Luigi Scartozzi, “Le Ortiche di Lancaster”
2017-03-29
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Venerdì 31 marzo alle 21 al Cineteatro San Filippo Neri andrà in scena Le Ortiche di Lancaster di Luigi Scartozzi con l’attrice Cristiana Castelli e la celebre performer di Burlesque e attrice, Veruska Puff.
La storia narra di una lotta per la vita. Alexandra, la protagonista, racconta i suoi mille combattimenti esistenziali, tra macchine infernali, miniere di carbone, umani poco umani e una miseria senza pieta?. Il periodo storico della rappresentazione è il 1800, secolo di grandi cambiamenti ma soprattutto periodo di fame colossale. “Il suo e? un racconto duro, in vero stile british, nebbiose riflessioni sullo scarso fair play che ci mostra la vita. Con lei saremo alla fine costretti anche noi a masticare amaro, proprio come le ortiche che crescevano a Lancaster.”, descrive il suo autore e regista, Luigi Scartozzi.
“Il testo”, prosegue Scartozzi, “prova a sviluppare una riflessione, anche tragica, su quelle che potevano essere – e sono purtroppo state – le condizioni di vita della gente vissuta nell’Ottocento”. La prima societa? industriale e? infatti cresciuta senza nessun ordine e controllo. La gente era costretta ad aggirarsi come spettri abbruttiti dallo sfruttamento, dalla sottoalimentazione, dall’ignoranza, devastata con impressionante rapidita? da epidemie, prostituzione, alcolismo e violenze di ogni genere.
Nelle Ortiche di Lancaster si evidenzia il sorgere del Capitalismo. Alexandra incrocia la sua esistenza con l’ombra diabolica del Capitale. L’accumulo di enormi quantita? finanziarie e? da lei percepito come un atto di spropositata violenza, capace di generare – in virtu? del suo cinismo e della sua avidita? – nuove e piu? elaborate forme di violenza in grado di calpestare a piacimento la sua dignita? di essere umano. Il Capitale generatore di “progresso ” esige le sue vittime sacrificali incarnate quasi sempre nella massa popolare. Il Potere avanza inesorabile tra le sorti umane sostenuto dalle grandi ricchezze che rafforzano il ruolo di strumento di dominio assoluto. L’emancipazione imposta dalle macchine e dalle infinite risorse bancarie diventa la sorella gemella della violenza e dell’ingiustizia sociale. E il progresso tecnico e scientifico spesso ha significato di regresso umano.
La storia di Alexandra e? la storia di una donna vinta, ma che non si e? mai arresa. Un’outsider perseguitata dal destino, sfruttata , emarginata, che nel corso del suo racconto si carica poi di una personalita? anomala, per molti aspetti misteriosa , stregonesca. Alexandra, quasi cadendo in uno stato di trance, evoca poi Lilith, la Luna Nera, figura antichissima, demone babilonese, colpevole creatura che e? necessario incenerire: “Gatti selvatici si incontreranno con iene e i satiri si chiameranno l’un l’altro, vi fara? sosta anche Lilith e vi trovera? la sua dimora .” (Isaia 34,12-14)
Il testo teatrale Le Ortiche di Lancaster ha vinto il Premio Speciale La Riviera dei Monologhi a Bordighera nel maggio 2016.
L’ingresso è gratuito.
Per informazioni telefonare a: 389 4599698.
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