L’assessora Bora a Bruxelles: “Rilancio della pesca attraverso investimenti nel settori della trasformazione e commercializzazione”

L’assessora Bora a Bruxelles, alla Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa
La positiva esperienza di Pappafish: 25 mila alunni marchigiani coinvolti, 700 mila pasti, 90 tonnellate di pescato
 
Bruxelles – Commercializzazione e trasformazione del pescato: sono le priorità del Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) della programmazione 2014-2020 a cui la Regione Marche intende uniformarsi per assicurare reddito alle marinerie locali. La refezione pubblica scolastica, in quest’ottica, rappresenta un valido progetto per promuovere il consumo delle risorse ittiche locali. A Bruxelles, l’assessore alla Pesca Manuela Bora ha portato l’esperienza di Pappafish: “Un progetto unico nel panorama europeo che raggiunge pienamente gli obiettive del Feamp. Dal 2013, ogni anno, più di 25 mila alunni consumano pesce a scuola. Vengono serviti 700 mila pasti nelle mense coinvolte e consumate 90 tonnellate di pescato locale”. L’occasione è stata rappresentata dall’incontro sulla pesca e l’acquacoltura, organizzato dalla Commissione europea (DG Mare) e dalla Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa, che riunisce 160 regioni appartenenti a 28 Stati, membri e non dell’Unione europea. Al centro del confronto, le opportunità del Feamp: uno dei cinque fondi strutturali e di investimento europei che si integrano per promuovere una ripresa basata sulla crescita e l’occupazione in Europa. “Il Feamp può favorire la ricerca di nuovi mercati – ha ribadito l’assessora Bora – Nel Mare Mediterraneo e, nel caso delle Marche, nell’Adriatico, la pesca è complessa, per lo più artigianale. La varietà di specie sui mercati è pertanto elevata e spunta prezzi molto bassi. Occorre ricercare strategie nuove, utilizzando le opportunità dei fondi europei. La Regione Marche ha scelto quella delle mense scolastiche, sostituendo la fornitura delle specie ittiche surgelate esotiche, a basso costo e poco nutrienti, con effetti negativi sulla filiera della pesca locale, con il pescato fresco dell’Adriatico, più genuino e nutriente. Il prodotto di stagione ha sostituito quello estero, consentendo a Pappafish di diventare un caso di studio nell’ambito della formazione permanente degli operari delle mense”.
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