proseguono le prove di “Adelson e Salvini” di Vincenzo Bellini al Pergolesi di Jesi

Jesi (AN), 31 ottobre 2016 – In piena attività il Teatro Pergolesi di Jesi, in corso le prove di “Adelson e Salvini” di Vincenzo Bellini per la 49ª Stagione Lirica di Tradizione
 
 
 
A Jesi nel Teatro Pergolesi aperto dal 1798, proseguono le prove di “Adelson e Salvini” di Vincenzo Bellini, opera di rarissima esecuzione che inaugura la 49ª Stagione Lirica di Tradizione venerdì 11 novembre e domenica 13 novembre , direttore José Miguel Perez Sierra e regia di Roberto Recchia
 
Lo storico teatro, cuore pulsante della città di Jesi, che ha ospitato grandi direttori, registi, opere e cantanti (tra cui Mario Dal Monaco) in tutte le stagioni Liriche, è agibile e nel pieno della sua attività. Fervida l’attività in palcoscenico, per le prove, come pure nel Laboratorio Scenografico della Fondazione Pergolesi Spontini e nella Sartoria del Teatro Pergolesi, dove vengono realizzati scene e costumi dell’opera di Bellini e per “La Scuola de’ Gelosi” di Salieri a breve in scena sul palcoscenico del Teatro Salieri di Legnago.

Adelson e Salvini, prima opera di Bellini. inaugura la Stagione Lirica di Jesi, nell’ambito della Stagione Lirica unica “Opera Ancona Jesi”, con titoli del grande repertorio e preziose rarità musicali nei palcoscenici delle due città, sotto il comune tema “Amore, gelosia, tradimento, follia: ritratti di donna”. Il dramma per musica in tre atti va in scena venerdì 11 novembre alle ore 20,30 e domenica 13 novembre alle ore 16 (anteprima giovani mercoledì 9 novembre ore 16) in nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania.
Lo spagnolo José Miguel Perez Sierra, una presenza consolidata in Italia, dal Rossini Opera Festival al San Carlo e al Verdi di Trieste, dirige a Jesi il titolo belliniano dopo aver diretto Donizetti a fine ottobre a Bilbao. La regia è di Roberto Recchia, che inaugurò il Pergolesi Spontini Festival 2005 con un indimenticabile Petit train de plaisir nel deposito delle locomotive di Falconara; le scene sono di Benito Leonori, i costumi di Catherine Buyse Dian, le luci di Alessandro Carletti. Protagonista nel ruolo dell’orfana Nelly è Cecilia Molinari, giovanissima scoperta rossiniana al suo primo Bellini; Fanny è Sara Rocchi, Madama Rivers è Giovanna Lanza, Merto Sungu canta Salvini, Rodion Pogossov è Lord Adelson, Baurzhan Anderzhanov è Struley, Bonifacio è Clemente Antonio Daliotti e Geronio è Enrico Marchesini. L’Orchestra è la Sinfonica “G. Rossini”, il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è diretto da Carlo Morganti. L’opera è offerta nella versione originale, quella effettivamente eseguita a Napoli nel Carnevale 1825 e scritta dal giovanissimo compositore al termine dei suoi studi di conservatorio, con i dialoghi parlati ed il ruolo del basso buffo cantato in napoletano. L’edizione critica proposta, a cura di Casa Ricordi, rappresenta nella maniera più completa possibile lo stato attuale delle conoscenze intorno all’opera, dopo il rinvenimento nel 2001 di fonti precedentemente sconosciute, emerse nel Fondo Mascarello della Biblioteca del Conservatorio di Milano, che hanno consentito di ridisegnare radicalmente ciò che si credeva di sapere su Adelson e Salvini.
 
La Stagione prosegue poi sabato 19 novembre alle ore 21 al Teatro Moriconi di Jesi l’appuntamento è con Ester, liberatrice del popolo Ebreo, oratorio in due parti a cinque voci, su testo di Lelio Orsini e con musiche di Alessandro Stradella. Andrea De Carlo dirige l’Ensemble Stradella Y-Project, i costumi sono di Isabella Chiappara Soria, cantano Claudia Di Carlo (Ester), Maria Sardaryan (Speranza celeste), Stefano Guadagnini (Mardocheo), Valentino Mazzuca (Amano), Jean Baptiste Mouret (Assuero).
Personaggio affascinante, Stradella è il Caravaggio della musica, la cui vita avventurosa e romanzesca si conclude bruscamente a Genova per mano di un sicario nel 1683. Composto e rappresentato a Roma prima del 1677, Ester è uno del sei oratori di Stradella che ci sono pervenuti, e come La Susanna è basato una storia del Vecchio Testamento. L’oratorio viene rappresentato nel quadro dello Stradella Y-Project, che si propone di avvicinare giovani cantanti e strumentisti alla musica del grande compositore di Nepi. Per questa occasione la Fondazione Pergolesi Spontini collabora con il Conservatorio A. Casella de L’Aquila, Centro di Musica Antica della Pietà dei Turchini di Napoli, Accademia d’Arte Lirica di Osimo, Festival Internazionale Alessandro Stradella di Nepi, Festival Grandezze & Meraviglie di Modena, Società di Concerti Barattelli di L’Aquila, Accademia di Belle Arti di Roma, Oratorio del Gonfalone di Roma.
 
Venerdì 2 dicembre alle ore 20,30 e domenica 4 dicembre alle ore 16 con anteprima giovani mercoledì 30 novembre alle ore 16, va in scena il dittico Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Opéra-Théâtre de Metz Métropole e Opéra de Toulon. Lo spagnolo Daniel Gil de Tejada dirige per la prima volta in Italia, dopo il suo debutto al Liceo di Barcellona; la regia è del francese Paul-Émile Fourny, le scene sono curate da Benito Leonori e i costumi da Giovanna Fiorentini. Nella compagnia di canto di Cavalleria rusticana, Norma Fantini canta Santuzza, il rumeno Alin Stoica che debutta in Italia come Turiddu, Fabian Veloz è Alfio, Giovanna Lanza canta Lucia, Cristina Alunno è Lola.
Per Pagliacci, protagonisti sono Maria Teresa Leva che debutta Nedda, ed il russo Ilia Govzich che canta il suo primo Canio; Tonio è Fabian Veloz, Silvio è Modestas Sedlevicius, Beppe è Christian Collia. Suona l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” è diretto da Carlo Morganti.
 
La prima esecuzione in epoca moderna del dramma giocoso in due atti La scuola de’ gelosi di Antonio Salieri su libretto di Caterino Mazzolà, nella versione viennese del 1783 rimaneggiata da Lorenzo Da Ponte, va in scena al Teatro Pergolesi venerdì 13 gennaio alle ore 20,30 con replica domenica 15 gennaio alle ore 16 e anteprima giovani mercoledì 11 gennaio alle ore 16. L’opera viene proposta nella versione di Vienna messa in scena per Teatro Imperiale nell’aprile 1783, con la trascrizione dal manoscritto autografo a cura di Jacopo Cacco e Giovanni Battista Rigon. La direzione è di Giovanni Battista Rigon sul podio de I Virtuosi Italiani, la regia di Italo Nunziata, le scene e costumi di Andrea Belli e Valeria Donata Bettella. In scena un cast di giovani interpreti con i Solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino: Patrick Kabongo (Conte), Benjamin Cho (Blasio), Qianming Dou (Lumaca), Ana Pitts (Carlotta), Francesca Longari (Contessa Bandiera), Eleonora Bellocci (Ernestina), Manuel Amati (Il Tenente).
Lo spettacolo realizzato su iniziativa di Fondazione Culturale Antonio Salieri di Legnago con l’adesione di Fondazione Teatri delle Dolomiti di Belluno, è un nuovo allestimento in coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro Ristori di Verona, Deputazione Teatrale Teatro Marrucino di Chieti, Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, con la partecipazione di Accademia del Maggio Musicale Fiorentino ed il sostegno di Fondazione Cariverona.
 
Sabato 14 gennaio alle ore 21, al Teatro Moriconi di Jesi, I Virtuosi Italiani diretti da Alberto Martini, ed il soprano Valeria Esposito sono i protagonisti del concerto “Per la recuperata salute di Ofelia. Mozart vs Salieri”. In programma, le pagine della cantata Per la recuperata salute di Ofelia riscoperte qualche mese fa nella Biblioteca di Praga, con musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e Antonio Salieri scritte per una grande interprete mozartiana, Nancy Storace, incluse in una nuova composizione del compositore aquilano Marco Taralli, in prima esecuzione assoluta, che intona il testo di Lorenzo Da Ponte. Il concerto è dedicato alla memoria del giornalista Alberto Pierucci, spettatore appassionato ed amico del Teatro di Jesi.
 
La Traviata di Giuseppe Vedi andrà in scena venerdì 3 febbraio 2017 alle ore 20.30 e domenica 5 febbraio alle ore 16 (anteprima giovani il 1 febbraio ore 16), in un nuovo allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini con la regia di Franco Dragone – creatore di eventi conosciuti in tutto il mondo tra cui le regie per il Cirque du Soleil, e la cerimonia di inaugurazione dei Mondiali di Calcio del Brasile del 2014. Il regista italo-francese torna a Jesi dopo aver firmato, lo scorso settembre, l’inaugurazione del XVI Festival Pergolesi Spontini, in una grande festa teatrale seguita da 2500 persone. Violetta Valéry è interpretata dal giovane soprano georgiano Salome Jicia, che questa estate ha riscosso un grandissimo successo di pubblica e di critica nella Donna del lago al Rossini Opera Festival. Al suo fianco, nel ruolo di Alfredo Germont, è il tenore romeno Florin Guzg?.
 
La 49ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro G.B. Pergolesi di Jesi, è organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini – presidente Massimo Bacci, amministratore delegato William Graziosi, direttore artistico Vincenzo De Vivo – con il sostegno di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, e della Regione Marche / Soci Fondatori Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini / Partecipanti Aderenti Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di San Marcello / Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona / Fondatori Sostenitori Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, Starcom Italia / Sponsor tecnico Santarelli & Partners / Sponsor principale Nuova Banca Marche.
 
Biglietti da 15 a 70 euro.
 
 
INFO
www.operanconajesi.it
www.fondazionepergolesispontini.com
Biglietteria Teatro Pergolesi tel. 0731. 206888
Fondazione Pergolesi Spontini Tel. 0731.202944
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