The Wine Lab, un progetto tra università e imprese vitivinicole per lo sviluppo territoriale

 
Attraverso eventi, mobilità studentesca, proposte formative e la creazione di legami extraregionali, con altre regioni europee di simile profilo, The Wine Lab favorirà il dialogo e lo scambio di saperi, per trovare soluzioni a problemi attuali e formulare nuovi obiettivi di sviluppo.
 
Macerata, 2017-02-17 – Nasce Wine Lab, un progetto europeo coordinato dall’Università di Macerata, che ha l’obiettivo di creare relazioni virtuose tra università e piccoli produttori delle aziende vitivinicole: attraverso eventi, mobilità studentesca, proposte formative e la creazione di legami extraregionali, con altre regioni europee di simile profilo, The Wine Lab favorirà il dialogo e lo scambio di saperi, e la co-creazione di nuovi saperi per trovare soluzioni a problemi attuali e formulare nuovi obiettivi di sviluppo. Oltre l’ateneo maceratese, sono coinvolti undici partner di cinque nazioni: Italia, Grecia, Austria, Ungheria, Cipro.
The Wine Lab,  un progetto tra università e imprese vitivinicole per lo sviluppo territorialeThe Wine Lab
Il progetto presentato da Unimc ha dovuto superare una selezione durissima, ricevendo un cofinanziato per circa un milione di euro dall’Unione Europea nel quadro del programma “Erasmus+, Alleanze della conoscenza”: su 200 presentati, solo 20 progetti sono stati finanziati. I fondi che saranno gestiti dall’Ateneo ammontano a 140 mila euro. “La Comunità Europea – ha sottolineato Alessio Cavicchi, coordinatore del Wine Lab – sta iniziando a capire il valore delle piccole università presenti in aree marginali e rurali da valorizzare. Lo studente è visto come punto fondamentale che può imparare e capire come aiutare le imprese”.
 
“Questo progetto dimostra una straordinaria sensibilità sociale nell’aver voluto privilegiare i piccoli produttori. L’Università di Macerata sta diventando un volano dello sviluppo del territorio all’interno di uno scenario globale”, ha commentato il rettore Francesco Adornato durante la presentazione, alla quale sono intervenuti anche Roberto Gaudio, presidente del Centro internazionale di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura di montagna, partner del progetto, e Francesca Spigarelli, delegata del rettore ai rapporti tra ateneo, imprese e territorio. Come ha spiegato Cavicchi, “l’attenzione alle produzioni vitivinicole è senz’altro alta a livello nazionale ed europeo, ma è chiaro che i piccoli produttori hanno difficoltà ad affermarsi sul mercato. Non è sempre facile creare reti territoriali, soprattutto per le imprese vitivinicole che operano in zone svantaggiate, come la montagna, o le isole”.
 
Durante i tre anni di progetto, saranno diverse le attività in cui i soggetti del territorio – imprese, associazioni, enti locali, decisori politici e cittadini – saranno coinvolti: eventi di formazione esperienziale, per “interpretare” il vino insieme ai consumatori, comprendere quali strategie di marketing si possano mettere in atto e coinvolgere il territorio nell’implementazione delle strategie individuate; “maratone del vino”, incontri di scambio e discussione tra soggetti diversi; settimane di formazione in mobilità; scambi studenteschi tra università ed impresa; formazione a distanza e in presenza;concorsi per giovani studenti sul vino e sulle aziende vitivinicole. Alcune di queste saranno ospitati all’interno del CreaHub, l’incubatore di idee di impresa di Unimc. Nelle Marche il progetto coinvolgerà l’Istituto marchigiano tutela vini, che mette insieme i produttori del centro nord, e il Consorzio vini piceni, Fermano e Ascolano.
 
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