A Urbino “Esodo”, la memoria sofferta dei migranti rielaborata dal regista Gigliotti
URBINO – Il valore simbolico della migrazione di masse umane in fuga da scenari di guerra diventa la tematica del progetto teatrale “Esodo”, che va in scena martedì 2 maggio (ore 21:00) alla Sala Maniscalco – Rampa di Francesco di Giorgio Martini di Urbino. Regista e ideatore del progetto è Francesco Gigliotti, esperto di maschere e tecniche della Commedia dell’Arte, ricercatore di dinamiche innovative sull’interpretazione dell’attore nel teatro contemporaneo.
Lo spettacolo è promosso da Teatro Universitario Aenigma, sotto la direzione artistica di Vito Minoia, e vede in scena un nuovo gruppo di studenti dell’Ateneo di Urbino, che già da sei anni ospita progetti scenici a cura del maestro Gigliotti.
“Esodo” consiste in una performance ancora in fase di work in progress. Il pubblico potrà assistere ad un primo studio esplorativo sul fenomeno dell’esodo contemporaneo, argomento di estrema attualità, dove lo spettacolo prende forma dalla memoria sofferta dei migranti, dal valore della loro testimonianza e in particolare dalla purezza del loro immaginario. Il metodo di espressione teatrale costruito sulla essenzialità del movimento corale e individuale degli attori, mette in scena dinamiche che evidenziano gesti simbolici che suscitano emozioni profonde.
La performance si svolge nell’ambito della XXI edizione di “Ombre, tracce evanescenze”, un progetto di respiro internazionale realizzato in collaborazione con la International University Theatre Association e ITI – UNESCO, sostenuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dalla Regione Marche, con il Patrocinio del Comune di Urbino, in collaborazione con Studenti in Movimento, nel cartellone dell’ottava edizione della Rassegna “[R]esistenze Anomale”.
Interpreti gli studenti: Liberata Angrisano, Marina De Simone, Lorenza Robino, Kate Kanevskaja. La performance vedrà la partecipazione dello stesso regista Gigliotti e di Romina Mascioli, sua assistente. La musica, eseguita dal vivo da Giovanni Scaramuzzino con strumenti a corda, accompagna senza enfatizzare lo svolgimento delle sequenze ed è parte vitale della scena nella evocazione della memoria.
L’ingresso è gratuito. Per maggiori informazioni www.teatroaenigma.it
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