dalla Regione Marche

2016-11-28
VISITA ISTITUZIONALE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RENZI: A MACERATA INCONTRO CON I SINDACI DEI COMUNI COLPITI DAL SISMA
 
In occasione della visita istituzionale del presidente del consiglio Matteo Renzi nelle Marche, la Regione invita gli amministratori e i sindaci dei Comuni che hanno subito danni dal terremoto per un incontro con il premier. L’appuntamento è per mercoledì 30 novembre alle ore 15 a Macerata, al Teatro Don Bosco, Viale Don Bosco 53. Saranno presenti il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il commissario Vasco Errani, il  capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il presidente dell’Anci Maurizio Mangialardi.
 
Riunione della Giunta regionale
Inclusione interculturale, bando per l’apprendimento dell’italiano da parte degli studenti stranieri
Bravi: “La conoscenza della lingua indispensabile per l’integrazione scolastica, sociale e lavorativa”
La lingua italiana come strumento di integrazione degli studenti stranieri non nati in Italia. Un’esperienza che ha già formato più di 3.285 ragazzi e che le Marche ripropongono con la nuova programmazione Fse 2014-2020. La Giunta regionale ha approvato le linee guida degli Avvisi pubblici per la presentazione dei progetti formativi da parte degli istituti scolastici (primo e secondo grado) e delle strutture formative (purché associate con le scuole) per l’anno scolastico 2016/2017. “L’obiettivo di questa iniziativa è sostenere l’inclusione dei giovani stranieri a rischio di marginalità sociale, partendo dall’apprendimento dell’italiano – spiega l’assessore all’Istruzione, Loretta Bravi – La capacità di comunicare è la condizione base per arrivare all’integrazione dei ragazzi nella scuola e nella società, oltre che lo strumento indispensabile per inserirsi nel mondo del lavoro. La formazione, per essere più efficace, prevede il coinvolgimento delle famiglie dei ragazzi stranieri, allo scopo di favorire la diffusione e la conoscenza della cultura italiana, favorendo una cittadinanza attiva e consapevole. I nuclei familiari coinvolti saranno seguiti da mediatori culturali e associazioni di volontariato”. I destinatari di questi percorsi formativi sono gli allievi iscritti alle medie inferiori e superiori. Vengono costituite classi di apprendimento con un basso numero di ragazzi per garantire un migliore apprendimento. Nella precedente programmazione Fse (Fondo sociale europeo) 2007-2013, la Regione ha investito 2,4 milioni di euro, insegnando l’italiano come seconda lingua a più di 3.285 ragazzi stranieri. Uno studio ha evidenziato che il tasso di dispersione scolastica di questi ragazzi è nettamente inferiore rispetto agli studenti stranieri che non hanno seguito il percorso di apprendimento della lingua.
PREVENZIONE ALL’USO DI SOSTANZE ALCOLICHE, SIGLATO IL PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE E ARCAT MARCHE
 
E’ stato siglato questa mattina il Protocollo di collaborazione tra Regione e ARCAT Marche (Associazione regionale dei Club Alcologici Territoriali delle Marche) per la prevenzione dell’alcolismo, la riabilitazione di persone con problemi di abuso alcolico e il sostegno alle loro famiglie. Diecimila euro il contributo assegnato per il protocollo che si focalizza sull’azione preventiva ed educativa verso le giovani generazioni e prevede un programma di azioni finalizzate ad accrescere la consapevolezza dei rischi derivanti dall’uso di sostanze alcoliche, i problemi correlati all’alcol e alle dipendenze in generale.
Con il Protocollo la Regione, rappresentata da Paolo Mannucci, Dirigente delle Politiche Sociali della Regione Marche su delega del Presidente, riconosce il ruolo che l’Arcat con la sua rete locale di Club svolge nel territorio regionale: è un punto di riferimento per la conoscenza dei rischi legati all’alcol, fa attività sociale di auto mutuo aiuto nel confronto con le politiche socio assistenziali e sanitarie tra i soggetti istituzionali, i servizi pubblici e la società civile. La Regione riconosce l’importanza del rafforzamento e dell’estensione della rete offerta dall’Arcat nei confronti dei propri aderenti e più in generale a favore delle persone con problemi di alcol e delle loro famiglie. Il documento definisce azioni congiunte come l’organizzazione di incontri con le autonomie scolastiche per approntare un percorso di formazione alla salute ed educazione alla sobrietà come stile di vita. Propone un evento di informazione sull’alimentazione e i rischi connessi all’uso di bevande alcoliche per l’adozione di adeguati stili di vita e promuovere il benessere dei giovani soprattutto nelle scuole dell’obbligo. L’Arcat si impegna anche sul fronte che riguarda il reato di omicidio stradale avviando un programma educativo e di conoscenza per le persone a cui è stata ritirata la patente in collaborazione con l’autorità giudiziaria.
Scheda: dati sull’alcoldipendenza
Il  consumo di bevande alcoliche in Italia è responsabile della morte di 17mila persone e rappresenta la prima causa di morte nei giovani in età tra i 15 e i 29 anni. Sono dati ISTAT e Istituto Superiore di Sanità  del 2014. In Italia i consumatori a rischio sono circa  8 milioni  mentre 1 milione e mezzo hanno seri problemi alcolcorrelati. Di questa parte della popolazione italiana solo 60mila sono ufficialmente in carico presso i servizi pubblici.  Questo gap viene parzialmente colmato dall’impegno di accoglienza e di sostegno svolto dal volontariato e dal privato sociale che coopera con i Servizi pubblici ed integra il loro lavoro intercettando chi non si rivolge alle strutture del SSN (SerD,Servizi di Alcologia, Comunità Terapeutiche e di accoglienza). La più grande realtà no profit presente in Italia da oltre trenta anni nel campo dell’accoglienza dei problemi alcol correlati è rappresentata dal Movimento dei Club Alcologici Territoriali (CAT), comunità composte  da famiglie con problemi legati all’uso di alcol che sperimentano un percorso di superamento di tali disagi secondo i principi dell’Approccio Ecologico-Sociale elaborato da Vladimir Hudolin, psichiatra croato consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. I CAT sono circa duemila e sono  presenti in ogni regione come nodi della rete di protezione e promozione della salute rispetto ai problemi alcolcorrelati. I Club sono organizzati in  diversi livelli associativi: le Associazioni locali (ACAT), provinciali (APCAT) e regionali (ARCAT) e l’Associazione nazionale (AICAT). Per la loro distribuzione sul territorio nazionale e per il numero di persone coinvolte (circa trentamila), rappresentano una delle più significative realtà nazionali ed internazionali  sul piano del trattamento dei problemi alcolcorrelati. Nelle Marche i CAT sono coordinati dall’ ARCAT MARCHE, Associazione Regionale dei Club Alcologici Territoriali – metodo Hudolin”.
 
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