dalla Regione Marche
2016-11-29
LIKE TOURISM 2016
IDEE E STRUMENTI PER IL TURISMO
3° EDIZIONE
HOTEL EXCELSIOR LA FONTE – PORTONOVO
5-6 DICEMBRE
Torna a dicembre ad Ancona la più importante manifestazione regionale dedicata interamente allo sviluppo del turismo locale: è Like Tourism 2016, che quest’anno si rinnova mantenendo inalterata la sua sostanza. Il 5 e 6 dicembre all’Hotel Excelsior La Fonte di Portonovo va in scena la terza edizione dell’ormai nota iniziativa, organizzata dal consorzio Marche Maraviglia di cui è presidente l’imprenditore Guido Guidi, rivolta alla formazione turistica
L’evento si sposta dalla Mole Vanvitelliana a Portonovo, una location nuova ed esclusiva immersa nella rigogliosa vegetazione del Parco del Conero, per scegliere un ambiente meno dispersivo rispetto a quello delle precedenti edizioni e per dare la possibilità ai partecipanti di assistere ed intervenire in maniera più attiva alle lezioni frontali. Infine per consentire a chi crede davvero nello sviluppo turistico delle Marche di ricevere una formazione specifica ed adeguata per affrontare le sfide che un settore in continua evoluzione come quello turistico pone costantemente di fronte agli operatori.
Per il 2016 si è scelto, inoltre, di ritornare al ‘qui e ora’, a una prospettiva ‘local’, da cui partire per ampliare poi gli orizzonti: si ripartirà dalle Marche, dall’attenzione al territorio, per capire che direzione può e deve prendere il mercato turistico, quali nuove conoscenze possono essere sviluppate e come gli operatori marchigiani del settore possono guardare alle sfide del futuro.
Fiore all’occhiello dell’edizione 2016 di Like Tourism sono, senza dubbio, gli incontri B2B con i maggiori Tour Operator europei. Un modo per accrescere ulteriormente la propria conoscenza del settore, e soprattutto un’opportunità per entrare in contatto con realtà internazionali interessate ai nostri territori, con l’obiettivo di ampliare la visione sul mondo del turismo.
un momento della presentazione
LA STRUTTURA DI LIKE TOURISM
Strategie per ricostruire una destinazione dopo l’evento traumatico del terremoto. E pensare alla Macroregione Adriatico-Ionica come un volano per il turismo nell’area che interessa la nostra regione. Like Tourism inaugura i lavori su queste due tematiche attraverso le sessioni plenarie in apertura delle due giornate formative (ore 9).
Dopo gli ultimi eventi sismici che hanno messo in difficoltà una parte della nostra regione, Like Tourism ha deciso di affrontare la questione dal punto di vista della ripartenza. Infatti l’avvio della giornata del 5 dicembre avrà titolo “Le Marche ripartono: un tavolo tecnico per ricostruire una destinazione”. In una sola parola: resilienza. Da questo concetto si aprirà una discussione per evidenziare punti di vista e metodi per rimettere in sesto una vision turistica oggi messa in crisi dal post-sisma. Mentre martedì 6 dicembre il tema, in avvio di giornata, verterà su “Macroregione: una nuova destinazione?”. Poiché le Marche sono da sempre anima e corpo del grande progetto della Macroregione Adriatico-Ionica, verrà compiuto un importante passo proprio verso questa dimensione.
Al termine delle sessioni plenarie si darà il via alla formazione sui macrotemi: “Gestione e controllo”, “Sales & web marketing”, “Pianeta accoglienza”.
GLI SPEECH
Ventuno speech di 60 minuti ciascuno: 7 per ogni macroarea tematica. Così i partecipanti potranno comporre la propria agenda personale e costruire il percorso formativo secondo i propri interessi. Reputation, brand position e utilizzo delle piattaforme social. Sono questi alcuni degli snodi principali degli approfondimenti sul tema “Sales e web marketing”. E a relazionare saranno gli esperti di settore, come ad esempio Antonio Maresca (Consulente web) o Nicola Zoppi (esperto di web reputation) tanto per citarne alcuni. Mentre per “Pianeta accoglienza”, dove si parlerà di come cavalcare al meglio il booking online, housekeeping, e destinazione digitale, ci saranno figure di rilievo come Bruno Bertero e Giuseppe De Benedetto (Responsabile Borgo Egnazia). Infine “Gestione e controllo”, un argomento di grande importanza per determinare il successo economico delle imprese turistiche. Ne parleranno altrettanti speaker competenti e titolati, quali, per citarne alcuni, Flavio Guidi (Fondatore Sida Group), Roberto Rocca (Dirigente Generale Mibact), Domenico Basanisi (Director, CBRE Hotels Italy).
INCONTRI B2B
Dalle 16 alle 19,30 del 6 dicembre gli operatori turistici che parteciperanno all’evento avranno la possibilità di incontrare 30 buyers dei maggiori tour operators europei (provenienti da Germania, Austria, Francia, Belgio, Bulgaria, Polonia, Regno Unito, Norvegia, Svezia, Paesi Bassi) interessati a conoscere la destinazione Marche e la Macroregione. Un’opportunità unica, in modalità speed contact, per costruire progetti e tessere relazioni per lo sviluppo turistico.
Clicca gli allegati:
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Istruzione e Formazione professionale, la Regione investe 115 mila euro per rafforzare la rete della scuole triennali.
Bravi: “Lotta alla dispersione scolastica legando l’apprendimento al lavoro”
Rafforzare l’offerta formativa professionale regionale per sostenere lo sviluppo economico e culturale del territorio. È l’obiettivo della delibera adottata dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta. Vengono erogati 115 mila euro alle cinque scuole capofila dell’istruzione professionale triennale: Ipsia Benelli di Pesaro (area Servizi alla persona), Ipsia Ricci di Fermo (Meccanica, impianti e costruzioni), Iis Panzini di Senigallia (Turismo e sport), Iis Pieralisi di Jesi (manifatturiero e artigianato), Iis Garibaldi di Macerata (Agroalimentare, Cultura informazione e tecnologie, Servizi commerciali). “Le cinque scuole capofila coordineranno l’azione formativa di settore per contrastare la dispersione scolastica, qualificare le scuole professionali, potenziare i laboratori didattici – spiega l’assessore all’Istruzione, Loretta Bravi – Un’azione di sistema che dovrà migliorare le performance dell’offerta formativa, in modo da garantire ai minorenni il conseguimento di una qualifica professionale che consenta l’assolvimento dell’obbligo scolastico e l’opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro. Traguardi raggiungibili se riusciamo a promuovere un sistema educativo attraente sul piano dell’apprendimento e in linea con le strategie europee, attivando partenariati con le istituzioni e il mondo economico. Oggi, se vogliamo avere un sistema competitivo capace di rilanciare la crescita del Paese, c’è bisogno di un sistema di istruzione unitario, che tenga insieme istruzione, formazione e lavoro, allargando le opportunità di apprendimento dei ragazzi”. La rete della formazione professionale triennale ha individuato il Panzini di Senigallia come struttura di raccordo e supporto tecnico, mentre il Benelli di Pesaro curerà la preparazione della prova multidisciplinare degli esami finali di qualifica.
DUE MILIONI DI EURO PER LA DIFESA DELLA COSTA A PORTO SANT’ELPIDIO
Un investimento di due milioni di euro andrà a far fronte al dissesto idrogeologico nel Comune di Porto Sant’Elpidio, nel tratto di costa compreso tra il Fiume Chienti e il Fiume Tenna. I lavori si inseriscono nell’accordo di programma tra Regione Marche, Comune di Porto Sant’Elpidio e Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. L’intervento è stato presentato oggi in Regione dall’assessore Angelo Sciapichetti e dal sindaco di Porto Sant’Elpidio, Nazzareno Franchellucci. Erano presenti anche il dirigente del Servizio Infrastrutture della Regione Marche, Mario Pompei e la vice presidente del Sindacato Italiano Balneari di Porto Sant’Elpidio, Petra Feliziani.
“Lavoriamo ad una soluzione definitiva del problema della difesa della costa – ha detto Sciapichetti – nel sud delle Marche erano state denunciate diverse difficoltà. Con la sottoscrizione di questo accordo ulteriori risorse vengono messe a disposizione per un intervento molto atteso dal Comune di Porto Sant’Elpidio e dagli operatori turistici e balneari. L’impegno della Regione a difesa della costa marchigiana va quindi avanti, in pieno accordo con le amministrazioni comunali e con la proficua collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana”.
“Non esito a definire storico questo intervento – ha detto Franchellucci – senz’altro la più importante opera di ripascimento che viene realizzata a Porto Sant’Elpidio da quando nel 2005 abbiamo cominciato a combattere con il problema dell’erosione. Noi abbiamo fatto la nostra parte anche in termini di finanziamento e accogliamo con molto favore l’arrivo di questo cofinanziamento regionale. Alle parole sono velocemente seguiti i fatti. L’opera è doppiamente positiva, fronteggia l’erosione e interviene sui fiumi”.
Lo stanziamento complessivo è ripartito tra la Regione Marche (un milione di euro a valere sul Programma operativo regionale inerente i fondi europei) e il Comune di Porto Sant’Elpidio (un milione di euro, con parte delle opere già avviate). L’intervento ha carattere prioritario sia a protezione della linea ferroviaria, sia dell’abitato del Comune di Porto Sant’Elpidio e della strada litoranea. Strada minacciata dalle mareggiate che negli ultimi anni hanno fortemente eroso il litorale, mettendo a repentaglio le infrastrutture stradali e le strutture ricettive. Complessivamente i lavori riguardano la manutenzione delle scogliere esistenti e il ripascimento con materiale proveniente prioritariamente dall’alveo dei fiumi Chienti e Tenna. Una soluzione che migliorerà l’efficienza idraulica dei due fiumi attenuando le problematiche relative all’ostruzione degli attraversamenti idraulici, in special modo riferiti a quelli ferroviari prossimi alla foce, favorendo una maggiore sicurezza della linea ferroviaria che percorre la costa marchigiana. Entro il primo semestre del prossimo anno verranno acquisiti pareri e autorizzazioni, mentre entro la seconda parte dell’anno verranno aggiudicati e avviati i lavori, il cui termine è previsto entro il 2018.
Violenza contro le donne, Bora: “Un tema che rappresenta una battaglia di civiltà”
Manuela Bora
FENOMENO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, L’ASSESSORA BORA IN CONSIGLIO SUL RAPPORTO ANNUALE DATI NELLE MARCHE
Ancona, 2016-11-29 – “Un tema che rappresenta una battaglia di civiltà”: così l’assessora alle Pari opportunità Manuela Bora nel suo intervento alla seduta consiliare dedicata all’illustrazione del rapporto annuale dati sul fenomeno della violenza contro le donne nelle Marche, così come previsto dalla legge regionale n.32 del 2008.
“La violenza contro le donne è un fenomeno trasversale a tutte le società. Affonda le sue radici nella società patriarcale. Quando le donne hanno iniziato ad emanciparsi nel lavoro e nella società e ad occupare lo spazio pubblico, la situazione si è aggravata. Gli uomini hanno sentito il potere sfuggire di mano. E la violenza, che a volte sfocia nell’assassinio, è una delle conseguenze. Ma la rivoluzione culturale non si è ancora compiuta, la prova è nei numeri e nelle violenze che quotidianamente si consumano”.
Secondo il rapporto, nel 2015 nelle Marche 392 donne si sono rivolte ai 5 Centri antiviolenza marchigiani. 275 donne hanno ricevuto accoglienza: 136 di tipo legale, 117 di tipo psicologico. Rispetto ai 392 contatti, nel 77% dei casi (303 donne) si tratta di violenza psicologica; nel 63% le donne hanno subito violenza fisica (247). In oltre la metà dei casi (252) pari al 59% le donne sono state prese in carico dai CAV, cioè accompagnate nel loro percorso.
“Purtroppo – rileva Bora – solo il 31% delle donne che si sono rivolte nel 2015 ai CAV è occupata stabilmente, questo sta a sottolineare come al problema della violenza si sommano problemi di scarsa autonomia economica”. La violenza degli uomini contro le donne avviene in ambito familiare: per il 77% dei casi si tratta di un marito/fidanzato/convivente; per il 26% dei casi si tratta di un ex e nel 65% dei casi il maltrattante è italiano. Il report conferma la bontà del ruolo della “rete informale di vicinanza” e quello dei CAV, riconosciuti come riferimento protetto per acquisire informazioni, orientamento ed accoglienza nel difficile percorso di consapevolezza per la fuoriuscita dalla violenza.
“Molto è stato fatto a partire dalla legge regionale n. 32/2008 che ha attivato politiche efficaci di contrasto alla violenza sulle donne con la costituzione dei centri antiviolenza. L’obiettivo ora è consentire la prosecuzione dei servizi nel 2016 resi dai Centri e dalle Case: negli ultimi due anni sono stati destinati al sostegno a centri e case oltre 715 mila euro, di cui circa 391 mila euro di fondi statali e oltre 324 mila euro di fondi regionali, importo triplicato rispetto alla dotazione storica veramente esigua”. Ad oggi sono 5 i centri e le case, di cui una di ‘emergenza a valenza regionale’, tre attive una per ogni territorio provinciale ed una inter-provinciale nel fermano-ascolano che verrà attivata entro l’anno. L’assessorato alle pari opportunità ha fatto specifica richiesta di una posta finanziaria annua su base triennale per consentire la prosecuzione dei servizi sulla base della programmazione degli Ambiti Territoriali Sociali d’area vasta e degli altri Ambiti dei relativi territori provinciali.
“Ma sono ancora troppo alti i numeri della violenza, numeri che parlano da soli e che continuano a stupirci. Come si combatte questo assurdo fenomeno? La risposta deve essere di tutta la società. Il vero nemico è l’indifferenza. Serve rivalutare i percorsi formativi e didattici promuovendo il superamento degli stereotipi di genere attraverso una ‘educazione alla differenza’ lungo tutto il percorso scolastico, affinché la cultura che tenga conto delle differenze sia un valore aggiunto alle relazioni tra uomini e donne. Il ruolo importante e fondamentale è dell’educazione. Nel 2016 in Italia è stata ammazzata una donna ogni tre giorni, da un marito un fidanzato un familiare ma il femminicidio è solo la punta dell’iceberg e che trova terreno fertile in tante forme di violenza quotidiana. È violenza sulle donne quando la chiami prostituta se deridi il suo aspetto fisico per scherno, quando al lavoro prevarichi su di lei perché donna, se con prepotenza sottolinei che una femmina dovrebbe fare la casalinga”. Ma è violenza, ha voluto rilevare l’assessora, anche “la discriminazione dalle cariche politiche: in fase di stallo la proposta di legge approvata dalla Giunta nove mesi fa per garantire l’equilibrio nella rappresentanza tra uomini e donne nei Consigli regionali che ancora non è stata nemmeno calendarizzata”. Conclude l’assessora Bora: “Sogno un futuro dove ci sia uguaglianza tra donne e uomini, un futuro in cui non si parli più di quote rosa. Purtroppo però, al momento, costruire una legge per favorire l’accesso paritario alle cariche elettive, come imporre le quote rosa in politica o nel mondo del lavoro, sono fondamentali per accelerare un percorso di emancipazione delle donne, ma devono limitarsi ad essere una misura temporanea. Al termine di questa giornata, colma di considerazioni sul tema, il migliore augurio che posso fare e che possiamo fare alla società è che ogni giorno sia la giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.
Inaugurazione scuola Arquata del Tronto, Ceriscioli: “Il primo segno comcreto della ricostrzuione”
Inaugurazione scuola Arquata del Tronto
Arquata del Tronto, 2016-11-29 – “Oggi è una giornata importante perché è il primo segno concreto della ricostruzione, un segno forte nel territorio di Arquata. E se ripartire con la scuola significa ricostituire il nucleo fondante di una comunità, ad Arquata questo ha un valore ancora più significativo. Qui è il luogo da dove tutto è cominciato, col primo sisma, dove ci sono state le vittime, numerosi bambini ai quali la scuola è stata intitolata. Quindi ogni cosa che si fa ad Arquata è come se valesse doppio. Nella crescita che il sisma ha avuto nella regione Marche, nella molteplicità delle cose da fare oggi, non si dimentica quello che è accaduto in questa comunità. Quindi nel momento in cui riusciamo, un pezzo alla volta, a realizzare la ricostruzione, per noi e per tutti quanti la ripartenza di questa comunità ha un valore simbolico speciale”. Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli all’inaugurazione della nuova scuola ad Arquata del Tronto realizzata grazie alla sottoscrizione di Corriere della Sera e La 7 e alla Fondazione Francesca Rava.
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