dall’UniUrb

 
Giovedì 2 marzo Evita Greco presenta il suo romanzo “Il rumore delle cose che iniziano”

Alle 9 di giovedì 2 marzo nell’Aula 5 del Centro Linguistico di Ateneo dell’Università Carlo Bo, in Via Budassi 28 a Urbino, la professoressa Alessandra Calanchi incontrerà la scrittrice Evita Greco, che presenterà il suo romanzo “Il rumore delle cose che iniziano”.
Evita Greco è nata ad Ancona nel 1985. Già mamma, in imminente attesa del secondo bambino, ha esordito nella narrativa con Il rumore delle cose che iniziano, pubblicato nel 2016 da Rizzoli. Da bambina le fu diagnosticata la dislessia, decise che avrebbe letto tantissimi libri e ne avrebbe scritto almeno uno. Alessandra Calanchi l’ha invitata nel suo corso di Letteratura Angloamericana per la laurea magistrale: non è americana, ma il suo romanzo rientra nell’ambito di studi che da qualche anno fa parte del programma d’esame, i “Soundscape Studies” o studi sul paesaggio sonoro. Calanchi fa parte del forum europeo FKL ed è co-direttrice (insieme ad Andrea Laquidara, dottore di ricerca e regista indipendente) di una collana sul paesaggio sonoro per la casa editrice Galaad. Negli ultimi anni ha organizzato due Giornate di studio sul paesaggio sonoro, una “sound walk” per le vie di Urbino, e tiene regolari laboratori di “traduzione sonora” per i suoi studenti. “Ho invitato Evita Greco”, ammette sorridendo, “subito dopo aver visto il titolo del romanzo, un titolo che rimandava inequivocabilmente al soundscape: non avevo ancora letto il libro che già cercavo in internet un contatto con l’autrice! Poi, leggerlo è stata una grande emozione, ogni frase sembrava scritta per noi. Devi fare attenzione al rumore delle cose che iniziano, dice alla protagonista sua nonna, una figura straordinaria. E ogni suono, ogni piccolo rumore diventa parte della storia, della trama, della crescita della protagonista. E’ bellissimo. E i miei studenti potranno imparare tanto”. Gli studi sul paesaggio sonoro stanno acquistando importanza anche a livello urbano e nazionale, non solo per il rischio dell’inquinamento sonoro ma anche per l’importanza di ricordare, rievocare, archiviare i suoni e i rumori del passato, recuperando la memoria storico-geografica dei luoghi. Di qui l’importanza di una sinergia sul territorio marchigiano oltre che in ambito internazionale.

dal 27 febbraio su RAI Scuola il Coding di Uniurb

– Dal lunedì al giovedì alle 18,45 sul canale 146 del digitale terrestre il professor Alessandro Bogliolo presenta e conduce CODINGil nuovo programma di RAI Scuola –
<E’ una grande opportunità di divulgazione che mi è stata offerta lo scorso autunno da RAI Cultura e che ho colto al volo> dichiara il docente di Informatica Applicata dell’Università di Urbino <grazie alla determinazione di Riccardo Lanzidei e Rosanna Stirone, alla complicità dei registi Silvia Di Fonso, Alessandra Peralta e Alberto Polimanti, alla dedizione degli assistenti Stefano Aragona, Paola Gottardi e Maria Luisa Falconi e alla disponibilità di cameramen, fonici e montatori. Ora fanno tutti coding! Siamo stati accolti dagli alunni della primaria (classi II B e IV B) e secondaria di primo grado (classe III B) dell’I.C. “Via Trionfale”, plesso di Vallombrosa, dagli studenti della III A dell’I.I.S. “Einstein Bachelet” di Roma, e dai loro insegnanti: Daniela Celesti, Mariella De Bonis, Valentina Fossati, Samantha Geraneo Giovanna Landi per la primaria; Maria Carmela Crisafi, Nicoletta Elmo, Antonio Manna e Lavinia Preziosa per la secondaria di I grado;  Daniela Arcangeli,  Cristina Bassi,  Francesca Novielli e Eliana Scagnetti per la secondaria di II grado>.
<Avrò a disposizione 20 puntate, 10 dedicate agli insegnanti e 10 agli alunni, toccando 10 temi che componessero un quadro organico e offrissero una buona base su cui impostare attività di coding in classe. Per ogni tema, la puntata per gli insegnanti documenta la discussione e il lavoro preparatorio, mentre la puntata per gli alunni documenta le attività svolte in classe. In entrambe le puntate l’argomento è affrontato in modo interdisciplinare e su tre livelli, nella primaria e nella secondaria di I e II grado.
La trasmissione è stata interamente girata all’interno delle scuole, coinvolgendo insegnanti e alunni senza alcun incontro preliminare. Ogni passaggio è stato documentato senza filtri, per permettere la piena comprensione dell’approccio seguito e facilitarne l’eventuale riuso.
<Ho scelto io le scuole in un modo molto semplice: ho lanciato un appello in rete dicendo che cercavo scuole a Roma o dintorni (per motivi logistici) disposte a partecipare ad un esperimento di coding. Ho scelto la scuola che ha risposto più velocemente (l’I.C. “Via Trionfale”, proposto da Samantha) confermando la disponibilità e la capacità di ottenere le autorizzazioni in tempo utile. Poi ho chiesto al dirigente dell’Istituto di segnalarmi un I.I.S. in zona e sono arrivato all’”Einstein Bachelet”. Non ho cercato spazi o attrezzature particolari, nè insegnanti o classi con esperienze pregresse di coding, per lasciare che le idee e i dubbi scaturissero e venissero affrontati durante le riprese e per trovare situazioni nelle quali molti potessero riconoscersi. Sono molto soddisfatto della scelta, perchè ho trovato grande disponibilità e quotidianità. Siamo riusciti a portare nelle classi tutti i temi previsti senza usare nulla che non si possa facilmente trovare o realizzare in ogni scuola>.
Contatti: alessandro.bogliolo@uniurb.it

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