Mozione sfiducia Gabrielli: le considerazioni di Stefano Muzi
San Benedetto del Tronto, 2017-03-20 – Riceviamo da Stefano Muzi e pubblichiamo integralmente
Desidero esprimere alcune mie considerazioni relativamente agli strascichi che la vicenda “Mozione sfiducia Gabrielli” ha scaturito nelle ultime ore. Si sta tentando, erroneamente, di collocare una situazione puramente tecnica, che vede una contestazione di ventuno consiglieri comunali nei confronti di una singola figura istituzionale come il Presidente del Consiglio comunale, in uno scenario politico, di fantomatici attriti partitici, rendendo protagonista anche la mia compagine consiliare di appartenenza, Forza Italia. E’ bene ricordare che il movimento non è citato minimamente nella mozione di sfiducia, che riscontra come unico destinatario di un atto in autogoverno di ventuno eletti la persona di Bruno Gabrielli nel ruolo non di Consigliere Comunale azzurro, ma bensì nelle vesti di Presidente dell’assise civica.
Le prese di posizioni e gli atti ad egli contestati risultano essere stati compiuti non per conto del partito, ma solo ed esclusivamente in rappresentanza della sua carica presidenziale. Essendo i due piani argomentativi diversi, trovo inopportuno che si debba istituire una commistione tra l’ambito squisitamente tecnico e quello politico. Nei nove mesi di consigliatura il sottoscritto si è rivelato sempre corretto e leale all’interno del suo movimento, votando prima Bruno Gabrielli come Presidente del Consiglio comunale, e poi Valerio Pignotti alle elezioni provinciali, ma ora per la stessa correttezza e lealtà che si nutre verso la città e l’amministrazione Piunti è necessario affermare con nettezza che Forza Italia è e rimane una compagine governativa importante all’interno della maggioranza consiliare e che situazioni personali non possono minimamente riflettersi su quella che è l’attività amministrativa della coalizione. Nella prossima seduta consiliare del 25 Marzo voterò convintamente a favore dell’approvazione dello schema di bilancio finanziario 2017/2019, che ho seguito in commissione consiliare nei vari passaggi e di cui ne condivido le linee guida. Ho voluto palesare pubblicamente ed in questo momento le mie intenzioni affinchè nessuno possa strumentalizzare il mio silenzio di fronte alla questione, dettato finora unicamente dal buon senso e dalla discrezione.
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