Cesare Basile “U fujutu su nesci chi fa?”
Etichetta: Urtovox / Audioglobe / The Orchard
Brani: Scongiuro / Lijatura / Tri nuvuli ju visti cumpariri / Cincu pammi / Cola si fici focu / Storia di Firrignu / U scantu / U fujutu su nesci chi fa / Fimmina trista fimmina nata / Cirasa di Jinnaru
Nel 2013 si è aggiudicato la Targa Tenco per il miglior disco dialettale per “Cesare Basile”; nel 2015 ha ricevuto lo stesso riconoscimento per “Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più”. Oggi Basile torna con il nuovo lavoro e sceglie ancora di esprimersi in dialetto siciliano, una lingua che si mescola meravigliosamente con il suo suono oscuro, caracollante, a tratti pregno di una tribalità vivida, sensuale, che il musicista catanese mette su insieme a Simona Norato, Massimo Ferrarotto, Luca Recchia, Sara Ardizzoni, Roberta Gulisano, Guido Andreani e ad ospiti di prestigio come Rodrigo D’Erasmo e Enrico Gabrielli. Il risultato è, ancora una volta, un disco aspro che ascolto dopo ascolto tende a mostrare la sua vera anima e a conquistare. “U fujutu su nesci chi fa?” raccoglie dieci canzoni ostili al potere, dieci punti di vista inconsueti sulla realtà, capaci di misurare la distanza dalla parte meno considerata – persino dall’arte – della società civile, quella dei deboli. “E’ storia narrata agli angoli delle piazze dalla voce consumata di un vecchio cuntista”, spiega lo stesso Basile. Di certo, brani come Cla si fici focu, U scantu, Cirasa di Jinnaru hanno forza e poesia sufficienti per lasciare un solco indelebile. Così come Lijatura, splendido affresco mediterraneo che sembra arrivare da un abisso in cui trovano posto folk, blues e musica tradizionale con un tocco di noir contemporaneo. Tutti i brani tradiscono il bisogno di raccontare una verità nuda e cruda, rappresentano un mondo ai margini che somiglia in modo spaventoso a ciò che stiamo tristemente diventando.
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