Le liste di attesa si allungano se si creano percorsi di priorità e presa in carico, senza aumentare l’offerta sanitaria?
Riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente una nota stampa dell’Associazione “Rinnovamento & Progresso”
San Benedetto del Tronto, 12/01/2017 – Abbiamo avuto modo di leggere da qualche mese, sulle pagine della stampa locale, l’avviso della Regione Marche dal titolo: “la sanità che cambia”, un’intera pagina per spiegare ai cittadini le procedure da seguire per “la cura giusta al momento giusto” e “la presa in carico dei pazienti cronici”.
Procedure e scelte, in teoria condivisibili, purtroppo è la pratica che non è in linea con la teoria, infatti quando si prevedono percorsi facilitati per alcune categorie di cittadini, ad invarianza dell’offerta sanitaria, si opera una scelta che privilegia alcuni rispetto agli altri.
Prevedere percorsi di priorità (U-B-D-P) e la presa in carico da parte dello specialista di alcune patologie croniche (oncologiche, cardiopatiche, diabetiche e neurologiche), senza aumentare la quantità dei servizi, è una presa in giro e uno specchietto per le allodole per i cittadini.
Sicuramente individuare delle priorità di accesso ai servizi, dando la possibilità allo specialista di prenotare direttamente la prestazione, avvantaggia alcuni soggetti, ma la stragrande maggioranza vedrà allungare i tempi di attesa.
A distanza di alcuni mesi il risultato è, il sovraccarico degli specialisti, impegnati anche a prenotare la prestazione, e l’allungamento delle liste di attesa per chiunque si reca al CUP regionale per prenotare una visita o una prestazione ordinaria.
Infatti, non aumentando l’offerta sanitaria, una TAC presso la radiologia del Madonna del soccorso, o alcune visite specialistiche, vanno a finire nel 2018, senza considerare le interruzioni del servizio per le numerose rottura delle apparecchiature obsolete e senza un contratto di manutenzione in grado di intervenire immediatamente.
Ma “nessuna preoccupazione” cittadini, troverete certamente la prestazione richiesta (a vostro totale carico) nelle numerose strutture private che pullulano il nostro territorio e che vengono sempre più finanziate dal Sistema Sanitario pubblico regionale.
Associazione
“Rinnovamento & Progresso”
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