La persona al centro della politica? Capriotti: “Solo una frase ad effetto di cui ci si riempie la bocca”
San Benedetto del Tronto, 2017-02-21 – Ho sentito questa amministrazione ripetere che è loro intenzione mettere la persona al centro della politica. È una frase ad effetto, di cui ci si riempie la bocca, ma che significa? L’azione politica è effettivamente conseguente a questa affermazione?
Andiamo ad approfondire.
Il tutto nasce dalla passione per l’uomo preso nella sua completezza, nelle sue relazioni. Quindi una prima discriminante è fare scelte che guardano all’uomo come persona e non come consumatore. Quando si parte dicendo “spendiamo meno”, sicuramente non si parte con il piede giusto: si mette al centro il denaro e non la persona.
Il riferimento alle politiche sociali non è casuale. Guardo le politiche giovanili ed associative. I giovani vanno aiutati, sostenuti ed accompagnati. Questo non si fa sponsorizzando concerti o erogando contributi a pioggia, ma stando con loro, accompagnandoli in percorsi formativi e di crescita. Sostituire il Palanatale con il concerto de La Rua non va nella direzione di mettere al centro la persona.
Si mette al centro la persona quando ci si mette in gioco per una solo di loro, non soltanto quando portano voti. Non è casuale il riferimento alla famiglia che abita a Monte Renzo e che non può rientrare a casa perché la strada comunale è dissestata, o a chi ha bisogno di aiuto per la casa, o a chi non ha più ore di assistenza.
Ecco, questo significa mettere la persona al centro, e finché farò politica non mi stancherò di denunciarlo. Questa amministrazione ha un approccio troppo materialista, e spesso anche con scarso successo. Le bocche sono piene di queste frasi ad effetto, ma la loro azione va nella direzione esattamente opposta. Tonino Capriotti
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