da Grottammare
Sopralluogo Protezione Civile, 51 le richieste post sisma
Previste procedure per contributi locativi a chi ha subito danni gravi alla dimora.
Anche a Grottammare è il momento della conta dei danni generati dalla scossa tellurica del 30 ottobre: al momento, sono state registrate 51 richieste di sopralluogo; tra queste anche due edifici di culto. La Protezione civile regionale ha inviato squadre di tecnici per ulteriori ispezioni agli edifici pubblici.
Nel frattempo, è stata aperta la procedura per risarcire eventuali costi di affitto, nei casi di accertata inagibilità della dimora abituale.
La richiesta di sopralluogo va redata su un modulo predisposto dalla Protezione civile nazionale scaricabile anche dal sito del Comune (accesso diretto dalla pagina principale).
La domanda va presentata in municipio, che segnalerà le istanze alle autorità competenti – il Centro di Coordinamento regionale e il SOI-Sala operativa integrata – per attivare l’invio di squadre della Protezione civile autorizzate alle ispezioni e alla compilazione di specifiche schede sullo stato degli immobili controllati (schede AEDES-Agibilità e danno emergenza sismica).
Va comunque ricordato che nei casi più gravi il Comune ha già provveduto a realizzare sopralluoghi attraverso il proprio personale, a seguito dei quali il Sindaco Enrico Piergallini ha emesso quattro ordinanze di sgombero di edifici ospitanti altrettanti nuclei familiari.
Come noto, le famiglie che hanno ricevuto tali ordinanze sono attualmente ospiti presso privati (1 caso) e strutture alberghiere di Grottammare ed è di questi giorni l’attivazione dell’iter per usufruire del CAS-Contributo per autonoma sistemazione.
La Protezione civile, infatti, ha fornito ai comuni le indicazioni necessarie per la richiesta di contributo (fino a 600 euro per nucleo familiare, con ulteriori agevolazioni in presenza di disabilità) sul canone di locazione per abitazioni reperite dagli stessi interessati (famiglie destinatarie di ordinanze di sgombero), anche in località diverse da quella di residenza o presso familiari. Inoltre, non è necessario stipulare un contratto di affitto, ma va ottenuta un’autorizzazione dal Comune di residenza previa presentazione di istanza. Il modulo può essere ritirato in municipio o scaricato dal sito della Protezione civile nazionale.
Per quanto riguarda gli edifici pubblici cittadini, agli accertamenti già eseguiti da tecnici comunali e vigili del fuoco si sono aggiunti da ieri quelli della Protezione civile regionale. Questa mattina (mercoledì 9) in particolare, i tecnici della PC si sono recati nella ludoteca “L’isola che c’è” – unico spazio non ancora riaperto al pubblico – per valutare e approfondire l’entità dei danni riportati dalla struttura. Successivamente, saranno trattati i casi segnalati dai privati.
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