dalla Regione Marche
2017-04-04
Sisma Marche: pervenute all’Erap 162 proposte per l’acquisto di unità immobiliari invendute, da utilizzare per l’emergenza abitativa. Ceriscioli: “Soluzione che agevola il rientro delle persone”
Sono 162 le proposte arrivate finora all’Erap Marche per rispondere all’avviso pubblico di manifestazione di interesse per l’acquisto di unità immobiliari invendute da utilizzare per l’emergenza abitativa legata al sisma. Le Marche sono l’unica Regione che, per il momento, ha attivato questo percorso virtuoso che consentirà, a molti cittadini, di cominciare a recuperare una condizione di normalità, riavvicinandosi ai propri territori di provenienza. Le offerte – avanzate da persone fisiche, imprese di costruzione o cooperative – vedono una settantina di Comuni coinvolti e, ancora in queste ore, si attendono altre offerte inviate per posta. Ogni proposta può contenere più di un alloggio. Nell’ipotesi che ogni proposta preveda l’offerta di 7 o 8 unità immobiliari, si stimano un migliaio di alloggi da mettere a disposizione. Entro questa settimana l’Erap costituirà la commissione e già dalla prossima settimana, una volta arrivate le proposte, si potrà cominciare ad analizzarle. “È un ulteriore tassello – spiega il presidente della Regione Luca Ceriscioli – che, insieme con altri provvedimenti, ci consente di agevolare il processo di rientro nei territori delle persone le cui abitazioni hanno subito danni gravi dal sisma, in attesa della ricostruzione pesante. Una procedura attivata molto velocemente, dopo l’approvazione del decreto lo scorso 9 febbraio”. Si ricorda che il bando si riferiva ai Comuni in cui sono previste le soluzioni abitative di emergenza (Sae), le cosiddette casette: l’acquisto di questi alloggi evita le Sae, prevedendo l’uso di immobili già costruiti e nuovi e, quindi, per i cittadini, vere e proprie case. Edifici che, poi, una volta finita l’emergenza, resteranno utilizzabili dai singoli Comuni come edilizia residenziale pubblica, sempre in favore della popolazione.
AUTISMO, LA GIUNTA DESTINA CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE
La Giunta regionale ha destinato alle famiglie con persone affette da autismo 121.739,27 euro per l’anno 2017. Il provvedimento, il cui schema di deliberazione è stato trasmesso al Consiglio delle Autonomie locali per il parere, è finalizzato alla promozione della piena integrazione sociale, scolastica e lavorativa delle persone con disturbi dello spettro autistico, patologia altamente invalidante che determina una alterazione precoce e globale di tutte le funzioni essenziali del processo evolutivo.
Per la realizzazione dell’intervento sono stati impiegati i risparmi ricavati dai fondi per il funzionamento dei gruppi consiliari che questa assemblea regionale ha deciso di destinare alla disabilità, nello specifico alle famiglie con persone con disturbi dello spettro autistico.
Le Marche sono state la prima Regione a dotarsi di una normativa organica che prevede, tra le altre cose, anche la concessione di contributi alle famiglie per le spese sostenute per interventi educativi e riabilitativi da parte di operatori specializzati basati sui metodi riconosciuti dall’Istituto superiore della Sanità. Sono ammesse a finanziamento le spese per interventi e terapia cognitivo comportamentale, le supervisioni e la terapia logopedica. Le spese devono essere sostenute nel periodo che va dal 1 ottobre 2016 al 30 maggio 2017. Le prestazioni e i servizi sono aggiuntivi e complementari rispetto ai servizi più specificamente sanitari. Nel 2016 hanno beneficiato dei fondi circa centotrenta utenti.
Area di crisi complessa del Piceno e dell’Accordo di programma Merloni: la Giunta regionale recepisce l’intesa territoriale per gli ammortizzatori sociali in deroga. Bravi: “Indennità di partecipazione per i lavoratori”
Sostegno al reddito dei lavoratori delle imprese dell’Area di crisi complessa del Piceno e dell’Accordo di programma Merloni: la Giunta regionale ha recepito l’Intesa territoriale siglata tra le parti sociali e l’assessore al Lavoro Loretta Bravi sull’utilizzo del 50 pe cento dei residui 2014 e 2015 dei fondi relativi agli ammortizzatori sociali in deroga: circa 12 milioni per le Marche. Beneficiari sono i disoccupati delle due aree che hanno avuto la Naspi (la nuova assicurazione sociale per l’Impiego, l’ammortizzatore sociale nato dal Jobs Act in vigore dal 1° maggio 2015), l’Asdi (assegno di disoccupazione) o la mobilità ordinaria scaduti lo scorso anno. Riceveranno una “indennità di partecipazione” di 4 mila euro lordi, erogata dall’Inps e collegata all’adesione a iniziative di politica attiva del lavoro promesse dai Centri per l’impiego di riferimento delle due aree territoriali. “Un sostegno al rilancio delle due realtà territoriali, accompagnando i lavoratori con iniziative di formazione e orientamento – commenta l’assessore Bravi – La normativa nazionale prevede che le risorse siano preferibilmente disponibili per le aree di crisi complessa. Questo non esclude che la Regione si impegni, con analoga determinazione, per altre realtà in difficoltà, utilizzando tutti i canali di finanziamento possibili”. Le risorse sono quelle relative alla quota parte, assegna alle Marche, per rifinanziare gli ammortizzatori in deroga. Dopo la prima intesa con le parti sociale del 29 novembre 2016, è stato firmato un altro accordo il 21 febbraio 2017 che lega l’erogazione dell’indennità alle politiche attive del lavoro, cosi come indicato dal ministero del Lavoro con una circolare del gennaio 2017.
La Giunta regionale ha disposto la chiusura degli uffici nelle giornate di lunedì 24 aprile 2017 per tutti i dipendenti regionali e di venerdì 5 maggio per i dipendenti che hanno sede lavorativa ad Ancona in quanto il giorno precedente è festivo per la ricorrenza del patrono del capoluogo.
La chiusura consente all’amministrazione regionale risparmi di gestione. Resterà in servizio il personale della Protezione civile (Sala operativa e Centro funzionale di Colle Ameno-personale a rotazione e in reperibilità) e saranno garantite tutte le attività che si dovessero rendere necessarie in occasione di eventuali situazioni di emergenza.
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