Gli sfratti per crisi sono raddoppiati in Regione
Ancona – Gli sfratti per morosità incolpevole , nelle Marche sono raddoppiati dal 2010 ad oggi. Lo sostiene il presidente di Acu Marche e Unione inquilini, Carlo Cardarelli. Una situazione allarmante, provocata dalla crisi economica e occupazionale che sta costringendo molti residenti a dover abbandonare la propria abitazione in seguito alla perdita del posto di lavoro e quindi del reddito vitale. L’Associazione dei consumatori e utenti, insieme all’Usb Marche, si fa portavoce della preoccupazione di molti cittadini e lavoratori della regione, che vedono non solo lesi i propri diritti al lavoro e all’inclusione sociale, ma anche ad avere un tetto e un riparo per la notte e una casa dove vivere. “Gli sfratti per morosità incolpevole sono drammaticamente aumentati negli ultimi 6 anni – dice Cardarelli – e diventa sempre più difficile affrontare il problema. In particolare l’allarme riguarda le città piu grandi , i capoluoghi di provincia e quelle dell ‘area costiera. La Regione Marche ha stanziato 3,5 milioni ma forse non sono sufficienti per combattere il fenomeno. Occorre discuterne su dei tavoli insieme a tutti i soggetti coinvolti.” Secondo Andrea Quaglietti, segretario regionale Usb “il raddoppio degli sfratti è la conseguenza di una politica industriale che in Italia e nelle Marche sta provocando effetti sociali devastanti, grazie alla delocalizzazione e all’abbandono delle aziende. La riforma costituzionale voluta dal Parlamento non farà che favorire queste politiche liberiste a danno dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori, accentrando le scelte nelle mani di pochi. Occorre respingere questo progetto e votare no al referendum del 4 dicembre.” Dello stesso avviso il presidente di Acu Marche e Unione inquilini, Cardarelli, che sabato scorso ad Ancona ha partecipato con l’Usb ad una manifestazione contro le riforme. “La modifiche costituzionali che si vogliono introdurre riducono ancora di più la trasparenza a livello pubblico ed economico, accentrando decisioni e procedure che non lasceranno piu spazi democratici di partecipazione popolare di fronte a pogrammi e interventi di interesse collettivo. E questo peggiorerà ancora la situazione delle fascie piu deboli della popolazione”.
Acu Marche-Unione inquilini e Usb
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