La stagione 2017/2018 festeggia i 200 anni del Teatro Rossini

 

COMUNE DI PESARO
AMAT
REGIONE MARCHE
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO
TEATRO ROSSINI
STAGIONE 2017-18
P R O S A
 
Luca Ronconi, Franco Branciaroli, Peter Stein, Maddalena Crippa, Massimo Ghini, Galatea Ranzi, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Giuliana Lojodice, Ale & Franz, Mario Martone, Peter Brook e tanti altri: è una festa del teatro nelle sue massime espressioni la stagione 2017/2018 che festeggia i 200 anni del Teatro Rossini, promossa dal Comune di Pesaro con l’AMAT, la Regione Marche e il MiBACT. Maestri di regia e della scena, spettacoli impedibili di grande lustro animano il cartellone di 7 spettacoli per 28 serate di spettacolo da ottobre a marzo.

Pesaro – L’inaugurazione è affidata dal 5 all’8 ottobre a Medea con protagonista Franco Braciaroli che riallestisce uno spettacolo evento del teatro italiano, per la regia di Luca Ronconi, di cui fu protagonista straordinario ed acclamato nel 1996. Il lavoro – in residenza di riallestimento a Pesaro prima del debutto – rappresenta un doveroso omaggio al grande Maestro scomparso nel 2015 da uno degli artisti che ha lavorato con lui più a lungo e in maggiore vicinanza (basti ricordare spettacoli impressi nella memoria collettiva come La vita è sogno, Prometeo incatenato, Lolita), e un’occasione imperdibile di rivedere una delle pietre miliari della storia registica ed interpretativa del secondo Novecento. Di Maestro in Maestro, il Teatro Rossini ospita dal 2 al 5 novembre Richard II diretto dal regista tedesco Peter Stein e interpretato da una straordinaria Maddalena Crippa. “Richard, che nella sua esaltazione va oltre il proprio tempo, poiché la monarchia assoluta si sarebbe sviluppata molto più tardi, può essere interpretato utilmente da una donna che recita la parte maschile. In questo modo – si legge nelle note di regia – diventa ancora più chiaro il carattere inconsueto di questo re e gli aspetti fondamentali della discussione politica risultano più evidenti. Anche la profonda malinconia dell’ultimo monologo di Richard, quando è in carcere, dove parla dell’inutilità e della mancanza di senso dell’esistenza umana, ci può toccare in modo più commovente”. Dal 23 al 26 novembre arriva a Pesaro in veste di protagonista e regista Massimo Ghini alle prese con la travolgente comicità di Un’ora di tranquillità, un testo di Florian Zeller, uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei, mai rappresentato prima in Italia. Accanto all’attore romano, un cast d’eccezione composto da Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli, Galatea Ranzi, Luca Scapparone e Marta Zoffoli dà vita a una commedia moderna, brillante e divertente, campione d’incassi in Francia. Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice giungono a Pesaro dal 14 al 17 dicembre con uno degli spettacoli più acclamati, Copenaghen, prodotto nel 1999 da Emilia Romagna Teatro Fondazione e ora riproposto dalla Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma Teatro Nazionale. “Penso che sarebbe stato un errore imperdonabile – afferma Umberto Orsini – pensare di dar vita ad una compagnia teatrale che porti il mio nome senza pensare all’opportunità di rimettere in scena uno spettacolo come Copenaghen, la pièce di Frayn che insieme a Giuliana Lojodice ci aveva visti interpreti per la prima volta diciotto anni fa”. Il drammaturgo britannico sviluppa in questo testo le vicende intorno alle figure di Niels Bohr, celebre fisico teorico danese (ebreo d’origine) e Werner Heisenberg suo allievo prediletto. Ale & Franz duo comico di punta del panorama italiano portano in scena dal 25 al 28 gennaio Nel nostro piccolo. Gaber, Jannacci, Milano. “Gaber e Jannacci sono per noi il punto di partenza – scrivono i comici in scena a Pesaro al termine di una residenza di riallestimento – le tappe di un percorso, l’ambizione di una condivisione. Sono anche il racconto di un mondo visto dalla parte di chi ha il coraggio, con le proprie idee, di vedere dentro la vita di ognuno. In scena mostreremo come un percorso tanto profondo come quello di Jannacci e Gaber abbia aiutato e guidato la riflessione di tanti altri artisti. Vorremmo raccontarvi la fortuna di aver potuto respirare la stessa aria che Gaber e Jannacci respiravano”. Il sindaco del Rione Sanità, capolavoro di Eduardo De Filippo, giunge al Teatro Rossini dal 22 al 25 febbraio nella messa in scena diretta da Mario Martone che sancisce l’incontro di uno dei più rigorosi e autorevoli registi italiani con la scrittura eduardiana. L’allestimento, che associa realtà produttive diverse – Elledieffe, NEST Napoli Est Teatro, Teatro Stabile di Torino/Teatro Nazionale -, si pone come progetto culturale dal forte senso politico e civile. Nel ruolo del “sindaco” Antonio Barracano il giovane Francesco Di Leva, attore apprezzato al cinema e in teatro e con lui un numeroso cast che, contravvenendo in parte alle stesse indicazioni di Eduardo, abbassa notevolmente l’asticella dell’età dei vari interpreti. “Il teatro è vivo quando s’interroga sulla realtà – dichiara Mario Martone – se parla al proprio pubblico non solo osando sul piano formale ma anche agendo in una dimensione politica”, in questa direzione va il tentativo del regista di sottrarre il testo al rischio della semplice rappresentazione naturalistica incarnandolo in un mondo reale drammaticamente vivo. Per la conclusione della stagione dall’8 all’11 l’appuntamento è con il genio del teatro, il maestro Peter Brook, uno dei registi più importanti della scena internazionale di tutti i tempi. Con Battlefield – cofirmato nella regia con Marie-Hélène Estienne e interpretato dagli straordinari Carole Karemera, Jared Mcneill, Ery Nzaramba, Sean O’callaghan – torna al Mahabharata, il più ampio poema epico non solo dell’india, ma di tutta la letteratura mondiale. La sua messa in scena nel 1985 sconvolse l’allora Festival di Avignone. Oggi Brook trova la possibilità di far rivivere sul palcoscenico fascinazioni che, pur appartenendo al passato, riflettono allo stesso tempo i durissimi e innumerevoli conflitti che straziano il nostro mondo. Non un semplice racconto, ma una guerra di sterminio che si consuma tra fazioni della stessa famiglia dei Bharata. Una storia universale che ci insegna ancora, inaspettatamente, ad aprire gli occhi di fronte alle realtà che la vita ci presenta.
Rinnovo abbonamenti dal 2 settembre, nuovi dal 23 settembre presso biglietteria del teatro 0721 387620.
 
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