Cna: uno spazio di coworking gratuito per una startup del territorio
CNA PROVINCIALE DI MACERATA
E’ una delle iniziative solidali attivate dalla CNA Provinciale di Macerata per la ripartenza dei territori colpiti dal sisma.
Macerata – Il Presidente Provinciale Giorgio Ligliani e il Direttore Provinciale Luciano Ramadori l’hanno annunciato questa mattina, nell’ambito della conferenza stampa convocata per la presentazione del 18esimo Veglione degli Artigiani CNA, in programma per il 18 febbraio a Borgo Lanciano (Castelraimondo).
Massimiliano Grandoni e Maura Pandolfi sono i fondatori della startup Etere Studio (settore comunicazione) che utilizzeranno gratuitamente per i prossimi 6 mesi uno dei locali di coworking disponibili negli uffici CNA di Torre del Parco, a Camerino. “Siamo voluti restare a Camerino – dicono gli imprenditori – nonostante tutte le difficoltà del caso. Abbiamo colto l’opportunità offerta da CNA, che ringraziamo, anche per dare un segnale ai giovani, per dire che si può rimanere in questo territorio, da conservare, difendere e far ripartire”.
“Ci stiamo impegnando – aggiunge il Direttore Ramadori – affinché il coworking venga inserito all’interno dei contributi previsti per la delocalizzazione delle attività a causa del sisma, dal momento che attualmente questo tipo di contratto non è contemplato”.
La seconda iniziativa solidale che verrà illustrata anche nel corso del veglione di Carnevale di sabato 18 è legata ai beni culturali del territorio: “I cittadini e le imprese – spiega il Presidente Ligliani – hanno bisogno di fatti concreti, in una situazione di emergenza c’è bisogno di essere tempestivi, e non abbiamo visto molta concretezza da parte del governo regionale. E’ il momento di essere più veloci. Per questo CNA lancia una proposta, se volete anche provocatoria: ci rendiamo disponibili ad individuare un’opera d’arte del territorio e occuparci del suo recupero, con le maestranze e le competenze dei nostri restauratori associati”.
Ligliani fa riferimento all’azione di recupero delle opere messe in pericolo o danneggiate dal sisma avviata dalla Regione e dal Ministero, che però le stanno trasferendo altrove. Milko Morichetti, portavoce dei restauratori CNA, precisa: “Il problema non è tanto che le opere d’arte possano non tornare nei loro luoghi d’origine, ci mancherebbe fosse così, piuttosto che non vengano portate via!Si tratta di importanti presìdi culturali e di identità, opere di culto attorno alle quali le comunità si ritrovano e che, insieme ai prodotti tipici e alla bellezza dei territori, costituiscono la base della nostra economia”.
Le opere “salvate” dalla rete delle associazioni di volontariato specializzate nel recupero dei beni culturali saranno presentate durante il veglione: quest’anno la tradizionale festa degli artigiani si terrà in una zona colpita dal sisma e per il menù sono state scelte materie prime fornite da aziende comprese nel cratere.
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