Cna: “Per le festività di Capodanno gli italiani puntano sui borghi e le città d’arte”

BOOM DI PRENOTAZIONI PER IL CAPODANNO NEI BORGHI. DA UN’INDAGINE DELLA CNA NAZIONALE SEGNALI DI SPERANZA ANCHE PER CHI HA APPENA VISSUTO LA TRAGEDIA DEL TERREMOTO
Balloni (direttore Cna Ascoli): “Una speranza concreta di ripartenza alla quale abbiamo lavorato in questi mesi coinvolgendo tutto il sistema nazionale Cna”

Ascoli Piceno – Secondo un’indagine della Cna, condotta su tutto il territorio nazionale, per le festività di Capodanno gli italiani puntano sui borghi e le città d’arte. Cultura, turismo e voglia di conoscere luoghi anche al di fuori dai consueti percorsi. Città d’arte e borghi saranno le mete turistiche preferite dagli italiani per le festività di Capodanno. Tra partenze, escursioni e soggiorni l’aumento rispetto all’anno scorso è del 5,5 per cento. Con un picco del più 7 per cento nelle città d’arte e nei borghi delle regioni settentrionali. Traino per questa ripresa del turismo di qualità un plus italiano: l’artigianato, fulcro del turismo esperienziale, mix di antichi mestieri e nuove sensazioni, attrattiva potente per le famiglie e single.
A rilevare numeri positivi e le tendenze impreviste del turismo di Capodanno una indagine condotta dal Centro studi della Cna tra le imprese associate. Il turismo di Capodanno sarà il trionfo del soggiorno di breve o medio periodo. Un significativo più 15 per cento segnano i pernottamenti da una a tre notti. Un apprezzabilissimo più 13 per cento rimarcano i viaggi con quattro pernottamenti. Stabili se non in leggera flessione, invece, i pernottamenti superiori alle quattro notti. Ma il vero boom è delle microvacanze: le escursioni di un giorno realizzano un più 20 per cento. Performance che sono appannaggio principalmente di borghi e città d’arte, dove i soggiorni crescono in media del 5,5 per cento. Dappertutto è il turismo culturale e archeologico a segnare la differenza. “Una risposta positiva è attesa – è il commento di Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – nelle località colpite dal terremoto nelle Marche, in Umbria e nelle zone limitrofe. Grazie anche alle offerte studiate dagli operatori per superare le oggettive difficoltà del territorio. Una sfida che è da stimolo per i viaggiatori del terzo millennio e che dà speranza a i nostri operatori economici”
Nelle città d’arte turisti e visitatori cercano, e trovano monumenti, siti culturali, scorci panoramici senza eguali nel mondo. Ma quello che fa la differenza sono le produzioni artigianali della tradizione. La spesa per specialità e prodotti tipici è infatti prevista in aumento: più 12 per cento rispetto al 2015 scovando borghi non sempre facili da raggiungere ma dov’è possibile vedere l’artigiano al lavoro e partecipare alla sua opera, “sporcarsi le mani” con la creta, il vetro, i tessuti, il legno, il vimini. E suggellando il tutto con l’eccellenza dei prodotti alimentari tipici.
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