Terremoto e dintorni: il punto dell’opposizione
Ancona, 2016-11-03 – Nel corso di una conferenza stampa tenuta in Regione le forze politiche di opposizione di centrodestra (Lega Nord – F.I. – F.D.I. – Area Popolare) hanno fatto il punto sulla questione terremoto.
Presenti per la Lega Nord, il consigliere Sandro Zaffiri, per Forza Italia Piero Celani e per Area Popolare Mirco Carloni, assente la consigliera Elena Leonardi per impegni istituzionali.
Tutti dopo aver espresso solidarietà alle popolazioni colpite da questa immane tragedia e ringraziato tutti coloro che si sono occupati in modo encomiabile della fase di emergenza, hanno poi criticato duramente il governo regionale per non aver coinvolto in alcun modo tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Sembra quasi, ha detto il consigliere Zaffiri, che il terremoto sia solo un problema della maggioranza e del PD in particolare, ma non è affatto così, è il problema di una intera regione e quindi di chi rappresenta la sua gente.
Chiediamo pertanto che venga istituita una Commissione consiliare straordinaria che affronti e studi tutte le problematiche connesse.
E’ inammissibile, dice il consigliere Celani, che mentre siamo qui, parte della Giunta (Ceriscioli e l’assessore Casini) accompagnati dai consiglieri della sola maggioranza, vedi PD, stanno sul territorio con i Sindaci e noi consiglieri di minoranza eletti negli stessi territori non ne sappiamo nulla. Chiediamo a questo punto con forza alla giunta cosa stia facendo la Regione, come pensa di aiutare gli allevatori in difficoltà e i titolari delle attività economiche, quante risorse sono già state impegnate, quante ancora si pensa di impegnarne, e quante ne sono già state trasferite dal Governo.
I consiglieri poi hanno duramente criticato il ritardo con cui saranno approntati i container prima e successivamente le casette di legno. Se i tempi saranno quelli annunciati cioè due mesi per i primi e addirittura otto per le case in legno, significa che si sarà definitivamente lacerato il tessuto sociale e relazionale di tutte quelle persone che, nel frattempo, sono state sistemate negli alberghi della costa, allontanate dalle loro comunità.
Non era certamente questo il modo per affrontare il post emergenza.
Se alla Regione stava a cuore veramente il mantenimento in loco di quelle comunità doveva impedire che questo esodo si verificasse in modo così massiccio.
La nostra preoccupazione è che quelle persone non tornino più nei loro luoghi di appartenenza, ma noi vigileremo perchè ciò non avvenga.
Sandro Zaffiri
Piero Celani
Mirco Carloni
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