dall’Amat
2016-12-07
MATELICA, TEATRO PIERMARINI SABATO 10 DICEMBRE AL VIA LA STAGIONE
CON VOLARE OH OH, UN OMAGGIO DI GENNARO CANNAVACCIUOLO A DOMENICO MODUGNO
Si apre il sipario sabato 10 dicembre sulla nuova stagione del Teatro Piermarini di Matelica che offre al pubblico un’esperienza a 360 gradi tra diverse forme d’arte e generi: recital, testi classici e contemporanei, musica per tutti i gusti. A inaugurare il cartellone – promosso dal Comune di Matelica Assessorato alla Cultura e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il patrocinio della Camera di Commercio di Macerata – è Volare Oh Oh, omaggio di Gennaro Cannavacciuolo a uno dei più amati cantautori italiani del passato, Domenico Modugno.
Definito dalla critica “un autentico gioiello”, il recital di Gennaro Cannavacciuolo – primo appuntamento della sezione della stagione del Piermarini denominata “Altri percorsi” – propone un tuffo emozionante nella storia della grande canzone italiana, una reinterpretazione personale delle varie strade musicali percorse dal grande Domenico Modugno: dalle canzoni dialettali e macchiettistiche fino ai monologhi teatrali, dalle canzoni d’amore più famose fino all’ormai inno nazionale Nel blu dipinto di blu.
Nella prima parte, via con le canzoni dialettali e macchiettistiche, da O ccafè a La donna riccia, da La cicoria e U pisci spada, alla più famosa Io mammeta e tu; fino ai monologhi teatrali e al suggestivo dialogo tra madre e figlio tratto dalla commedia musicale Tommaso D’Amalfi di Eduardo de Filippo, eseguito con l’apporto della voce registrata di Pupella Maggio che volle dare il suo contributo a questo spettacolo.
Nella seconda parte da atmosfera brechtiana, largo alle canzoni d’amore più famose lanciate da Modugno come Vecchio frac, Tu si na cosa grande, Resta cu mme e così via sino a Nel blu dipinto di blu, cantato e danzato a mo di Tip Tap alla maniera di Fred Astaire.
Uno spettacolo coinvolgente ed interattivo che propone un alternarsi sottile di momenti comici e di alcuni più melanconici, di aspetti gioiosi e di suggestive evocazioni poetiche; uno spettacolo in cui Gennaro Cannavacciuolo miscela il pathos di Di Giacomo al realismo triste-ironico di Eduardo, approdando con successo ad una comicità teatral-musicale dai mille volti.
La regia dello spettacolo – prodotto da Learts’ e Elsinor in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Zurigo – è di Marco Mete. Le musiche sono eseguite dal vivo da Marco Bucci al pianoforte, Francesco Marquez al violoncello e Andrea Tardioli al clarinetto e sax contralto.
Biglietti 15 euro, ridotti 10 euro. Biglietteria del Teatro Piermarini (0737 85088) aperta il giorno precedente lo spettacolo dalle ore 17 alle ore 20 e il giorno di spettacolo dalle ore 17 a inizio rappresentazione prevista alle ore 21.15.
FABRIANO, TORNA LA PROSA AL TEATRO GENTILE
DOMENICA 11 DICEMBRE PARENTI SERPENTI CON LELLO ARENA
Il Teatro Gentile di Fabriano torna a ospitare dopo la pausa dovuta ai recenti eventi sismici la stagione di prosa promossa dal Comune di Fabriano e dall’AMAT in collaborazione con Associazione Papaveri e Papere. Il sipario si riapre domenica 11 dicembre su Parenti serprenti, una piéce divertente di Carmine Amoroso che invita a riflettere con spumeggianti gag comiche sui rapporti familiari interpretata da Lello Arena nella trasposizione teatrale diretta da Luciano Melchionna del film del 1992 diretto da Mario Monicelli.
“Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare – scrive Luciano Melchionna nelle note allo spettacolo -in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi. Immaginare Lello Arena, con la sua carica comica e umana, nei panni del papà – interpretato da Panelli nel film di Monicelli – mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo, come quello di un bambino, intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di santissima festività: è un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti? All’improvviso però, i genitori, fino ad allora autonomi punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi. All’improvviso, dunque, qualcosa si muove nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre lo stesso e in via di spegnimento, una fessura dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Ciò mi ha spronato ad affrontare questo testo che ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita famigliare sempre assolutamente attuale, purtroppo. Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza”.
Completano il cast dello spettacolo Giorgia Trasselli, Rafaele Ausiello, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Autilia Ranieri, Annarita Vitolo, Fabrizio Vona. Le scene sono di Roberto Crea, i costumi di Milla, le musiche di Stag, il disegno luci di Salvatore Palladino. Lo spettacolo è prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro in collaborazione con Bon Voyage Produzioni e con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2016.
Per informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro Gentile 0732 3644. Inizio spettacolo ore 17.
© 2016, Press Too srl . Riproduzione riservata