Resta immota o si abbandona all’abbraccio? Perdona, ama, compatisce?
Questa volta lasciamolo aperto. In fondo viviamo nel dualismo, e donne e uomini sono anche i lettori e gli spettatori …
Benedetta Conte, attrice, ha lavorato con vari registi, da Del Bono a De Rosa, da Cardone a Marchesini. E’ fondatrice dell’ITC Teatro, Compagnia del Teatro dell’Argine di Bologna con i quali ha collaborato a lungo per spettacoli e laboratori. Dal 2013 collabora con la Compagnia Teatrale della Luna Crescente di Imola per allestimenti e attività didattiche
Gabriele Marchesini, regista e attore, è un protagonista della scena contemporanea, per le regie di spettacoli di danza, di teatro ragazzi, di prosa. E’ esperto di reading microfonici. Ha diretto e firmato anche programmi televisivi e radiofonici per la RAI. In campo internazionale, nel 2014 ha realizzato Madama Butterfly di Giacomo Puccini in Giappone (Kyoto) e in Cina ha inaugurato il Festival di macao con la ripresa del Don Chisciotte di Giovanni Battista Martini.
Leonardo Guidarelli, pianista, concertista dal brillante curriculum, già più volte protagonista della stagione del Teatro Sanzio di Urbino
Franco Pollini, di formazione teatrale, scientifica e filosofica, si occupa di argomenti che riguardino il rigore della ragione e l’esplosione della fantasia, promuovendo attività e curando pubblicazioni. E’ autore della raccolta di testi per un teatro di argomento scientifico “L’Arca di Gödel” (Carocci editore, 2015), all’interno del quale è pubblicato La Sonata di Milena, per la prima volta rappresentato a Urbino il 13 ottobre 2016.
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