dalla Regione Marche

2016-12-07
Progetto ICAM 2014–2020 per la formazione civico linguistica dei cittadini di Paesi terzi, seminario in Regione
 
Formazione linguistica e civile rivolta ai cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale è la missione del progetto ICAM 2014–2020 illustrato dal seminario di oggi nella sede regionale. “La promozione dell’inclusione sociale e il contrasto alle povertà e ad ogni forma di discriminazione è la linea che le politiche regionali perseguono per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini – ha rilevato  il presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo in apertura dei lavori – il progetto è tanto attuale quanto necessario di fronte all’evoluzione del fenomeno migratorio che negli ultimi anni ha mutato lo scenario sociale europeo”. Visti gli ultimi dati Istat che rilevano che un italiano su quattro è a rischio povertà, aggiunge Mastrovincenzo, “è urgente intervenire per contrastare la disuguaglianza sociale e favorire, parallelamente, la migliore integrazione dei cittadini stranieri per rafforzare la coesione sociale”.
Fenomeni che hanno aperto la strada all’esperienza Icam – ha specificato nel suo intervento Paolo Mannucci, Dirigente del Servizio Politiche Sociali e Capofila del Progetto, che ha definito il  quadro delle politiche regionali per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati’ e presentato  il ruolo che  Sviluppo Marche ricopre come partner di progetto a fianco della Regione  nella progettualità sul fondo Fami e nella gestione e governance del Progetto.
Con una dotazione di 812.759,78 euro tra contributi Eu e nazionali, il progetto Icam 2014–2020  intende promuovere la realizzazione di un Piano regionale per la formazione civico-linguistica di cittadini di Paesi terzi, attraverso il consolidamento di una rete di governance territoriale basata sul coinvolgimento diretto dei principali attori istituzionali per la qualificazione del sistema scolastico secondo una logica di servizio mirato all’utenza straniera. Il piano regionale si basa sulla definizione di metodi didattici avanzati e la promozione di buone pratiche per migliorare le misure di integrazione e inclusione sociale. “Va sottolineato – rileva Mannucci – che questo progetto ha avuto un ampio partenariato composto da Regione Marche, i due Centri provinciali per l’istruzione degli adulti delle Marche, dall’Ufficio scolastico regionale e dalla Svim”. Sono stati coinvolti gli Enti locali appartenenti alla rete SPRAR, per sensibilizzare alla frequenza dei corsi anche i titolari di protezione internazionale. Tra gli obiettivi specifici, potenziare il coordinamento tra le politiche formative, del lavoro, dell’accoglienza e dell’integrazione per favorire l’inclusione socio-economica e promuovere l’effettiva integrazione dei cittadini dei paesi terzi, nel pieno rispetto di quanto riconosciuto dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Sviluppare corsi modulari di formazione civico-linguistica per il superamento dell’esame di certificazione di livello A2, anche con l’ausilio di tecnologie ICT. Azioni formative di alfabetizzazione linguistica, sensibilizzazione e informazione delle attività progettuali, scambio di buone pratiche didattiche per rafforzare il sistema regionale di formazione civico-linguistica dei cittadini di Paesi terzi.
Il “Dossier Statistico Immigrazione 2015: flussi, permanenze, integrazione in Italia” è stato illustrato da Emmanuele Pavolini, del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali – Università di Macerata. “Generazioni, coorti e processi di insediamento nelle migrazioni in Italia e nelle Marche: una sfida per le politiche” è stato il tema di Eduardo Barberis del Dipartimento di Economia, Società, Politica – Università Carlo Bo di Urbino, seguito dall’intervento di Alfredo Moscianese, dell’Ufficio Scolastico Regionale, sul ruolo del sistema scolastico regionale nella formazione civico-linguistica dei cittadini di paesi terzi. Patrizia Cuppini, CPIA Ancona, e Sabrina Fondato, CPIA Macerata, hanno illustrato esperienze e progetti Icam.
 

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SPORT DI CLASSE, NELLA SCUOLA PRIMARIA SI RINNOVA IL PROGETTO DI EDUCAZIONE FISICA
 
Prosegue il progetto ‘Sport di classe’ che potenzia l’insegnamento dell’educazione fisica nella scuola primaria. Dal primo dicembre, 75 istituti comprensivi delle Marche per 1571 classi arricchiscono la formazione sportiva con il potenziamento dell’insegnamento e della pratica dell’educazione fisica, “la migliore strada – sottolinea il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – per educare i più giovani ad un corretto stile di vita nel segno della salute, del benessere e dei valori sportivi, in un costruttivo gioco di squadra fondato sul rispetto dell’altro”.
Grazie al finanziamento regionale di  140 mila euro, aggiunto agli oltre 316 mila euro del Miur e del Coni, allo sforzo dell’Ufficio scolastico regionale, si potenzia l’educazione fisica tra i banchi fondamentale per la crescita e la formazione dei giovani.
E’ la terza edizione di un format che funziona come testimonia il numero crescente di scuole e plessi aderenti, sei in più rispetto all’anno precedente, così distribuiti nelle province: 18 a Pesaro e Urbino, 27 ad Ancona, 14 a Macerata, 8 a Fermo e 8 ad Ascoli Piceno.  I  bambini vengono seguiti da tutor specializzati, 157 figure esperte in tutta la regione, laureati in scienze motorie o diplomati Isef che affiancano gli insegnanti nella programmazione e nello svolgimento dell’attività sportiva a scuola garantendo la presenza di almeno un’ora al mese per ciascuna classe assegnata. La nuova figura fornisce anche supporto organizzativo, metodologico e didattico e collabora alla realizzazione del piano di formazione continua dell’insegnante e alla realizzazione di attività di integrazione degli alunni con Bisogni educativi speciali (Bes).
 
La giunta regionale ha approvata la riorganizzazione della macchina amministrativa dell’ente regionale.
Oggi si avvia l’iter per il conferimento degli incarichi, un cronoprogramma preciso che terminerà il prossimo 30 gennaio. Una novità riguarda la Suam, che torna a essere autonoma. I servizi, dunque, sono 12 e diminuiscono le posizioni dirigenziali complessive che passano da 96 a 70, con conseguente diminuzione dei relativi costi. La durata degli incarichi è fissata in quattro anni.
“Con la riorganizzazione – aggiunge l’assessore Fabrizio Cesetti – calibrata sulle missioni e i programmi del decreto legislativo 118/2011, la regione restituirà maggiore incisività all’azione amministrativa e permetterà il raggiungimento degli obiettivi di governo che la giunta si è fissati. Importante l’autonomia della Suam che gestirà tutti gli appalti sia per la sanità che per i lavori pubblici per garantire oltre alla massima trasparenza anche l’efficientamento di costi e servizi”.
Gli altri servizi sono la segreteria generale, l’Avvocatura regionale e attività normativa e Protezione civile. Gli altri servizi che andranno a strutturare la macchina amministrativa sono: Risorse umane, organizzative e strumentali, Affari istituzionali e integrità, Risorse finanziarie e bilancio, Attività produttive, lavoro e istruzione, Sviluppo e valorizzazione delle marche, Politiche agroalimentari, tutela, gestione e assetto del territorio, Sanità, Politiche sociali e sport. Tiene conto dei vincoli di rotazione dei dirigenti apicali prevista dalla legge anticorruzione. Tra le novità la stazione Unica Appaltante torna ad essere autonoma. I servizi sono 12. Al segretario generale è affidata anche la funzione di controllo delle partecipate.
Inoltre in relazione agli eventi sismici del 24 agosto, del  26 e del 30 ottobre 2016 e all’importanza di adempiere in maniera efficace e tempestiva a tutti gli adempimenti della ricostruzione in capo alla Regione va individuato, quale obiettivo strategico e prioritario per tutte le strutture della Giunta regionale, in relazione alle competenze attribuite, lo svolgimento delle attività e degli adempimenti correlati alla ricostruzione, nonché lo svolgimento di attività a supporto dell’Ufficio speciale per la ricostruzione.
 
LA GIUNTA REGIONALE APPROVA L’ASSESTAMENTO DEL BILANCIO 2016.
La Giunta Regionale ha approvato la Proposta di Legge di Assestamento di Bilancio 2016-2018. La manovra arriva a dicembre per iniziare il suo percorso consiliare, appena dopo la parifica del Rendiconto 2015, in concomitanza con il forte impegno della Regione dopo gli eventi sismici che hanno duramente colpito il territorio regionale. Il provvedimento recepisce le risultanze del Rendiconto 2015 e rimodula gli stanziamenti, in un contesto sempre più difficile per la finanza regionale, caratterizzato dai continui interventi statali di contenimento della spesa pubblica, dai vincoli posti dal pareggio di bilancio, che non consente di avere significativi margini di manovra. Alcune misure che negli anni scorsi venivano adottate con l’assestamento di bilancio sono state, peraltro, anticipate in corso d’anno con la legge regionale n. 13 di variazione generale al bilancio di previsione 2016-2018, dopo la rigorosa impostazione tenuta nella predisposizione del bilancio iniziale. Un assestamento di bilancio che salvaguarda comunque alcuni asset fondamentali della Regione attraverso il finanziamento aggiuntivo di una serie di interventi che rivestono il carattere dell’urgenza e della priorità quali:
–       Gli oneri connessi al trasporto pubblico
7,5 mln € nel 2016;
5 mln € nel 2017;
11 mln € nel 2018.
–       L’integrazione regionale al Fondo non autosufficienze
3,750 mln nel 2016;
3,750 mln nel 2017;
2,150 mln nel 2018.
–       Il saldo della quota 2016 per il risarcimento dei danni dai soggetti emotrasfusi
575 mila €
 
RAFFINERIA DI FALCONARA, SCIAPICHETTI: “PER LA NUOVA AUTORIZZAZIONE VERRANNO COINVOLTE TUTTE LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE”
 
In merito al riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’installazione gestita dalla società API Raffineria di Ancona S.p.A. avviato dal Ministero dell’ambiente per aggiornare le condizioni delle autorizzazioni in essere, la Regione Marche sta predisponendo l’istruttoria. Il documento verrà discusso in sede di Conferenza di Servizi per il rilascio della nuova autorizzazione dove verranno acquisite le prescrizioni del Sindaco di Falconara Marittima e la proposta dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale per quanto riguarda le modalità di monitoraggio e controllo dell’intera installazione API.
“Per la priva volta – dice l’assessore all’ambiente, Angelo Sciapichetti – vengono coinvolte tutte le amministrazioni pubbliche per portare avanti non solo l’aspetto che riguarda il rispetto ambientale ma anche quello della salute della popolazione residente  a Falconara Marittima”.
E proprio per garantire una valutazione unitaria ed integrata dell’attività istruttoria, in tutte le sue componenti inclusa quella della salute della popolazione, è stato siglato un Protocollo Operativo tra la Regione Marche, il Comune di Falconara, la Provincia di Ancona, l’ARPA Marche, l’ARS, l’ASUR e la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, nella considerazione che “l’obiettivo degli Enti pubblici è quello di consentire l’esercizio dell’attività industriale e la tutela del livello occupazionale compatibilmente con il contesto urbano circostante, nonché il rispetto della legislazione ambientale e degli interessi dei soggetti portatori di interessi diffusi ‘Comitati e Associazioni’”, aggiunge Sciapichetti.
Tra i compiti previsti dalla Agenzia Sanitaria Regionale (ARS) dall’Osservatorio di Epidemiologia Ambientale dell’ARPAM e ASUR vi è quello dello studio degli aspetti relativi alla tutela della salute della popolazione e l’elaborazione di studi di epidemiologia ambientale.
La Regione Marche non ha ricevuto la lettera del Ministero della Salute, come anticipato dall’assessore Angelo Sciapichetti, ma un parere negativo su un procedimento di modifica dell’AIA superato poi in sede di Consiglio dei Ministri. La Regione avrà una funzione di coordinamento tra tutti i soggetti partecipanti al protocollo e le loro specifiche articolazioni, per la sua completa e corretta attuazione, “questo Assessorato pertanto seguirà con rigore tutto il procedimento in corso per assicurare il pieno rispetto delle norme ambientali e di quanto richiesto dai comitati stessi durante le audizioni alle Commissioni Consiliari”.
 
 
 
INCENDIO SU TRENO ANCONA, DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE AI TRASPORTI ANGELO SCIAPICHETTI
 
“Abbiamo chiesto immediatamente a Trenitalia una dettagliata relazione sull’accaduto ed in base ai riscontri complessivi valuteremo eventuali azioni da intraprendere.” Cosi l’assessore ai Trasporti Angelo Sciapichetti in merito all’incendio sviluppato questa mattina nella galleria di passo Varano.  “Verificheremo – aggiunge Sciapichetti – le notizie assunte dai tecnici di Trenitalia. La priorità è la sicurezza dei viaggiatori e la manutenzione dei mezzi. Ringraziamo i soccorritori per la tempestività degli interventi”.
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