da Giulianova
2017-04-19
In Comune la riunione su “Spighe verdi”, il riconoscimento per i comuni rurali più attenti alla valorizzazione delle risorse naturali locali.
Il sindaco e Grimi: “Dal mare all’entroterra per un territorio di qualità”. Per il presidente della FEE Italia Claudio Mazza “Giulianova è il giusto luogo da cui far partire, in tutto Abruzzo, il programma”.
Riunione nel pomeriggio di ieri, 18 aprile, nella Sala consiliare del Comune su “Spighe verdi”, il riconoscimento della FEE (Foundation for Environmental Education) che, in collaborazione con Confagricoltura, premia i comuni rurali più attenti alla valorizzazione delle risorse naturali locali benché il programma includa anche alcune località costiere.
Alla riunione, insieme con il sindaco Francesco Mastromauro, con l’assessore Gian Luca Grimi e con Archimede Forcellese, consigliere del sindaco sulle problematiche delle acque di balneazione, hanno partecipato Claudio Mazza, presidente di FEE Italia, l’assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe, il sindaco di Mosciano S. Angelo Giuliano Galiffi, l’assessore al Bilancio di Roseto degli Abruzzi Antonio Frattari ed altri rappresentati istituzionali dei Comuni del GAL, il Gruppo di Azione Locale “Terreverdi Teramane”.
“Spighe verdi – dichiarano il sindaco e l’assessore Grimi – nasce come strumento di guida nei confronti degli amministratori per indirizzarli verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Sono perciò importanti, e costituiscono altrettanti indicatori, la partecipazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto utilizzo del suolo, la presenza nel territorio di produzioni agricole tipiche, l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica e, ancora, gli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti con attenzione alla raccolta differenziata, la valorizzazione delle aree naturalistiche e del paesaggio così come l’arredo urbano e l’accessibilità. Insomma, dal mare all’entroterra per un territorio di qualità”.
“Mi fa molto piacere – ha aggiunto il presidente Mazza – che l’incontro si sia tenuto a Giulianova. Una città che ha intrapreso da molti anni un percorso di sostenibilità per cui è il giusto luogo da cui far partire, in tutto Abruzzo, questo programma coivolgendo i comuni dell’interno e quelli costieri”.
A Giulianova le riprese del docufilm su Gaetano Braga
Il 21 e 22 aprile il centro storico di Giulianova diverrà il set del docufilm su Gaetano Braga (Giulianova, 1829 – Milano, 1907), insigne violoncellista e compositore abruzzese, concertista di fama internazionale. Dopo 107 anni dalla morte del maestro Braga, un giovane discendente viene a conoscenza di una leggenda tramandata da generazioni nella sua famiglia; secondo questa storia, Gaetano Braga avrebbe lasciato in eredità un contributo economico per quel discendente che avesse desiderato accostarsi al violoncello. Giuliano Braga, regista del documentario e discendente diretto dell’artista, convinto di avere gli stessi codici genetici del suo avo, intraprenderà un viaggio per apprendere il violoncello ed evocare il Maestro, toccando varie città d’Italia, tra cui Napoli, Milano, Roma, Giulianova e Teramo. In particolare, in Abruzzo il regista si concentrerà nell’esplorare l’infanzia di Braga e i racconti che l’illustre violoncellista trascriveva nelle sue memorie, relativamente all’identità del suo luogo d’origine. La stessa storica festa della Madonna dello Splendore di Giulianova sarà punto di partenza del documentario: la solenne processione del 22 aprile verrà ripresa dalle finestre della casa natale e narrata con le parole del Maestro. Il 21 aprile invece Palazzo Bindi, residenza di uno dei più grandi estimatori e amici di Braga, Vincenzo Bindi, ospiterà l’intervista al Maestro Antonio Piovano, pianista, direttore d’orchestra e musicologo degli artisti abruzzesi.
“L’idea di realizzare questo documentario – dichiara il regista – nasce dai miei ricordi d’infanzia, quando mio padre mi raccontava delle gesta quasi mitiche di questo musicista, e si è iniziata a concretizzare alla mia prima visita nella casa di Braga a Giulianova in occasione del centenario della morte, organizzato dall’ Associazione culturale “Gaetano Braga”. L’energia che ho provato attraversando non solo le stanze della casa, ma soprattutto le vie del centro cittadino, mi hanno convinto a realizzare questa storia. Si tratta di un documentario che non solo vuole ripercorrere la vita del Maestro Braga, ma intende far riflettere sulla spietatezza del tempo, che con le sue sabbie ricopre ogni cosa, e sulla necessità di mantenere viva la nostra storia e le nostre tradizioni, celebrando quelle persone che hanno dedicato la propria arte, i propri studi e la propria vita per mantenerla viva”.
Io, Braga e il violoncello, docufilm di Giuliano Braga
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