Ignorare, Ridere, Rifornire!
di FDA
Forse il collante nazionale di tutto quanto è successo, succede e succederà in quest’Italia è l’ignoranza. La nostra, dei più. Credo che, se tale ipotesi risultasse corretta, moltissimi fra pensieri, tendenze e comportamenti di noi cittadini troverebbero spiegazione. Ignoranza vera, pura: mancanza di conoscenza. Facilmente correlabile, purtroppo, a superficialità o insufficiente volontà di approfondimento razionale.
L’italiano, come popolo, ha votato che la Costituzione del 1948 resti tale : com’è stata finora. Sono convinto che tale risultanza ampia (59%) non si sia basata sulla coscenza puntuale dei vantaggi o svantaggi di un cambiamento proposto su ben quindici argomenti basilari: investivano, tali argomenti, la fine del cosiddetto bicameralismo perfetto (prevedendo diverse funzioni per le due camere), la costituzione di un nuovo Senato (‘regionale’, di 95 eletti), quattro procedimenti differenziati per l’emissione di nuove leggi, un diverso quorum per l’elezione del Capo dello Stato, il riaccentramento – dopo il federalismo – nei rapporti tra Stato e Regioni. Sono convinto invece che, sul ‘popolo’, abbiano potuto agire con estrema facilità tutti quei ‘populisti’ che, sfruttando le difficoltà oggettive di conoscenza per un change tanto radicale, anche se prodromo alle attese modernizzazioni, hanno trasferito il senso del relativo referendum nella conferma o defenestrazione di quell’antipatico di Renzi. Che, d’altra parte, si è dimesso , in controtendenza storica, contestualmente alla bocciatura del cambi nella Carta.
Adesso, i populisti spingono a che il popolo voti per un nuovo governo ed io spero si tenga presente che la Costituzione confermata non consente al popolo di eleggerlo, che il capo dello stesso non è nominato dai cittadini e che questi ultimi, tantomeno, possono affidargli un mandato popolare.
Beninteso, dobbiamo anche aspettare a votare. Intanto, che la Consulta ci dica se sia possibile farlo con l’Italicum e, se non, come. Quanto aspetteremo? Non lo so, il termine ultimo potrebbe anche essere la fine della legislatura : coraggio, Gentiloni non è antipatico, Padoan ci sa fare, Alfano sta per trovare il quid….
Si potrebbe ingannare l’attesa godendosi le esternazioni del Grande Comico Giuseppe Piero Grillo detto Beppe (uno statista che Cavour…) e le recite della sua Compagnia Teatrale: io, cercherò di superare mentalmente il baccano del frinire di massa e pazientemente attenderò che, come in natura per grilli e cicale, il rumore assordante cessi di botto, improvvisamente come inizia, provocandomi sollievo.
La vignetta è a pagina intera, totalmente bianca. Il bimbetto seduto a terra sta imparando a parlare e dice alla sorellina in piedi accanto a lui “ Pipì. Popò. Cacca”. Quella – due. tre anni, una bambolina in mano- gli risponde seria “Vuoi stimolare il dibattito?”. Sempre Altan!
Gli investimenti nella produzione petrolifera (upstream) viaggiano da tre anni col segno meno: la superestrazione conseguente ai passati superinvestimenti ha squilibrato talmente domanda ed offerta che sappiamo tutti dove sia sceso il livello del prezzo del barile di greggio. Che però, specie dopo il recente ricompattamento dell’OPEC sulla riduzione delle estrazioni, da 30$/barile è risalito oltre i 50. I petrolieri già sognano i 100$/bar di buona memoria (arrivò a superare i 150) per ripagarsi delle mancate marginalità degli ultimi anni anche se si accontenterebbero di quei 60$/bar che, dicono, costituisce il break-even dei loro investimenti di perforazione. Ma, qui sta il busillis, a 60$/bar tornano assolutamente economici gli investimenti americani dello shale-oil con conseguente riattivazione dei pozzi oggi chiusi: la produzione mondiale risalirebbe e, in uno scenario di consumi petroliferi sostanzialmente decrementale, il prezzo del greggio scenderebbe di nuovo. Stiamo a vedere, stiamo a vedere (già pagando molto di più il carburante alle pompe stradali, purtroppo). Tanto, fra solo vent’anni, nottetempo, la vostra macchina sarà attaccata alla presa di corrente assieme al cellulare: la vostra, io mi starò divertendo altrove!
Francucciovostro, Santomartire del Tronto, 13 dicembre 2016
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