dalla Regione Marche

2017-01-27
Le dichiarazioni di inagibilità in capo al sistema regionale
Da lunedì tecnici locali al lavoro per la compilazione delle schede Fast
Questa mattina si è riunito, nella sede della Regione Marche, il Consiglio Direttivo di Anci Marche, con i sindaci membri della Commissione Sisma e la partecipazione del vice commissario alla Ricostruzione Luca Ceriscioli. Dalla riunione è partito un appello del presidente della Regione e dei sindaci verso tutti i tecnici ingegneri, architetti e geometri della regione. “Da lunedì 30 gennaio – spiega Ceriscioli – parte il sistema regionale di gestione nella compilazione delle scheda Fast per l’agibilità degli edifici che non sarà più in carico al Dicomac, quindi alla protezione civile nazionale – ha aggiunto – e chiedo all’Anci Marche di farsi portavoce di un progetto evidentemente ambizioso nel quale tutti i tecnici che hanno davvero a cuore il presente ed il futuro del proprio territorio e della propria città potranno dare un contributo concreto”. Tutti i tecnici che si renderanno disponibili, presso il proprio Comune per effettuare i sopralluoghi e compilare le schede, si metteranno da lunedì a disposizione del proprio Sindaco, fornendo la propria disponibilità così da essere organizzati in squadre che opereranno immediatamente. “Non c’è tempo da perdere, ecco perché la mobilitazione ed il passaparola è fondamentale”. “Il confronto con il presidente e vice commissario – ha detto il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi introducendo la riunione – si è reso indispensabile alla luce delle numerose criticità in capo agli eventi calamitosi riconducibili sia al sisma che all’emergenza neve”. “Tra l’altro – ha puntualizzato – in queste ore, nelle zone montane, la neve si sta cominciando finalmente in parte a sciogliere ed il timore concreto è che emergano nuovi ulteriori crepe alle strutture pubbliche e private che la neve ha finora nascosto”. Sul tavolo anche la questione relativa alla costruzione delle nuove scuole, per la quale è stato approvato la prima fase per 38 milioni di euro e la Regione sta già lavorando alla seconda fase; l’acquisto del patrimonio edilizio invenduto da destinare a chi attende una sistemazione; i benefici di finanza pubblica da estendere a tutto il 2017; il ripristino delle sedi stradali danneggiate dalla neve e dal passaggio dei mezzi pesanti; le stalle provvisorie per il comparto dell’allevamento. Inoltre l’Anci Marche ha chiesto al vice commissario Ceriscioli di farsi portavoce di una decisa centralità del ruolo dei sindaci nella ricostruzione, convinti che l’accentramento che va paventandosi, non faccia che rallentare il percorso. “Infine – ha concluso Mangialardi – spiace constatare che il dramma vissuto dalle Marche in questi mesi sia passato in secondo piano. Prima il terremoto del 24 agosto definito il terremoto di Amatrice, poi quello del 30 ottobre come quello di Norcia, ora l’emergenza neve ascritta all’Abruzzo, mentre sono proprio le Marche ed i marchigiani a pagare il prezzo più alto”.
Psr 2014-2020, accordo della Regione con Abi Marche per favorire gli investimenti delle imprese agricole
Casini: “Sostegno al settore attraverso l’accesso al credito”. Goffi: “Opportunità di sviluppo”
Facilitare l’accesso al credito alle imprese agricole che realizzeranno investimenti sostenuti dai fondi europei, nell’ambito della programmazione 2014-2020 del Programma di sviluppo rurale (Psr). È l’obiettivo dell’accordo firmato dalla Regione Marche con l’Abi Marche: la rappresentanza regionale la rappresentanza regionale delle banche che operano in Italia. “Sono già state approvate le prime graduatorie dei progetti ammessi a contributo nell’ambito della nuova programmazione del Psr – spiega la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura –  Gli imprenditori agricoli stanno pianificando gli investimenti e hanno necessità di reperire i finanziamenti per passare alla fase esecutiva”. Un momento delicato che, nella precedente programmazione 2007-2013, ha evidenziato criticità legate alla crisi economica e alla scarsa interazione con il mondo bancario, specie per l’ottenimento delle fidejussioni. Problemi si sono avuti in sede di richiesta di anticipo del contributo, finanziamento dei progetti di filiera (con particolare riguardo alle attività di promozione) e per l’inserimento dei giovani agricoltori. “Regione e Abi intendono ora superare queste difficoltà, forti dell’esperienza passata e del rinnovato interesse delle banche per il settore agricolo, anche a seguito della crisi dei settori tradizionali – continua Casini – Già oggi, in base ai progetti approvati, sono in corso investimenti aziendali, da parte di 253 imprese agricole, per un contributo di 23,4 milioni di euro e di dieci attività agrituristiche per 1,3 milioni di contributo, mentre 73 giovani imprenditori hanno avuto fidanzamenti per 11,47 milioni di sostegno pubblico”. Per il presidente di Abi Marche, Luciano Goffi, si tratta di “un ulteriore esempio di intensa collaborazione tra Commissione regionale Abi e Regione Marche che ha permesso, in questi anni difficili, di raggiungere risultati rilevanti e nuove opportunità di sviluppo per l’economia regionale. In attesa di un’inversione di tendenza del ciclo economico, continua a essere elevato lo stock di finanziamento al comparto agricoltura, silvicoltura e pesca che, a settembre 2016 è ammontato a circa 1,2 miliardi di euro”. Abi Marche, con la sottoscrizione dell’accordo, aggiunge Goffi, “intende collaborare con la Regione al fine del raggiungimento degli obiettivi che si è prefissata con il Psr. L’obiettivo è di mettere a disposizione delle imprese, già beneficiare delle provvidenze regionali, le risorse finanziarie necessarie per avviare la realizzazione dell’investimento agevolato, attraverso un finanziamento bancario (di importo massimo pari alle relative spese), a fronte dell’impegno dell’impresa di utilizzare il contributo pubblico a parziale decurtazione del finanziamento bancario. L’accordo, già sottoscritto in altre Regioni, consente inoltre alle banche di utilizzare  un modo di operare omogeneo sul territorio nazionale, assicurando una maggiore efficienza per le stesse ed evitando possibile confusione per le imprese”.
L’accordo definisce le linee guida e le regole applicative sulla base delle quali le banche potranno erogare i finanziamenti ai beneficiari, già in possesso di un provvedimento di concessione di un contributo, fino al 100 per cento delle spese relative all’investimento. A fronte di questo impegno, l’impresa sarà tenuta ad accendere un conto vincolato, dando disposizione irrevocabile di pagamento del contributo su questo conto. L’adesione alla procedura, da parte dell’imprenditore, è volontaria e non influisce sulla concessione del contributo del Psr. La Regione Marche metterà a disposizione di banche e imprese la funzionalità del sistema informativo agricolo regionale al fine di agevolare e velocizzare le procedure. L’accordo prevede, inoltre, le modalità di adesione delle singole banche. Per strutturare meglio le misure di sostegno alle esigenze delle imprese agricole marchigiane, il servizio Agricoltura ha finanziato, nell’ambito della valutazione degli strumenti finanziari, uno studio di fattibilità che ha fornito un quadro sintetico della situazione attuale del credito in agricoltura nella Marche. È emerso che nella nostra regione il fenomeno della della stretta creditizia, ampiamente diffuso sul territorio nazionale, appare meno incidente rispetto ad altre aree. Lo studio ha inoltre evidenziato che c’è una buona propensione delle aziende agricole marchigiane a ricorrere a prestiti garantiti, a dimostrazione che nelle Marche sussistono le condizioni affinché eventuali iniziative di sostegno al comparto agricolo, in termini di aiuti finanziari, possano riscuotere un notevole successo.
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