Atletica, assoluti indoor: Howe vs Jacobs, salti incrociati
La gara di salto in lungo maschile, al Palaindoor di Ancona, vedrà lo scontro diretto tra i due azzurri
Ancona – Sabato 18 febbraio (ore 15:50) ai Campionati Italiani Assoluti Indoor di Ancona, l’argento mondiale 2007 e recordman italiano di salto in lungo Andrew Howe affronta il volto nuovo della specialità Marcell Jacobs. Sarà un confronto anche tra le loro guide tecniche, i due assi del triplo azzurro Fabrizio Donato e Paolo Camossi. Sfide lunghe e triple per storie parallele che si perpetuano e per un faccia a faccia che occupa gran parte del cartellone dell’imminente rassegna tricolore in sala: all’angolo di Jacobs da El Paso, Texas, c’è l’ex iridato indoor Camossi, a quello di Howe da Los Angeles, California, c’è il bronzo olimpico Donato. La categoria è quella dei pesi medi che volano lontano con il corpo dipinto di tatuaggi da veri guerrieri: Howe ne possiede ormai una collezione multicolors sulle braccia, Jacobs ha una tigre che affila gli artigli su metà della sua schiena. Un gioco innocente, imperniato su una semplice addizione, dà in testa la coppia “goriziana” su quella che vive e si allena in Lazio: Camossi 8,16 + Jacobs 8,48 uguale 16,64, Donato 8,03 + Howe 8,47 uguale 16,50. Sottraendo i vantaggi che Marcell ottenne dal vento a Bressanone (2,8, non un tornado), i due sono costretti a far ricorso al fresco 8,07 e a perdere 41 centimetri, attestandosi a quota 16,23. Le fantasiose misure nate dalla combinata indoor e all’aria aperta hanno l’aspetto di prestazioni anni Cinquanta di salto triplo, proprio il terreno sul quale i due allenatori (ma Fabrizio è uno che non molla e a 40 anni compiuti non è ancora soltanto un tecnico…) ebbero modo di scontrarsi dando vita il 7 giugno di 17 anni fa al più grande vertice tra azzurri: capitò all’Arena di Milano quando a Camossi non fu sufficiente atterrare a 17,45 (un centimetro più dell’ultimo record mondiale di Viktor Saneyev) per aver partita vinta. Donato rimbalzò a 17,60 che rimane a tutt’oggi la più lunga misura raggiunta in condizioni regolari e all’aperto da un italiano.
Fabrizio, ormai giunto in età da veterano e reduce dal titolo europeo di Helsinki, ha avuto la sua giornata di grazia ai Giochi di Londra: medaglia di bronzo alle spalle di Christian Taylor e del pio Will Claye, uguagliando il piazzamento di Beppe Gentile a Mexico ’68, e toccando 17,48, quattordici cm meglio di Daniele Greco. Per trovare una simile situazione di assoluta felicità, Camossi deve risalire al 9 marzo 2001 quando a Lisbona, per la corona mondiale al coperto, piegò per 6 centimetri (17,32 a 17.26) Jonathan Edwards che pochi mesi prima a Sydney aveva completato il mosaico della sua perfezione conquistando quel che gli mancava, il titolo olimpico. Oggi Jonathan, dopo lunghe stagioni alla Bbc, è diventato cronista di punta di Eurosport e giusto in questi giorni è in azione sulle nevi mondiali di St Moritz. Giornalista vero, non “voce tecnica”.
L’attesa per la gara di Ancona è anche una ricerca del tempo perduto, delle occasioni mancate, della Parca che taglia il filo senza mostrare il minimo senso di comprensione o di pietà: non sono ormai lontani i dieci anni dall’afosa serata di Osaka quando per qualche minuto un 22enne Andrew Howe fu campione del mondo dopo aver alzato colonnine di sabbia a 8,47. Le pulsazioni di chi, immobile, assisteva dalla tribuna salirono: chissà, anche il metronomico Irving Saladino avrebbe potuto fallire e dar via libera al rullo di tamburi del batterista californiano e sabino. Non fallì: 8,57 andando a cercare e a trovare lo stacco perfetto a una zampa di mosca dalla tavoletta, esigua come il canale della sua patria, Panama.
Come il protagonista di un magnifico racconto di Hemingway (“L’invitto”), Andrew non si è mai arreso a quelli che Amleto chiamava gli strali della sorte e in fondo a un itinerario di vita errabonda, sempre governata dall’entusiasmo, mai dalla disperazione, obbligandosi a non pensare alle due Olimpiadi che avrebbe potuto far sue trasformandosi in un simpatico Lewis di casa nostra, ha trovato, imboccando il meriggio di carriera, chi con la mala sorte ha dovuto battagliare senza mai alzare bandiera bianca e trovando il meglio di se stesso quando la verde età era passata da un pezzo. Beneaugurante per Andrew che, tutto sommato, deve ancora tagliare il traguardo dei 32 anni. Fabrizio era vicinissimo ai 36 quando salì sul podio di Londra.
In queste storie parallele e che al tempo stesso si incrociano, Marcell è il soffio, piuttosto potente, di aria fresca: 22 anni e mezzo, veloce (10”23 equivale al vecchio 10” manuale), anche lui alle prese con i primi trabocchetti elaborati dalla mala sorte, deciso a superarli. E così la sfida che sta per mettere in palio un titolo italiano, e un paio di biglietti per Belgrado, ha un sapore composito: un cocktail di vecchio e nuovo, un rilanciare ambizioni che non si sono sopite e desideri di vertice, il rinnovarsi di antichi e cordiali scontri tra Fabrizio e Paolo, i canguri che si sono fatti maestri.
ASSOLUTI INDOOR: LE SFIDE FEMMINILI
Gara per gara, ecco le protagoniste della rassegna tricolore in sala di Ancona (18-19 febbraio): attesa per le velociste su 60 e 400 metri, nella marcia al via l’azzurra Palmisano
Meno tre giorni ai Campionati Italiani Assoluti indoor di Ancona. Nelle gare femminili, la sprinter azzurra Gloria Hooper (Carabinieri), appena rientrata dagli Stati Uniti, sarà opposta sui 60 metri alla capolista stagionale Anna Bongiorni (Carabinieri, 7.32) e alla pluricampionessa tricolore Audrey Alloh (Fiamme Azzurre). Sui 400 metri al via le staffettiste azzurre Ayomide Folorunso (Fiamme Oro), Maria Enrica Spacca (Carabinieri), Maria Benedicta Chigbolu (Esercito) e Chiara Bazzoni (Esercito), contro le emergenti Lucia Pasquale (Brixia Atletica 2014), Raphaela Lukudo (Esercito) e la junior Rebecca Borga (Atl. Riviera del Brenta). Sui 3000 di marcia passerella per Antonella Palmisano (Fiamme Gialle), quarta nei 20 km alle Olimpiadi di Rio. Punta invece al 20° titolo assoluto in carriera, tra indoor e all’aperto, la pesista Chiara Rosa (Fiamme Azzurre).
VELOCITA’ – Le sfide dello sprint annunciano tante pretendenti alla vittoria finale. Tre atlete nei 60 metri sono scese più volte sotto i 7.40 durante la stagione, a cominciare dalla capolista Anna Bongiorni che è diventata la settima italiana di sempre con 7.32 sulla pista di Ancona, alla fine di gennaio, confermandosi al meeting francese di Mondeville in 7.33 e 7.36. Figlia d’arte (papà Giovanni è tuttora primatista italiano della 4×400) e talento delle categorie giovanili, è stata poi frenata da alcuni problemi fisici ma nel 2015 ha partecipato con la 4×100 azzurra ai Mondiali di Pechino. La 23enne pisana dei Carabinieri va quindi in caccia della sua prima maglia tricolore assoluta, ma troverà un’agguerrita concorrenza. Dopo tre anni, Gloria Hooper torna in gara nella massima rassegna nazionale in sala. Nelle ultime due stagioni la 24enne veronese, a sua volta proveniente dalla Forestale e ora nei Carabinieri, ha messo a segno una doppietta di titoli italiani all’aperto (100-200 metri), mentre nello scorso weekend è riuscita a conquistare tre successi nell’arco di due ore a Birmingham (Alabama) con 7.44 e 7.38 sui 60, per chiudere con il personal best di 53.80 nei 400 metri. Sulla stessa pista ha realizzato il primato stagionale di 7.35, a metà gennaio. Da alcuni anni infatti vive in Florida e si allena insieme all’oro europeo dei 400 metri Libania Grenot. Anche la pluricampionessa italiana Audrey Alloh (Fiamme Azzurre) ha già corso in 7.35, ad Ancona, e proverà a impadronirsi del suo quinto tricolore sulla distanza. Da non trascurare poi le ambizioni di Irene Siragusa (Esercito), che ha uno stagionale di 7.42, e della 17enne Zaynab Dosso (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera), 7.44 nell’impianto di Modena e un personal best di 7.37. Sui 400 metri la lotta sarà ancora più accesa, fin dalle batterie per guadagnare la qualificazione alla finale. Davanti a tutte, nelle graduatorie dell’anno, c’è la 22enne pugliese Lucia Pasquale (Brixia Atletica 2014) che alla rassegna tricolore promesse si è aggiudicata la vittoria con 53.24 migliorando il record personale di oltre un secondo per sorprendere Ayomide Folorunso (Fiamme Oro), finalista olimpica e primatista nazionale della 4×400, seconda in 53.32 e campionessa italiana assoluta in carica. Poi sono attese le altre staffettiste azzurre, medaglia di bronzo agli Europei: Maria Enrica Spacca (Carabinieri), 53.58 quest’anno, Maria Benedicta Chigbolu (Esercito/54.25) e Chiara Bazzoni (Esercito/54.39). Proveranno a inserirsi Raphaela Lukudo (Esercito), 53.97 per l’emiliana di origine sudanese, e Ilaria Vitale (Libertas Friul Palmanova), 54.00 sull’anello di Padova, oltre alla giovanissima Rebecca Borga (Atl. Riviera del Brenta), seconda junior di sempre in Italia con 54.31, e Marta Milani (Esercito), ma è iscritta anche l’italoamericana Giancarla Trevisan (Bracco Atletica), 54.24 negli States.
MEZZOFONDO E MARCIA – Nuovi nomi alla ribalta, su 800 e 1500 metri. In entrambe le gare ci sarà una nuova campionessa senza la vincitrice dell’anno scorso Marta Zenoni, in ripresa da un problema fisico, e nessuna delle partecipanti ha mai vinto un titolo italiano sulla distanza. Per questa stagione la migliore negli 800 metri è nettamente Irene Baldessari (Esercito). La 24enne trentina, che ha avvicinato il personale una settimana fa con 2:04.72 a Linz in Austria, se la vedrà con la triestina Joyce Mattagliano (Esercito) oltre che con le prime due della recente rassegna tricolore under 23: la pesarese Eleonora Vandi (Atl. Avis Macerata) e la veneta Elena Bellò (Fiamme Azzurre). Sui 1500 metri la leader stagionale è invece Elisa Bortoli (Atl. Brescia 1950). Al meeting di Ostrava (Rep. Ceca), disputato nel giorno di San Valentino, la 22enne bellunese di Canale d’Agordo – che si allena a Castelporziano con il gruppo del tecnico Vittorio Di Saverio – è riuscita a cogliere il miglior risultato in carriera con 4:18.39, inferiore anche al suo personale outdoor. La sua principale rivale sarà Giulia Aprile (Esercito), scesa a 4:20.36 nella riunione belga di sabato a Gent dopo aver fatto il bis di titoli italiani promesse (1500-3000). Da questa stagione la ragazza di origine siciliana che vive in Toscana (adesso a Livorno) è seguita da Elisa Cusma, recente grande protagonista del mezzofondo azzurro, svolgendo periodi di preparazione a Modena. Nei 3000 metri è annunciata ai nastri di partenza Giulia Viola (Fiamme Gialle) che nello scorso weekend è rientrata correndo in 9:08.16 a Sheffield, in Gran Bretagna, dopo quasi due anni di assenza dalle gare in pista (dal settimo posto agli Europei indoor). Al via anche le siepiste Valentina Costanza (Esercito), che difenderà il tricolore, e la siepista Valeria Roffino (Fiamme Azzurre), migliore azzurra nella rassegna continentale di corsa campestre a Chia, in Sardegna. Per i 3000 di marcia, riflettori puntati su Antonella Palmisano (Fiamme Gialle), alla sua prima uscita agonistica dal quarto posto sulla 20 km alle Olimpiadi di Rio. In gara tra le altre la campionessa in carica Sibilla Di Vincenzo (Bracco Atletica), mentre la presenza di Valentina Trapletti (Bracco Atletica) è in dubbio per una recente influenza.
OSTACOLI – Un confronto tra esperte azzurre e alcune giovanissime. Il nuovo record italiano under 20, stabilito il 5 febbraio ad Ancona dalla 18enne Elisa Di Lazzaro (Cus Parma) con 8.28, è anche la migliore prestazione nazionale assoluta del 2017. Alle sue spalle nelle graduatorie dell’anno c’è Micol Cattaneo (Carabinieri), 8.36 al meeting di Karlsruhe, ma proverà a dire la sua la vicecampionessa europea del 2013 Veronica Borsi (Fiamme Gialle) insieme alla tricolore promesse Nicla Mosetti (Bracco Atletica) e all’oro continentale allieve dei 100 ostacoli Desola Oki (Cus Parma), compagna di club e di allenamento della neoprimatista juniores con il tecnico Maurizio Pratizzoli. Ai box invece la campionessa uscente Giulia Pennella (Esercito).
SALTI – Assenti, per ragioni diverse, le due azzurre che hanno raggiunto la finale olimpica, Alessia Trost (non ha finalizzato la stagione indoor) e Desirée Rossit (reduce da un piccolo fastidio fisico), il salto in alto femminile propone il nome di Erika Furlani. La 21enne delle Fiamme Oro, vicecampionessa mondiale under 18 nel 2013, è la leader nazionale stagionale con 1,90. Misura saltata proprio ad Ancona in occasione della vittoria ai Tricolore under 23, ad un solo centimetro dal PB assoluto. In gara anche una ritrovata Serena Capponcelli che, dopo un’esperienza come pilota di bob, ora vive e si allena in Belgio dove è diventata anche mamma. La 28enne emiliana, grande talento a livello giovanile, è salita a quota 1,89, il suo miglior risultato di sempre. Nell’asta la romana Sonia Malavisi (Fiamme Gialle) ha scelto di concentrare le energie sulla stagione outdoor, ma sarà comunque ad Ancona per difendere il titolo conquistato nel 2016. Con lei Tatiane Carne (Fiamme Azzurre), mentre non sarà presente Helen Falda (Cus Pisa), la piemontese trapiantata per ragioni di studio in Texas, recentemente salita a 4,20. Bella sfida nel lungo con la tricolore outdoor Laura Strati (Atl. Vicentina) al rientro da Madrid dove sta completando la sua tesi di laurea ed è atterrata a 6,43. Tra le sue avversarie la pluricampionessa d’Italia Tania Vicenzino (Esercito), accreditata con uno stagionale di 6,28, e Ottavia Cestonaro (Carabinieri) che, in occasione dei Campionati Promesse Indoor, ha centrato un 6,32. La grintosa vicentina è attesa in pedana anche nel triplo dove è pronta ad allungare la sua collezione di titoli, naturalmente dopo aver fatto i conti anche con l’azzurra Dariya Derkach (Aeronautica), campionessa italiana outdoor.
LANCI – Titolo numero 20 nel mirino di Chiara Rosa. La pesista padovana delle Fiamme Azzurre ha al suo attivo una sola gara quest’anno, ma il suo 17,01 vale già saldamente il numero 1 del ranking nazionale. A riposo in via precauzionale in occasione dei recenti Tricolore Juniores, Sydney Giampietro (Fiamme Gialle) è pronta a farsi valere nella massima rassegna in sala. La 18enne, bronzo europeo e pluriprimatista italiana under 18, con l’attrezzo da 4 kg ha al suo attivo un PB indoor di 15,92, mentre all’aperto è arrivata a 16,26. Da tenere d’occhio per un posto sul podio anche Julaika Nicoletti (Carabinieri) e la discobola Laura Bordignon (Fiamme Azzurre).
PREMIAZIONI SPECIALI AGLI ASSOLUTI INDOOR
Assegnato l’European Athletics Coaching Award a Marco Tamberi
I Campionati Italiani Assoluti Indoor di Ancona vivranno due momenti speciali. Domenica 19 febbraio alle 16:30 saranno conferiti riconoscimenti a tre tecnici. L’European Athletics Coaching Awards sarà assegnato a Marco Tamberi, padre e allenatore dell’altista Gianmarco Tamberi e a sua volta azzurro e recordman nazionale indoor della specialità negli anni ’80. Il premio viene attribuito direttamente dalla EA a tutti i coach dei campioni europei come “Gimbo” che ad Amsterdam si è messo al collo la medaglia d’oro. Su proposta della FIDAL, insigniti degli EA Member Federation Awards per meriti tecnici Maurizio Pratizzoli e Maria Chiara Milardi. L’emiliano è l’allenatore della vulcanica Ayomide Folorunso, quarta nei 400hs agli Europei e componente della 4×400 che alle Olimpiadi di Rio ha conquistato il sesto posto e il record italiano. Per lui quest’anno anche la soddisfazione del titolo europeo under 18 vinto da un’altra sua giovane allieva, Desola Oki nei 100hs. La 35enne reatina segue, invece, due specialisti del giro di pista come il primatista italiano assoluto Matteo Galvan e Maria Benedicta Chigbolu, anche lei staffettista della 4×400 azzurra da record.
Sabato 18 febbraio, intorno alle 15:45, è in programma la cerimonia di consegna delle medaglie degli Europei under 23 di Ostrava 2011 alle marciatrici azzurre Antonella Palmisano ed Eleonora Giorgi. Dopo la squalifica della vincitrice sul campo Tatyana Mineyeva, anche Nina Okhotnikova è stata fermata dall’antidoping. Il podio della rassegna continentale è stato così quindi riscritto per la seconda volta con l’oro alla spagnola Julia Takacs seguita dalle nostre Palmisano e Giorgi che riceveranno rispettivamente l’argento e il bronzo ad Ancona.
TV – Sarà possibile seguire i Campionati Italiani Assoluti Indoor 2017 di Ancona in tv. Ecco la programmazione prevista:
– sabato 18 febbraio: differita ore 19:15-20:25 su RaiSport
– domenica 19 febbraio: diretta ore 14:30-16:30 su RaiSport
Il resto della manifestazione sarà trasmesso in diretta streaming.
ISCRITTI E RISULTATI: http://www.fidal.it/calendario/CAMPIONATI-ITALIANI-ASSOLUTI-INDOOR/COD6030
PROGRAMMA ORARIO: http://calendario.fidal.it/files/Orario.Camp.Assoluti.Indoor.2017_13feb.pdf
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Andrew Howe e Marcell Jacobs:
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