Mario Calabresi, “I giornalisti nell’era di Trump”
Urbino, 2017-03-30 – Il direttore de “La Repubblica”, Mario Calabresi, inaugurerà oggi il nuovo biennio (2016-2018) dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino. Calabresi incontrerà i praticanti dell’Ifg nella nuova sede della Scuola che, dall’inizio di quest’anno, si è trasferita da via della Stazione in piazza della Repubblica, nel Palazzo Nuovo del Legato Albani.
Alle 16,30, nell’aula magna del Rettorato, in via Saffi 2, il direttore de La Repubblica terrà una lectio magistralis dal titolo “I giornalisti nell’era di Trump”. Parlerà cioè dei profondi cambiamenti avvenuti nella professione in questi ultimi anni, dell’incidenza dei social media nella formazione dell’opinione pubblica, dei palesi tentativi di delegittimazione della stampa non solo negli Stati Uniti. Insomma della grande sfida che abbiamo di fronte, ovvero la difesa dell’autonomia e dell’indipendenza dei giornalisti, consapevoli che il livello di democrazia di un paese dipende in gran parte dalla libertà dei media.
La cerimonia al Rettorato sarà aperta dall’intervento del Rettore, Vilberto Stocchi e proseguirà con i saluti del Presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli e del Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo. In rappresentanza dei praticanti che frequentano il biennio in corso interverrà Eleonora Serafino. La lectio di Mario Calabresi sarà introdotta da Lella Mazzoli, direttore dell’Istituto per la formazione al giornalismo (Ifg).
Al termine il Rettore Vilberto Stocchi consegnerà a Mario Calabresi il Sigillo di ateneo, ovvero un riconoscimento che l’Università di Urbino Carlo Bo assegna a personalità che, con la loro opera, abbiano tenuto alti i valori a cui l’Università stessa da sempre si ispira.
La presenza di Calabresi per l’inaugurazione del nuovo biennio dell’Ifg urbinate e particolarmente significativa perché il direttore de La Repubblica si è formato anche lui in una Scuola di giornalismo e perché coincide con una serie di importanti cambiamenti per l’Ifg urbinate: prima di tutto una nuova, prestigiosa sede in pieno centro storico, per vivere meglio la vita cittadina e studentesca; poi perché con il nuovo biennio è stato potenziato il corpo docente con l’inserimento di nuovi professionisti e infine una nuova didattica che coniuga tradizione e innovazione, con grande attenzione ai nuovi sbocchi nel mercato lavorativo.
Il digitale è al centro di tutto, con la consapevolezza che il giornalista di oggi non può che essere “nativo” digitale e non solo da un punto di vista anagrafico. Per muoversi nella contemporaneità, per capirla e per raccontarla, è imprescindibile sapere come l’ecosistema digitale (social network, citizen journalism, open data, big data e algoritmi…) ha cambiato il mondo del giornalismo, mettendo in crisi i modelli tradizionali
La scuola di giornalismo di Urbino è al suo 14° biennio e ha formato dal 1990 a oggi quasi 400 professionisti che coprono posizioni di responsabilità in tutti i gruppi editoriali italiani e in tutti i media.
Mario Calabresi ha cominciato la carriera giornalistica come cronista parlamentare dell’Agenzia Ansa per poi passare alla Redazione politica de La Repubblica. Successivamente è stato inviato speciale della Stampa, per poi tornare a La Repubblica, prima nella Redazione centrale, poi come corrispondente da New York. Nel 2009, non ancora quarantenne, è diventato direttore della Stampa e il 15 gennaio 2016 il terzo direttore de La Repubblica dopo il fondatore Eugenio Scalfari. Alla professione di giornalista, Mario Calabresi ha affiancato anche un’attività narrativa e saggistica di notevole importanza con particolare attenzione verso le storie di uomini e donne che vogliono cambiare il mondo con la forza delle loro idee.
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