La poltrona è mia
Record mondiali di permanenza al potere
di Raffaella Milandri
Sicuramente, tra i reali, la regina di permanenza è proprio… una regina: Elisabetta II d’Inghilterra, con i suoi 65 anni al trono di Inghilterra, compiuti lo scorso 6 febbraio. Prima della sua scomparsa, ad ottobre 2016, re Bhumibol di Thailandia deteneva il record, con i suoi 70 anni da re. Ma vediamo insieme, invece, quali sono le persone al mondo oggi che detengono le poltrone più longeve non per linea reale, bensì per elezioni politiche o per contingenze di potere. Quanto sono determinanti per la vita di un Paese, o per gli equilibri/squilibri mondiali? Tra alcuni di loro, si trovano anche alcuni degli “ultimi” tiranni del mondo che, secondo il sito planetrulers.com, non sono proprio pochi: 49 dittatori in tutto, di cui 21 in Africa, 18 in Asia, 7 in Medio Oriente, 1 in Europa e 2 in America*. La lunga permanenza al potere coincide con un regime dittatoriale? Non sempre. Ma certamente ha una enorme influenza sulla vita di un popolo e di un governo. Vediamo quali sono i personaggi in carica, non sempre a capo di una nazione ma comunque in ruoli determinanti. Non mi dilungherò nella storia di ogni singolo personaggio, nelle critiche all’operato , o nei meriti. Questo richiederebbe un intero libro dedicato. I numeri servono per ragionare e sono rivelatori. Sicuramente i potenti che sono ai primi posti della lista sono quelli più discussi e criticati. E in diversi casi hanno difeso la loro poltrona con ogni mezzo e hanno subito tentativi di golpe.
Al primo posto indiscusso troviamo Paul Biya, che da Primo Ministro nel 1975, e da Presidente dal 1982, è al potere in Camerun da quasi 42 anni**. Ha 84 anni, e per le prossime elezioni del 2018 è, ovviamente, pronto a ricandidarsi. Nel 2011 ha ottenuto il 77,9% dei voti. Al secondo posto c’è Teodoro Obiang Nguema Mbasogo è Presidente della Guinea Equatoriale dal 1979 : quasi 38 anni al potere, età 75 anni. E’ stato rieletto nel 2016 col 93,7% dei voti. Terzo posto per José Eduardo dos Santos in Angola: il 10 settembre farebbe 38 anni ininterrotti al potere come Presidente, e ha quasi 75 anni. A sorpresa, Santos non si candiderà per le elezioni di agosto 2017. Nel 2012 il suo partito ebbe oltre due terzi dei voti. Robert Gabriel Mugabe è al quarto posto, in carica dal 1979, prima come Primo Ministro poi come Presidente dello Zimbabwe, quasi 37 anni al potere. Ha compiuto da poco 93 anni, ha vinto le elezioni del 2013 col 61% e si ripresenterà alle elezioni del 2018. Dopo questi prime quattro posizioni in Africa, in Paesi con situazioni estremamente problematiche, al quinto posto troviamo invece l’Iran, con Ali Hosseini Khamenei, quasi 78 anni, quasi 36 anni al potere prima come Presidente e poi come Leader Supremo. Nella sua posizione, può influenzare le elezioni ma non è soggetto a votazioni. Sesto posto per il “Leader della Nazione”, Nursultan Äbishuly Nazarbayev in Kazakihstan, ex Primo Ministro, ex Primo Segretario, Presidente, al potere dal 1984, compie 33 anni al potere il 22 marzo di quest’anno. Nel 2015 ha vinto le elezioni a Presidente col 97,75% dei voti. Ha quasi 77 anni. Hun Sen, in Cambogia, è al settimo posto mondiale con 32 anni al potere come Primo Ministro, ed è il più “giovane” dei personaggi finora elencati: 65 anni. La sua ultima elezione è stata ampliamente contestata, nel 2013 , e quell’anno dichiarò che rimarrà al potere fino a 74 anni. Ottava posizione per Yoweri Kaguta Museveni in Uganda: quasi 73 anni, è Presidente dal 1986, da 31 anni, e alle elezioni del 2016 è stato rieletto col 61% dei voti. Al nono posto Omar Hassan Ahmad al-Bashir, 73 anni, Presidente del Sudan e a capo del Paese dal 1989, quando con un colpo di stato assunse contemporaneamente il ruolo di capo di stato, Primo Ministro, capo delle forze armate e ministro della difesa. Il 30 giugno compierà 28 anni di leadership. Nel 2015 è stato eletto con il 94,05% dei voti. Il generale Idriss Déby Itno, 65 anni, è al decimo posto, Presidente del Chad da 26 anni, nel 2016 è stato rieletto con il 59,92% dei voti. La lunga lista prosegue, con Eritrea, Tajikistan, Rwanda e trova al quattordicesimo posto il primo europeo, Aleksandr Grigoryevich Lukashenko della Bielorussia, 62 anni, in carica come Presidente da quasi 23 anni, rieletto nel 2015 con l’83,47% dei voti. Al ventesimo posto troviamo Vladimir Vladimirovich Putin, il sessantacinquenne Presidente della Russia rieletto nel 2012 col 63,6% dei voti, che va per i 18 anni in carica iniziati come Primo Ministro di Yeltsin nel 1999, dopo una carriera nel KGB e poi con vari incarichi in politica. E’ prevista senz’altro la sua candidatura per le prossime elezioni presidenziali in Russia, nel 2018. La travagliatissima Siria vede il giovane cinquantaduenne Bashar Hafez al-Assad Presidente dal 2000, al traguardo di 17 anni di potere; ha vinto le elezioni nel 2014 con l’88,7% dei voti. Un volto molto noto nella UE al trentaseiesimo posto, Angela Merkel, cancelliera della Germania, che ha 62 anni ed è in carica da oltre 11 anni. La Merkel si ricandiderà alle vicine elezioni tedesche di settembre 2017.
Riflessioni: una longeva vita politica di un leader ai vertici del potere di uno Stato non significa quindi stabilità, pace, armonia per la stragrande maggioranza dei casi elencati sopra. Oltretutto, si evidenziano risultati elettorali a dir poco inquietanti, con vittorie quasi plebiscitarie, quando nei Paesi europei a tradizione democratica si stenta a raggiungere un risultato di maggioranza almeno del 40%, come abbiamo visto anche nelle elezioni olandesi da poco concluse. E per finire… le persone che arrivano al potere, non lo mollano. Mugabe docet: a 94 anni si ricandiderà. Non avrà il tempo di arrivare al record assoluto dal 1900 ad oggi di Fidel Castro, oltre 52 anni. Facendo i totali della lista delle “poltrone di ferro”, da dieci anni nel mondo ci sono almeno 44 leader di Stato che sono sempre gli stessi. Sarà ora di cambiare qualcosa?
*Qui la cartina https://planetrulers.com/current-dictators/
**Nota: quando scrivo “quasi” vuol dire che nell’anno in corso 2017 si arriverà al compimento dei 42 anni. Vale anche in seguito.
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