dalla Regione Marche

2017-01-13
Taglio del nastro per la Sezione territoriale di Fermo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche.
Finiti i lavori di ristrutturazione.
 
Fermo, 13 gennaio – Si è tenuta questa mattina la cerimonia ufficiale di inaugurazione dei lavori di ristrutturazione della Sede Territoriale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM), sita in Contrada S. Martino, 6A – 63023 Fermo. La sezione di Fermo rappresenta l’IZSUM nelle province di Fermo e Ascoli Piceno. La sua attività ha inizio nel 1954 come sede del nascente Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise che era stato creato nell’ambito di un consorzio di Condotte Veterinarie per le province di Ascoli Piceno e di Teramo. Nel 1970 passa sotto la direzione dell’IZS dell’Umbria e delle Marche. A luglio 2016 sono iniziati i lavori di ristrutturazione, conclusi lo scorso dicembre.
La cerimonia ha visto la partecipazione del Presidente dell’IZSUM Paolo Lilli, del Direttore Generale, Silvano Severini, del Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, della Vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini, dell’Assessore della Regione Marche, Fabrizio Cesetti e dell’On. Paolo Petrini.
L’Istituto che opera nell’ambito del servizio sanitario nazionale, garantendo al sistema veterinario delle due regioni le prestazioni e la collaborazione tecnico-scientifica in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria, ha vissuto un’evoluzione significativa che lo ha portato a ricoprire un ruolo importante nel panorama sanitario nazionale, in primis grazie all’attività dei suoi centri di eccellenza scientifica, i centri di referenza delle pesti suine, delle retrovirosi dei ruminanti e del controllo microbiologico e chimico dei molluschi bivalvi e, più recentemente, il centro di referenza per la rinotracheite infettiva del bovino. Un lavoro costante e di eccellente livello scientifico a supporto del Ministero della salute, delle Regioni, delle aziende sanitarie locali ma anche dei veterinari liberi professionisti, degli operatori del settore zootecnico, delle aziende alimentari e dei cittadini.
L’IZSUM attraverso la ricerca applicata alle necessità del territorio e ai piani di sorveglianza rappresenta una garanzia per la salute umana e il benessere animale. Oltre il 70% delle malattie umane emergenti sono legate agli animali, quindi tutelare la salute degli animali equivale a tutelare la salute umana.L’attività della Sezione di Fermo e dei Laboratori ad essa afferenti si concretizza innanzitutto nel
supporto tecnico scientifico ai Dipartimenti di Prevenzione dell’Aree Vaste dell’ASUR Marche, alla P.F.
Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Marche ed all’utenza privata.
Le principale attività dei laboratori Diagnostica e Controllo Alimenti sono legate alle diagnosi delle
malattie infettive diffusive e delle zoonosi e le prove analitiche per la verifica della salubrità degli
alimenti destinati al consumo umano nell’ambito dei Piani di Controllo Ufficiali nazionali o regionali e
nell’ambito di controlli richiesti da privati.
Presso la sezione di Fermo ha sede un centro specializzato nella diagnostica delle Encefalopatie
Spongiformi trasmissibili (Morbo della Mucca Pazza), malattie particolarmente importanti in termini di
one health, che opera sia per la regione Marche che per l’Umbria.
Il responsabile del laboratorio, in qualità di Referente unico dell’Istituto, collabora con la Regione
Marche e l’ASUR per la pianificazione dell’attività di sorveglianza e la gestione dei Focolai di Scrapie oltre
che per l’implementazione dei piani nazionali di controllo (ad esempio quelli basati sulla
genotipizzazione degli animali).
Nel laboratorio Controllo degli Alimenti viene invece approfondita la conoscenza dei processi tecnologici
delle filiere agroalimentari più rappresentative presenti nel territorio.
L’istituto infatti svolge un ruolo essenziale nella garanzia della sicurezza alimentare.
Gli allarmi alimentari non sono semplici fenomeni mediatici. II cibo può effettivamente veicolare
all’uomo diversi agenti di malattia e i dati epidemiologici internazionali indicano che le malattie
trasmesse dagli alimenti aumentano dell’8% all’anno. I motivi sono tanti, dalla globalizzazione della
catena alimentare al cambiamento degli stili di vita alimentari. II risultato è che ogni anno nei paesi
industrializzati più di una persona su quattro si ammala di malattie associate agli animali e al consumo
di alimenti. L’aspettativa di salute è fortemente legata al tipo di alimentazione, alla sicurezza dei prodotti
e alla loro qualità. Nell’ottica della One Health l’obiettivo dell’Istituto è quello di costruire un mondo in
cui uomo, animali ed ambiente siano accomunati in un contesto unico di salute. Le attività di controllo
alle quali l’istituto partecipa conducono a due obiettivi importanti: la promozione della salute ma anche
la valorizzazione del comparto agroalimentare, che è cruciale nelle nostre due Regioni.
La sicurezza alimentare è un prerequisito di mercato e gli istituti insieme agli altri Servizi di Prevenzione,
con i loro controlli, contribuiscono a garantire l’export dei prodotti Made in Italy, per un valore di oltre
32 miliardi di euro l’anno.
 
11 STALLE A DISPOSIZIONE NELLE MARCHE PER CIRCA 4MILA CAPI
 
Sono 11 le stalle utilizzabili nelle zone terremotate e possono ospitare in totale circa 4mila capi tra bovini, ovini e suini.  Questi i dati relativi alle ricognizioni fatte dal Servizio Agricoltura e dal Servizio Veterinario della Regione Marche e comunicati ufficialmente l’11 gennaio alle associazioni di categoria degli agricoltori-allevatori. Le stalle si trovano: due a Treia e due a Macerata, una ad Ascoli Piceno, Camerino, Monte San Martino, San Severino Marche, Cingoli, Villa Potenza, Acquasanta Terme. Alcune necessitano di piccola manutenzione (fornitura acqua, imbiancatura pareti per sanificazione, sistemazione balle di fieno) che potrà essere effettuata in collaborazione tra Protezione civile regionale e gli stessi allevatori interessati ad occupare gli spazi a disposizione sempre con il supporto dei Servizi regionali anche per il trasporto dei capi sotto controllo del Servizio Veterinario e sicurezza alimentare.
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