al Cinema Margherita

Cupra Marittima –

Paterson di Jim Jarmusch
Il medico di campagna di Thomas Lilti

FINE SETTIMANA
Paterson di Jim Jarmusch
giovedì 12 gennaio ore 21,15
sabato 14 gennaio ore 21,15
domenica 15 gennaio ore 18,30 – 21,15
lunedì 16 gennaio ore 21,15
Il medico di campagna di Thomas Lilti
venerdì 13 gennaio ore 21,15
sabato 14 gennaio ore 18,30
domenica 15 gennaio ore 16,30

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al Cinema Margherita
Il Cinema Margherita di Cupra Marittima da giovedì 12 a lunedì 16 gennaio propone:

Paterson di Jim Jarmusch, con Adam Driver, Golshifteh Farahani, Kara Hayward, Sterling Jerins, Jared Gilman. La pellicola è stata presentata in anteprima e in concorso al Festival di Cannes 2016
Il medico di campagna di Thomas Lilti, con François Cluzet, Marianne Denicourt, Christophe Odent, Patrick Descamps, Guy Faucher.

Paterson: Paterson vive a Paterson, New Jersey, con la moglie Laura e il cane Marvin. Ogni giorno guida l’autobus per le vie della città, ogni sera porta fuori il cane e beve una birra nel pub dell’isolato. Mentre la moglie colleziona progetti fantasiosi e fuori portata, e decora ininterrottamente la loro casa, Paterson appunta umilmente le sue poesie su un taccuino, che porta sempre con sé. Nei suoi versi si fondono la passione per William Carlos Williams, nativo di Paterson, Ginsberg, O’Hara, ma anche il suo orizzonte quotidiano. (www.trovacinema.it)
“Sono pochi davvero i film che trattano la poesia riuscendo a fare di essa la propria sostanza e questo lavoro di Jarmusch si colloca immediatamente tra i primi della lista. Tutt’altro che un film sulla poesia delle piccole cose, Paterson è, al contrario, un poema in sé, oltre che un viaggio nei meccanismi stessi della scrittura in versi e nel rapporto tra la parola e l’immagine, che chiama intrinsecamente in causa il cinema.
Il viaggio comincia da subito e dal nulla, da quel primo richiamo ai fiammiferi, protagonisti della più nota e banalizzata poesia d’amore prévertiana, per poi contemplare la sorpresa, elemento imprescindibile, che qui s’affaccia nell’apparizione della prima coppia di gemelli, generata da un sogno della moglie e trasformata in ripetizione, che punteggerà tutto il film. E poi il cane, la sua immagine reale e quella nel quadro, che ha attraversato un processo di interpretazione di astrazione eppure ne conserva, riconoscibilissima, la fisionomia. E l’ironia buona della lettera, per cui il nome del protagonista coincide con quello della città così come il nome dell’attore, Adam Driver, con quello del suo mestiere nel film.
Facendo dialogare con rimandi continui il mondo delle cose e quello delle parole, e usando sistematicamente la figura delll’anafora (anche qui, tanto nella ripetizione dei versi in voice over quanto nella ripetizione di situazioni e comportamenti) Jarmusch costruisce un’opera che prende senso nel suo insieme, e non nel singolo passo, per quanto riuscito.
Come Dante, citato non a caso, Paterson ci mostra ciò che vede durante la sua corsa, attraverso la città e l’esistenza, ci mette a parte degli stralci di conversazione che sente (bello il dialogo su Gaetano Bresci e la pena di morte affidato ai due protagonisti di Moonrise Kingdom, ancora in coppia, trasfigurati in anarchici neo romantici), degli incontri che fa, della natura irrompente del piccolo imprevisto.
Jarmusch non racconta qui la storia di un genio incompreso, tant’è vero che la poesia di una ragazzina incrociata per caso è buona quanto quelle del protagonista o quasi: racconta di un dono che ha il potere di cambiare ogni cosa, perché è il dono di uno sguardo particolare sul mondo”. (Marianna Cappi – mymovies.it)
Il medico di campagna: Di giorno e di notte, col buono e il cattivo tempo, Jean-Pierre Werner percorre le strade sterrate di campagna per raggiungere i suoi pazienti. Medico devoto alla professione e ai piccoli o grandi malati della sua comunità rurale, gli viene diagnosticato un cancro al cervello e consigliato di trovare alla svelta un assistente. Reticente ad affidare i suoi pazienti a terzi, Jean-Pierre accetta controvoglia l’aiuto di Nathalie Delezia, un’ex infermiera che ha terminato da poco gli studi. La collaborazione si rivela presto difficile ma Nathalie ha carattere e incassa bene le bizzarrie che Jean-Pierre impone al suo tirocinio. Paziente dopo paziente, chilometro dopo chilometro, la rivalità cederà il posto alla fiducia e a un sentimento indeterminato tra solidarietà e desiderio. (www.mymovies.it)
“Dopo il grande successo di Hippocrate, racconto di formazione in corsia, Thomas Lilti torna di nuovo a parlare di medicina puntando lo sguardo sulla provincia francese, trascurata dai servizi pubblici e disorientata dagli effetti della globalizzazione. Ex internista, l’autore francese prosegue la sua riflessione sul corpo medico passando dalla città alla campagna, dai medici ospedalieri ai cavalieri solitari delle zone rurali. E solitario è pure il suo protagonista, medico di campagna infaticabile che lavora sette giorni su sette fino allo sfinimento e fino a quando un cancro non lo obbliga a fermarsi. Una pausa che converte il medico in malato e permette al regista di insistere sul legame che esiste tra medico e paziente, confrontando due distinti approcci alla medicina: uno tradizionale ed empirico, l’altro metodico e scientifico.
[…] Secondo film autobiografico per Thomas Lilti, Il medico di campagna ribadisce il discorso di Hippocrate dentro un quadro più artificioso che, pur rinnovando l’onestà del suo proposito, perde lucidità nel passaggio conflittuale tra un vecchio medico gravato e nascosto dietro un eroismo ordinario e una nuova generazione esuberante, dissimulata dietro l’aura del mistero. Nondimeno, Lilti, esigente, divorante ed essenziale come il suo protagonista, disegna un ritratto credibile di un generalista à la ronde negli angoli isolati della nazione, indefesso lungo le strade infangate o dentro il brusio confuso di una sala d’attesa sempre affollatissima.
Il medico di François Cluzet, mélange di sollecitudine e autorità che governa parola e stetoscopio, è il filo rosso del tessuto sociale. E il film, umanista e solare, partecipa della relazione ‘terapeutica’ che Jean-Pierre intrattiene con la sua comunità, vivace e umile galleria di ritratti genuini. Thomas Lilti si conferma in sostanza cronista sensibile del proprio mestiere, dell’apprendistato e della sua trasmissione.” (Marzia Gandolfi – Mymovies.it)
Anche per la stagione 2016-2017 il Cinema Margherita propone la Tessera Acec Marche. La tessera costa € 5, permette di avere 5 ingressi ridotti, più uno in omaggio, ed è utilizzabile in tutte le Sale Acec Marche.

Ingressi: € 6,50 interi, € 5,00 ridotti
Ingresso universitari: € 4,00

Cinema Margherita
Via Cavour, 23
63064 Cupra Marittima (AP)
Telefono: 0735 778983 / 340 7322062
Fax: 0735 777118
Email: info@cinemamargherita.com

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