dalla Città

02 dicembre 2016
La Città ha celebrato la giornata contro la pena di morte

In sala consiliare esposte le motivazioni giuridiche e psicologiche di un istituto che purtroppo resiste in molti Paesi
 

Con un incontro pubblico molto coinvolgente la Città di San Benedetto ha celebrato, mercoledì 30 novembre in sala consiliare, la giornata internazionale contro la pena di morte.
 
Per sostenere il messaggio di libertà, pace e tolleranza che animava questa iniziativa sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni combattenti e d’Arma cittadine mentre l’avvocato Rosaria Falco, consigliere comunale, ha svolto un interessante excursus sulle modalità applicative della pena di morte mettendo in evidenza il fallimento in termini di progresso civile e di strumento rieducativo negli Stati che l’adottano.
 
L’assessore con delega alle politiche per la pace Antonella Baiocchi ha spiegato i meccanismi psichici alla base della cultura intollerante e fondamentalista che alimenta il permanere della pena di morte nel mondo: “Con questa iniziativa – ha spiegato – ho voluto far comprendere che la pena di morte, pur essendo una pratica adottata in altri Stati, è una questione che ci riguarda da vicino, in quanto presente anche nel nostro nucleo sociale pur con vesti non istituzionali: il desiderio di vedere morto chi ci crea “un danno” è all’ordine del giorno nelle nostre cronache, e il cosiddetto “femminicidio”, ad esempio, ne è una conferma. Dietro ad ogni forma di prevaricazione, dietro ad ogni forma di atto estremo (gli omicidi ma anche i suicidi), ad ogni forma di sterminio, c’è il comun denominatore dell’intolleranza nei confronti del diverso. Il che vuol dire che la persona, convinta di possedere la verità assoluta, prova una fortissima emozione di disgusto davanti a chi diverge dal modello ritenuto verità”.

02 dicembre 2016
Referendum: informazioni e curiosità

Si vota dalle 7 alle 23 di domenica 4 dicembre, ai seggi anche 334 cittadini delle zone terremotate
 

Domenica 4 dicembre i sambenedettesi saranno chiamati alle urne per il referendum costituzionale. La votazione si svolgerà dalle 7 alle 23 e per votare è necessario esibire al presidente di seggio la tessera elettorale personale e un documento di riconoscimento.
 
Chi avesse smarrito la tessera o avesse esaurito gli spazi a disposizione per la timbratura deve recarsi all’ufficio elettorale (Municipio di viale De Gasperi, secondo piano) per chiedere una nuova tessera. L’ufficio resterà aperto a tale scopo venerdì 2 e sabato 3 dicembre con orario continuato dalle 9 alle 18, domenica 4 dicembre per l’intero periodo di apertura dei seggi.
 
A San Benedetto gli aventi diritto al voto sono 37.817, di cui 17.817 maschi e 20.000 femmine. L’elettore più anziano è Italo Piattoni, che a luglio ha compiuto 104 anni, la più anziana Angela Piersanti che a luglio ha compiuto 103 anni. Gli elettori più giovani sono invece  Lorenzo  Addarii tra i maschi e, tra le femmine, Chiara Paci: entrambi compiono 18 anni il 3 dicembre.
 
La novità di questa tornata elettorale referendaria è rappresentata dalla presenza in città di persone provenienti da Comuni colpiti dal terremoto e che dunque voteranno a San Benedetto. In Comune sono pervenute 334 domande da cittadini di Accumoli (48), Acquasanta (5), Amatrice (31), Arquata del Tronto (212), Ascoli Piceno (1), Camerino (12), Cittareale (2), Montegallo (2), Norcia (21).
 
L’ufficio elettorale, d’intesa con la Prefettura, ha fatto in modo che persone alloggiate nella medesima struttura ricettiva votino nello stesso seggio. I terremotati sono infatti distribuiti in 17 seggi, ubicati nelle scuole Piacentini, Curzi, Ragnola, Colleoni e Cappella. I certificati di ammissione al voto vengono distribuiti in queste ore negli alberghi dove alloggiano queste persone.
 
I seggi istituiti in città sono 43. Questa la loro ubicazione:
 
A ciò si aggiungono due seggi speciali destinati a raccogliere il voto dei ricoverati dell’ospedale e di Villa Anna che non sono in grado di recarsi al seggio. Il seggio 23 invece è deputato a raccogliere il voto dei ricoverati nella RSA San Giuseppe, il numero 8 per i ricoverati nella clinica Stella Maris.
 
Il Comune ha organizzato il servizio di trasporto per elettori impossibilitati a raggiungere autonomamente il seggio per disabilità o deambulazione gravemente ridotta. Il servizio funzionerà con gli stessi orari di apertura dei seggi e la richiesta dovrà essere inoltrata all’ufficio elettorale telefonando al numero 0735/794502.
 
02 dicembre 2016
Partono i lavori di riqualificazione del lungomare

Lunedì 5 dicembre si apre il cantiere per il restauro del viale
 

In via di conclusione l’intervento di rifacimento della rete fognaria e della linea delle docce, si apre la fase due del progetto di riqualificazione del lungomare, quella che cambierà il volto del primo tratto dello storico viale.
 
Lunedì prossimo, 5 dicembre, infatti, si darà avvio ai lavori di restyling dell’aspetto superficiale del lungomare nord nel tratto compreso tra il torrente Albula e via Gradisca.
 
Si lavorerà a stralci per ridurre al minimo il disagio operando inizialmente sul tratto est compreso tra il ponte sull’Albula e via Cadore. Il cantiere si estenderà in larghezza dalla linea degli stabilimenti fino a tutta la pista ciclabile e verrà creato un percorso protetto per i pedoni. Per l’esecuzione di questo primo “step” sarà necessario interdire la sosta nel tratto adiacente all’aiuola spartitraffico, in modo da mantenere un’ampiezza di carreggiata sufficiente allo scorrimento dei veicoli. Successivamente alla realizzazione di questo primo tratto, si procederà verso sud fino a via Pola.
 
Ad ultimazione dei lavori sulla parte est, il cantiere si “sposterà” sul marciapiede ovest e poi sull’aiuola spartitraffico centrale. L’ultimo intervento riguarderà la pavimentazione in conglomerato bituminoso della piattaforma stradale di tutta l’area interessata dai lavori.
 
Come noto, la ditta appaltatrice dei lavori è l’Impresa Laganaro s.r.l di Melfi (PZ) e l’importo di aggiudicazione è di €. 733.602,90 (compreso €. 12.493,43 per oneri relativi alla sicurezza) al netto del ribasso del 26,969%. Il tempo utile per l’ultimazione dei lavori è fissato in 150 giorni.
dalla Città

02 dicembre 2016
Dalla Regione i primi dati sulla stagione turistica 2016

Anche se parziali, i numeri segnalano un incremento di arrivi e presenze
 
Sono stati comunicati dalla Regione Marche nella mattinata odierna i primi dati aggregati relativi al movimento turistico registrato presso le strutture ricettive di San Benedetto del Tronto nel periodo Gennaio/Settembre 2016.Un dato che ancora una volta invita all’ottimismo circa lo stato di salute del turismo sambenedettese.
 
Secondo i numeri raccolti dall’Osservatorio regionale sul Turismo, infatti, nei primi nove mesi del 2016 sono stati registrati 179.408 arrivi e 987.066 presenze, facendo registrare un incremento percentuale rispetto allo stesso periodo del 2015 rispettivamente dello 0,32% e del 4,62%, pari ad una variazione assoluta di +570 arrivi e +43.506 presenze. Lo scorso anno infatti i turisti giunti a San Benedetto da gennaio a settembre erano stati 178.838 (arrivi) per un totale di 943.506 pernottamenti (presenze).
 
Va detto però che, come sottolineato dallo stesso Osservatorio, quello riferito al 2016 rappresenta un dato parziale, in quanto ancora diverse strutture ricettive, alcune di discreta rilevanza, non hanno trasmesso sul portale di statistica turistica regionale ISTRICE i propri dati. Pertanto i numeri assoluti e le percentuali dovrebbero essere destinati a salire.
 
“Non possiamo che essere soddisfatti per il livello di gradimento che la nostra città esercita nel panorama turistico – ha commentato l’Assessore Tassotti – in un anno difficile come questo, fortemente segnato dagli eventi sismici. Il dato positivo, anche se parziale e aggregato, ci stimola a lavorare sempre di più al fine di valorizzare e migliorare l’appeal turistico di San Benedetto del Tronto, anche in un’ottica territoriale come emerso nell’incontro con i Sindaci del Piceno di venerdì scorso”.
 
Va rilevato, infine, che l’ospitalità alberghiera ed extralberghiera che gli operatori turistici locali hanno assicurato ai cittadini delle zone colpite dal sisma non è soggetta a rilevazione statistica e pertanto non rientra nei numeri forniti dalla Regione Marche.

 
 

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