Una mostra racconta il legame tra neonati e mamme nella storia

 
Inaugurazione alla Biblioteca di Fermo, il 12 dicembre 2016 alle ore 16.30, della mostra “Neonati e bambini nei libri di medicina e nelle stampe della Biblioteca Civica di Fermo”
 
Fermo – Inaugurazione alla Biblioteca di Fermo, lunedì 12 dicembre 2016 alle ore 16.30, della mostra “Neonati e bambini nei libri di medicina e nelle stampe della Biblioteca Civica di Fermo” che rimarrà aperta fino al 28 gennaio 2017. Per l’ occasione ci sarà una lezione di Philippe Mudry dell’Università di Losanna sul latte materno come veicolo della trasmissione dei caratteri ereditari secondo gli antichi.
 

“Il bambino è padre dell’umanità e della civilizzazione, è il nostro maestro, anche nei riguardi della sua educazione”. Questa frase di Maria Montessori sintetizza il fulcro della mostra che sarà presentata dalla prof.ssa Stefania Fortuna e che intende ricostruire alcuni aspetti della pediatria e della puericultura, dal mondo antico al Settecento, attraverso una selezione di libri medici e stampe conservati nella Biblioteca Civica Romolo Spezioli di Fermo.
Tradizionalmente le donne, di qualsiasi ceto sociale, si sono sempre occupate in casa dei figli oltre che degli anziani, dalla nascita e per tutto il periodo dell’infanzia, da sole o con l’aiuto di altre figure femminili della famiglia o di servizio. Dopo il parto, le madri non solo allattano i neonati o li fanno allattare dalle balie, seguono lo svezzamento e preparano il cibo via via più appropriato, ma accudiscono i bambini sostenendoli, educandoli e curandoli quando sono malati. Tutti questi gesti, ripetuti nel tempo in ambienti diversi e con stili diversi, ma sempre accompagnati da grande empatia tra gli attori, hanno avuto una ricca tradizione iconografica, di cui la Biblioteca Civica Romolo Spezioli di Fermo conserva splendidi esempi nella sua collezione di stampe e disegni. Per secoli le esperienze e le conoscenze di puericultura e di pediatria si sono tramandate nell’ambito femminile da madre in figlia, e nei momenti difficili, come il parto e la malattia della donna o dei bambini, più che al medico si è fatto ricorso all’ostetrica che, nel corso del tempo, ha avuto istruzione e ruolo sociale diversi. Difficile dire quanto le pratiche femminili del passato siano state influenzate dai testi di medicina scritti da uomini, dal momento che le donne, in genere, non hanno avuto accesso né alla scrittura né alla lettura fino al Settecento e oltre. In ogni caso, ginecologia, ostetricia, puericultura e pediatria si sono a lungo intrecciate in una storia comune.
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