I tumori femminili e i nuovi servizi offerti dagli Ospedali Riuniti di Ancona

 
Otto marzo: dalla famiglia, alla clinica, all’innovazione. Al centro della giornata, i tumori femminili e i nuovi servizi offerti dall’Azienda ospedaliera di Ancona. Ceriscioli: “La sfida che cambia le cose”
 
Ancona, 2017-03-08 – Rientra nel progetto “La nuova me”, per riappropriarsi dell’immagine fisica e dell’identità psicologica durante la malattia oncologica. Un ambulatorio colorato, dove alle donne affette da tumori vengono offerte, gratuitamente, consulenze mediche specialistiche e complementari al percorso di cura, come quelle estetiche, tricologiche, tecniche di rilassamento. È la “Pink Room”, allestita presso la clinica di Oncologia medica dell’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona. Celebra un anno di attività e la ricorrenza viene festeggiata in occasione dell’8 Marzo, presentando anche i nuovi servizi che la struttura ospedaliera offre, gratuitamente con l’impegnativa medica, alle donne con patologie oncologiche: dopo i test genetici che individuano la personale predisposizione ereditaria alla malattia, ad Ancona sarà possibile effettuare anche quelli genomici – molecolari, sul tumore stesso – per personalizzare la cura in base all’evoluzione della patologia. “L’ospedale del capoluogo regionale ha una bella capacità e qualità nel trasformare il servizio oncologico in un sistema a tutto tondo che guarda alla paziente nella sua interezza – ha affermato il presidente Luca Ceriscioli, nel saluto ai presenti presso la Sala Totti – Cura la parte psicologica, con un’attenzione profonda alla persona che significa umanizzazione dei servizi e grande qualità delle prestazioni, senza tralasciare la ricerca ai massimi livelli, con la possibilità di fornire servizi gratuiti che, normalmente, costano migliaia di euro. È un abbraccio veramente completo che dà il segno della grande capacità di affrontare la malattia oncologica, trasformandola in un momento di incontro e di accoglienza”. La “chiave di lettura” di questa giornata dedicata alla donna, ha concluso il presidente, “è il profondo senso della sfida che sa cambiare le cose, sposando la ricerca con il quotidiano e con una grande attenzione alle persone che accedono ai sevizi”. La rete oncologica regionale, ha sottolineato Michele Caporossi, direttore generale Ospedali riuniti Ancona, “sta assumendo l’auspicata caratteristica osmotica, con un forte interscambio tra le strutture coinvolte per combattere la malattia e le sue conseguenze. Questo consente di avviare la medicina di precisione, personalizzando la risposta clinica”. Rossana Berardi, direttore della Clinica oncologica, ha illustrato l’anno di attività della Pink Room: “Oltre 105 le donne seguite, ma il numero è in costante crescita, tanto è vero che avevamo iniziato ad aprire un Pink Day dedicato al mese, adesso sono pressoché settimanali o all’occorrenza”.

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